Telemedicina
10 Settembre 2025La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto che stabilisce le regole per la gestione della Piattaforma nazionale di telemedicina (PNT) e delle relative infrastrutture regionali (IRT)

C’è il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni allo schema di decreto definito dal Ministero della Salute di concerto che Mef e Presidenza del Consiglio, che stabilisce le regole, ruoli e modalità operative, per la gestione della Piattaforma nazionale di telemedicina (PNT) e delle relative infrastrutture regionali (IRT). La Piattaforma sarà operativa entro dicembre 2025 e questo parere è uno degli step finali dell’iter. L’ultimo passaggio sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e con l‘entrata in vigore la telemedicina diventerà un servizio strutturale del Servizio sanitario nazionale chiudendo la stagione di sperimentazione.
La Conferenza Stato-Regioni, si legge nel report della seduta ordinaria del 10 settembre 2025 ha reso il parere sullo schema di decreto recante la “disciplina dei trattamenti di dati personali nell'ambito della infrastruttura piattaforma nazionale di telemedicina di cui al PNRR, Missione 6 Salute, Componente 1, Submisura 1.2.3. “Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici” che ha già incassato il via libera del Garante per la privacy a gennaio.
La Pnt è una delle linee di investimento previste dal Pnrr - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M6C Investimento 1.23.1) e nei primi mesi del 2025, come annunciato dall’Agenas, è stata avviata la fase di popolamento dati da parte delle Regioni e Province Autonome che permetterà, entro dicembre 2025, l’assistenza di almeno 300.000 pazienti attraverso gli strumenti di telemedicina. Tale numero continuerà ad aumentare fino a circa 790.000 pazienti.
La Piattaforma Nazionale di Telemedicina è responsabile dell'erogazione dei servizi minimi di telemedicina con l’obiettivo di garantire prestazioni omogenee a tutti i cittadini, a prescindere dalla Regione di residenza. Il decreto, infatti, individua e disciplina i servizi minimi da assicurare su tutto il territorio nazionale: televisita, teleconsulto, telemonitoraggio e teleassistenza, oltre a funzioni di seconda opinione e supporto ai caregiver. Farmacie, studi medici, Case della Comunità e gli ospedali di comunità, possono essere coinvolte nell'erogazione di questi servizi, supportando la gestione dei pazienti cronici.
La Piattaforma è composta da due livelli principali: l'Infrastruttura nazionale di telemedicina (INT) e 21 Infrastrutture Regionali di Telemedicina (IRT). La INT, la regia nazionale, è gestita a livello centrale da Agenas e fornisce servizi di supporto per lo sviluppo e il monitoraggio dei servizi di telemedicina, che includono linee guida, protocolli e strumenti per garantire che le prestazioni di telemedicina siano uniformi e interoperabili tra le diverse regioni.
Le 21 IRT, invece, sono responsabili dell'erogazione delle prestazioni nelle rispettive regioni e di rendere disponibili a operatori sanitari e cittadini i dati generati dalle prestazioni integrati nel FSE 2.0. Previste anche funzioni specifiche per una second opinion e di supporto ai caregiver.
In data 16 gennaio 2025 il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso parere favorevole sullo Schema di decreto che, infatti, recepisce le disposizioni del GDPR e del Codice in materia di protezione dei dati personali: registrazione delle operazioni, completa tracciabilità e audit periodici, sistemi avanzati di cifratura, l’utilizzo di protocolli di autenticazione (SPID, CIE, TS-CNS) e il monitoraggio continuo degli accessi. In caso di incidenti o violazione della sicurezza dovrà essere fatta immediatamente la segnalazione.
Oltre alla dimensione clinico-assistenziale, la Piattaforma ha anche una valenza di strumento di governance. Attraverso l’Ecosistema Dati Sanitari è possibile effettuare analisi finalizzate alla programmazione dei servizi, alla valutazione delle performance, al monitoraggio delle tecnologie sanitarie (HTA) e alla produzione di evidenze a supporto delle politiche pubbliche. Con report periodici Agenas dovrà verificare il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR.
Le risorse economiche destinate alla gestione della Piattaforma saranno attribuite in via strutturale ad Agenas a partire dal 2026, con uno stanziamento pari a 12,5 milioni di euro per il primo anno e a 25 milioni di euro annui dal 2027, senza determinare ulteriori oneri per la finanza pubblica.
Fonte
https://www.agenas.gov.it/images/2025/4_feb/Scheda_comunicazione_PNT_04_febbraio_2025.pdf
https://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/10105743
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