Malattie infettive

infezioni

15 Aprile 2024

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Il Brasile, riportano le agenzie stampa, alla fine della scorsa settimana ha registrato 3.062.181 probabili infezioni, in base al Pannello di monitoraggio degli arbovirus del dicastero, con un tasso di 1.508 ogni 100.000 abitanti. Alto anche il numero dei decessi confermati, che ha raggiunto quota 1.256, mentre altri 1.857 sono sotto inchiesta. Il Distretto Federale di Brasilia è la regione con i numeri più alti: 7,3mila casi ogni 100mila abitanti. Secondo l'Organizzazione panamericana della sanità, il Brasile rappresenterà quasi l'80% dei casi della malattia registrati in tutta l'America Latina nel corso del 2024.  

Brasile, Perù e Argentina: casi e decessi in aumento
L’emergenza si è spostata anche in Perù dove sono triplicati casi e decessi. Secondo i dati aggiornati del Ministero della Salute peruviano, il numero di decessi e di casi sospetti dengue sotto inchiesta è salito a 117 nella 13ma settimana del 2024, rispetto ai 33 decessi nello stesso periodo dell'anno scorso. L’incidenza è di 330,27 casi ogni 100.000 abitanti. La capacità di diffusione della zanzara Aedes A Egypti sta raggiungendo regioni dove la dengue non era mai stata rilevata prima, dicono gli esperti. Il maggior numero di casi è stato segnalato nelle regioni costiere e settentrionali del paese, come Lima, La Libertad e Piura. Il governo della presidente Dina Boluarte ha annunciato di aver approvato un "decreto di emergenza" con misure economiche straordinarie per rafforzare la strategia contro l'epidemia.

Il numero di morti per febbre dengue sale anche in Argentina: 197, dopo che 36 nuovi decessi sono stati confermati nell'ultima settimana, secondo i dati ufficiali diffusi domenica. Secondo l'ultimo bollettino epidemiologico del Ministero della Salute argentino, il numero di casi di dengue in questa stagione (dalla settimana 31 del 2023 alla settimana 14 del 2024) è di 269.678, con un aumento di 36.682 casi rispetto al rapporto della scorsa settimana. Solo quest'anno, i casi sono stati 269.678, di cui 643 classificati come gravi.

In Italia nessuna allarme ma casi aumenteranno
I dati italiani non rilevano nessun allarme a livello nazionale: dal 1° gennaio a oggi in Italia si sono verificati 117 casi confermati di Dengue tutti associati a viaggi all’estero senza nessun decesso. “Sappiamo che il vettore principale è la zanzara aedes aegypti, è necessario fare in modo che non venga in Italia- ha dichiarato Francesco Vaia. – Da noi è presente la zanzara tigre, la aedes albopictus, che potrebbe essere, anche se in misura minore, responsabile della malattia. Ma attenzione, non c'è nessun allarme perché non abbiamo nessun caso autoctono”. Molti esperti fanno presente che bisogna attendersi un aumento dei numeri di casi perché la stagione delle zanzare si estenderà a causa dei cambiamenti climatici. A febbraio 2023, l'Aifa ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione di un vaccino tetravalente vivo attenuato per la prevenzione della malattia da Dengue causata da uno qualsiasi dei quattro sierotipi del virus.

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