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Biodegradabilità di Metarecod

Biodegradabilità di Metarecod

A cura di Aboca

Aboca dimostra la biodegradabilità di Metarecod

Studio pubblicato sul “Journal of Mass Spectrometry” compara diversità 
di biodegradazione tra il dispositivo medico 100% naturale per il trattamento dei parametri metabolici alterati e un farmaco a base di metformina. 

Comparazione realizzata dal dipartimento “Metabolomics and Analytical Sciences” 
dell’azienda italiana grazie a innovativa tecnica di indagine spettrometrica 
UHPLC-qToF.

Aboca, dopo aver dimostrato clinicamente efficacia, sicurezza e tollerabilità di Metarecod[1], ne dimostra ora anche la pronta biodegradabilità rispetto a un farmaco a base di metformina. La tecnica utilizzata e sviluppata dalla health care company italiana è la moderna e affidabile UHPLC-qToF (Ultra High Performance Liquid Chromatography accoppiato a uno spettrometro di massa qToF), in grado di evidenziare che composti complessi naturali e non naturali non sono ugualmente biodegradabili. 

I farmaci sono prodotti indispensabili per la salute umana. Tuttavia, l’uso eccessivo e lo smaltimento improprio comporta che alcuni principi attivi (API) si disperdano nell'ambiente, andando a contaminare acque e suoli, entrando nel ciclo alimentare e interferendo con il metabolismo umano e di altre specie animali. Nel vigente quadro legislativo uno dei primi test di valutazione dell’effetto ambientale di API e composti chimici è quello di pronta biodegradabilità (RBT), solitamente eseguito su composti puri e secondo diversi protocolli predisposti dall'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Questi test prevedono che i microrganismi e la sostanza testata vengano incubati in condizioni controllate per poi monitorare la cinetica di biodegradazione per almeno 28 giorni mediante la valutazione di parametri metabolici come consumo di ossigeno, produzione di anidride carbonica o consumo di carbonio organico disciolto. 

Nel lavoro pubblicato dal “Journal of Mass Spectrometry” Aboca si è proposta di migliorare la valutazione dei risultati del test di pronta biodegradabilità, con tecniche analitiche avanzate basate sulla spettrometria di massa, non solo degli API (come prevede la normativa) ma anche dei prodotti formulati complessi in quanto la biodegradabilità può essere potenzialmente influenzata dall’intera formulazione. L’approccio adottato in questo studio è analogo a quello sperimentato su Grintuss[2],[3], dispositivo medico 100% naturale a base di sostanze di Aboca per tosse secca, produttiva e persistente. 

Nello studio in oggetto sono stati messi a paragone due prodotti terapeutici: da un lato un farmaco contenente metformina, principio attivo tradizionalmente utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2; dall’altro lato Metarecod, il dispositivo medico 100% naturale a base di sostanze sviluppato da Aboca, indicato per il trattamento dei parametri metabolici alterati sino alla Sindrome Metabolica. Le due miscele hanno evidenziato profili diversi di biodegradabilità. Infatti, l’analisi ha confermato la pronta biodegradabilità di Metarecod, mentre la formulazione farmaceutica di sintesi non è risultata prontamente biodegradabile, evidenziando la sua difficoltà a rientrare nel ciclo vitale.

Lo studio ha raggiunto l’importante scopo che Aboca si era prefissata: evidenziare che nella scelta di un trattamento terapeutico è oggi sempre più necessario valutarne non solo l’efficacia ma anche il rapporto rischio/beneficio esteso agli effetti sull’ambiente che ci circonda. 

È stato confermato quindi che la biodegradazione dei sistemi chimici complessi dovrebbe essere analizzata utilizzando un approccio analitico metabolomico. Il confronto realizzato nello studio pubblicato è stato possibile, infatti, attraverso l'acquisizione dell'”impronta digitale” dei due prodotti, sottoposti allo studio di biodegradazione tramite RBT ed approccio UHPLC-qToF untargeted e targeted sviluppato da Aboca[4]

“Era già risaputo che la metformina pura non fosse biodegradabile ma con questo studio abbiamo osservato cosa accade nel caso in cui questa sostanza è parte di una formulazione complessa. È qui che l’UHPLC-qToF è stato fondamentale. Il nostro metodo evidenzia la presenza di composti e metaboliti non biodegradabili dopo un certo arco di tempo. Conferma che la formulazione complessa dei farmaci può modificare la biodegradabilità dei suoi vari componenti. Per questo, non è sufficiente quantificare solo il consumo di ossigeno da parte di microorganismi durante la biodegradazione, come fa l’RBT. Questi potrebbero biodegradare alcune sostanze ma lasciarne altre intatte o parzialmente degradate, magari persistenti e dannose. La non biodegradabilità della Metformina è quindi confermata anche quando è parte di un prodotto formulato. È risultata infatti integra al termine del test realizzato, con formazione di tracce di metaboliti a differenza di Metarcod che è risultato prontamente biodegradabile. Aboca è quindi all’avanguardia nei trattamenti terapeutici evidence based e allo stesso tempo rispettosi di organismo e ambiente. In una piena ottica di One Health”. Dichiara la Dott.ssa Luisa Mattoli, Biodegradation manager di Aboca.

Riferimento allo studio: Proietti G, Burico M, Quintiero CM, Giovagnoni E, Mercati V, Gianni M, Mattoli L. Ready Biodegradability study and insights with ultra-high-performance liquid chromatograph coupled to a quadrupole time of flight of a Metformin-based drug and of Metarecod, a natural substance-based medical deviceJ Mass Spectrom. 2023 Oct;58(10):e4924.  https://doi.org/10.1002/jms.4924

[1] Guarino G. et Al. Efficacy and Safety of a Polysaccharide-Based Natural Substance Complex in the Treatment of Obesity and Other Metabolic Syndrome Components: A Systematic Review. Front. Drug Saf. Regul., 24 May 2022. Sec. Substance-Based Medical Devices. https://doi.org/10.3389/fdsfr.2022.844256

[2] Mattoli L., Proietti G., et Al. New insight into the evaluation of complex mixture biodegradability: an UHPLC-qToF “all-ion MS/MS” acquisition technique for the untargeted and targeted analysis of pharmaceutical formulation biodegradation. Environ. Sci.: Adv., 2022,1, 725-735. 

[3] Per la metodologia di analisi innovativa, il paper è stato anche inserito tra i Best Papers from 2022 pubblicati su “Environmental Science journals” della Royal Society of Chemistry.

[4] Brevetto n°102022000017244 depositato l’11-08-2022

 
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