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31 Ottobre 2024

Anziani a rischio caduta, impatto su qualità della vita. Iss: più attenzione dagli operatori sanitari

Il 7% degli over 65 è caduto nei 30 giorni precedenti all’intervista, dato che sale al 21% se si considera un intervallo di 12 mesi, con la casa che resta il luogo dove questo tipo di incidente è più frequente. Lo affermano i dati della sorveglianza Passi D’Argento dell’Iss

di Redazione Farmacista33


Anziani rischio caduta Iss

Gli anziani cadono spesso, soprattutto in casa, con conseguenze non solo cliniche ma anche sul benessere fisico e psicologico della persona: la sola insicurezza e il timore di cadere possono limitare in modo significativo la capacità di svolgere le attività quotidiane. Sono le considerazioni dell’Istituto superiore di sanità a commento dei dati della sorveglianza Passi D’Argento pubblicati oggi secondo cui, nel biennio 2022-23, nei 30 giorni precedenti all’intervista il 7% degli over 65 è caduto, se si considera un intervallo di 12 mesi la quota sale al 21%.

Solo il 14% delle cadute avviene fuori da casa

Tra le cadute nei 30 giorni precedenti all’intervista, nel 13% dei casi è stato necessario il ricovero ospedaliero di almeno un giorno. I casi diventano più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 6% dei 65-74enni e il 10% degli ultra 85enni), fra le donne (8% vs 6% negli uomini) e fra le persone con molte difficoltà economiche (12% vs 6% di chi non ne ha).
Quasi 4 intervistati su 10 hanno paura di cadere, dato che sale a 6 su 10 fra chi ha già vissuto questo evento. La paura di cadere cresce con l’età, è maggiore fra le donne, fra chi ha molte difficoltà economiche o bassa istruzione e fra chi vive solo. La caduta è anche associata al malessere psicologico: la prevalenza di persone con sintomi depressivi fra le persone che hanno subito una caduta negli ultimi 30 giorni è del 21% (vs 9% del campione totale). Le cadute avvengono per lo più all’interno della casa (64%) e meno frequentemente in strada (14%), in giardino (18%) o altrove (4%).
Solo il 69% degli intervistati ricorre all’uso di almeno un di presidio anticaduta (come tappetini o maniglione) in bagno, mentre il restante 31% non li utilizza.
Il 21% degli intervistati ha dichiarato di essere caduto nei 12 mesi precedenti l’intervista, di cui il 15% una sola volta e il 6% due o più volte. Quasi nella metà dei casi le cadute hanno causato una frattura e nel 16% dei casi è stato necessario il ricovero ospedaliero di almeno un giorno. Le cadute sono più frequenti con l’avanzare dell’età (le riferiscono il 16% dei 65-74enni e il 33% degli ultra 85enni), fra le donne (25% vs 16% negli uomini) e fra le persone con molte difficoltà economiche (30% vs 19% di chi non ne ha)

“Le cadute negli anziani rappresentano un problema di grande rilevanza - spiegano gli esperti dell'Iss -, non solo per la frequenza con cui si verificano e per la gravità delle fratture che possono derivarne, ma anche per l’impatto sul benessere fisico e psicologico della persona. Infatti, la sola insicurezza e il timore di cadere possono limitare in modo significativo la capacità di svolgere le attività quotidiane”.

Bassa l’attenzione degli operatori sanitari

Ancora troppo bassa sembra l’attenzione degli operatori sanitari al problema delle cadute fra gli anziani: solo il 12% dichiara di aver ricevuto, nei 12 mesi precedenti l’intervista, il consiglio dal medico o da un operatore sanitario su come evitare le cadute.

“Le cadute negli anziani rappresentano un problema di grande rilevanza, non solo per la frequenza con cui si verificano e per la gravità delle fratture che possono derivarne, ma anche per l’impatto sul benessere fisico e psicologico della persona. Infatti, la sola insicurezza e il timore di cadere possono limitare in modo significativo la capacità di svolgere le attività quotidiane”.

Sono stati pubblicati anche i dati sul rischio di incidenti domestici. Fra gli adulti 18-69 anni nel biennio 2022-2023 quasi 3 intervistati su 100 riferiscono di aver avuto, nei 12 mesi precedenti l'intervista, un infortunio in casa tale da richiedere il ricorso a cure mediche. In generale la consapevolezza del rischio di infortunio domestico è scarsa, solo 7 intervistati su 100 considerano alta o molto alta la possibilità di avere un incidente in casa.

TAG: ANZIANI, ISS

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