Salute benessere
14 Agosto 2023 Colpo di calore nei cani, la priorità è abbassare repentinamente la temperatura corporea interna. Uno studio retrospettivo rivela che solo nel 20% dei casi vengono attuati i metodi di intervento corretti
La gestione delle malattie legate al calore (Hri) nei cani ha ricevuto un'attenzione limitata nella letteratura veterinaria, in particolare per quanto riguarda i metodi di raffreddamento efficaci.
Le linee guida pubblicate nel 2016 per la gestione pre-ospedaliera dei cani con H consigliavano "prima il raffreddamento, poi il trasporto" e raccomandavano l'uso dell'immersione in acqua fredda e del raffreddamento evaporativo (applicazione dell'acqua tramite vaporizzazione) come approcci ottimali per ridurre la temperatura del paziente. Lo riporta Sanità33.
Poco utilizzati i metodi corretti di raffreddamento
Un recente studio di matrice anglosassone ha analizzato, tramite un'osservazione trasversale retrospettiva, le cartelle cliniche elettroniche dei pazienti del programma VetCompass per descrivere i metodi di raffreddamento utilizzati nei cani con Hri presentati alle pratiche veterinarie di assistenza primaria nel periodo 2016-2018. Dei 623 eventi identificati, 341 includevano nella loro cartella clinica informazioni sul raffreddamento. Di questi, 74/341 sono stati raffreddati prima del trasporto per cure veterinarie. Complessivamente, il 23,97% è stato raffreddato utilizzando uno dei due metodi di raffreddamento raccomandati, mentre il metodo di raffreddamento più comune registrato è stato l'applicazione di asciugamani bagnati (51,31%). E questo nonostante la forte evidenza dalla letteratura umana ed equina che questo metodo sia meno efficace dei metodi di raffreddamento raccomandati nelle linee guida Vet-COT (immersione in acqua fredda o raffreddamento evaporativo). Da queste evidenze si conclude che I metodi di raffreddamento utilizzati per gestire i cani con HRI hanno dimostrato uno scarso allineamento con le raccomandazioni di best practice Vet-COT. Si rende dunque necessaria una comunicazione più forte del messaggio "cool first, transport second" perché i ritardi nella riduzione della temperatura canina peggiorano gli esiti dei pazienti.
Per saperne di più:
Cooling Methods Used to Manage Heat-Related Illness in Dogs Presented to Primary Care Veterinary Practices during 2016–2018 in the UK https://doi.org/10.3390/vetsci10070465
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