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25 Marzo 2025Un nuovo studio, pubblicato su Global & Regional Health Technology Assessment, dimostra come un approccio multidisciplinare alla riconciliazione terapeutica e alla deprescrizione incida significativamente sulla salute e la gestione dei pazienti
Riconciliazione farmacologica e deprescrizione migliorano sicurezza ed efficacia delle cure negli anziani, riducendo le prescrizioni inadeguate e le interazioni farmacologiche ad alto rischio. Lo ha dimostrato uno studio italiano a cui hanno partecipato farmacisti e medici, pubblicato su Global & Regional Health Technology Assessment che ha riscontrato quasi 300 interazioni farmacologiche e la necessità di interventi di deprescrizione nel 77,14% dei casi di anziani in politerapia.
La gestione della politerapia negli anziani rappresenta una sfida complessa, poiché l’uso simultaneo di più farmaci può aumentare il rischio di interazioni farmacologiche e reazioni avverse, compromettendo la sicurezza del paziente. Per affrontare questa criticità, è stato sviluppato il progetto D.I.Ri.M.O. con l’obiettivo di ottimizzare le terapie, ridurre gli errori terapeutici e migliorare la qualità della gestione clinica nei pazienti ospedalizzati. Lo studio ha coinvolto 70 pazienti ricoverati in un reparto di Medicina Interna dell’Ospedale Bonomo di Andria tra giugno e ottobre 2022. I criteri di inclusione comprendevano un’età pari o superiore ai 65 anni e la presenza di almeno due patologie croniche. Per ogni paziente è stata creata una scheda di riconciliazione terapeutica, valutata con il software Intercheck Web da un team congiunto di farmacisti e medici, che ha permesso di classificare le interazioni farmacologiche in base alla gravità (A-D).
Durante lo studio sono state rilevate 287 interazioni farmacologiche, suddivise in quattro livelli. Le interazioni di classe A, con impatto clinico minimo, rappresentavano il 9,8% del totale, mentre quelle di classe B, di rilevanza moderata, costituivano il 60,6%. Il 17,1% delle interazioni apparteneva alla classe C, richiedendo un’attenzione particolare nella gestione terapeutica e il 12,5% era classificato come classe D, indicando un rischio elevato o una controindicazione assoluta all’associazione farmacologica.
L’analisi delle terapie ha evidenziato la necessità di diversi interventi di deprescrizione, effettuati nel 77,14% dei casi. Ciò ha riguardato principalmente farmaci per i quali il rapporto rischio-beneficio non risultava più favorevole per il paziente. Alcuni medicinali sono stati rimossi per ridurre il rischio di eventi avversi, come sanguinamenti o squilibri elettrolitici, mentre altri sono stati ridimensionati in base alla stabilità clinica del paziente e alla necessità di evitare interazioni farmacologiche. L’ottimizzazione della terapia ha permesso così di eliminare trattamenti non più necessari, garantendo un approccio più sicuro ed efficace nella gestione delle patologie croniche.
A sei mesi dall’intervento, il follow-up ha, inoltre, evidenziato un miglioramento significativo dell’indice di autonomia Barthel (+25,58%), segnalando una maggiore indipendenza dei pazienti nello svolgimento delle attività quotidiane, mentre l’incremento dell’indice di mobilità Exton-Smith (+11,53%) ha indicato una riduzione del rischio di piaghe da decubito e un miglioramento generale della mobilità.
I risultati evidenziano che la riconciliazione terapeutica e la deprescrizione hanno un impatto significativo sulla qualità delle cure, contribuendo a ridurre il numero di prescrizioni inadeguate e a migliorare l'efficacia delle terapie. L'analisi economica condotta nello studio ha rilevato un iniziale aumento della spesa farmaceutica e ospedaliera, tuttavia, la conseguente riduzione dei costi per i servizi ambulatoriali potrebbe compensare questa tendenza nel lungo periodo. Gli autori concludono che saranno necessari ulteriori studi su campioni più ampi e con un follow-up prolungato per confermare la sostenibilità e l'efficacia di questi interventi.
Fonte:
Pollice MG, Esposti LD, Procacci C, Lenti S, Ancona D, Nappi C, Lacolare B, Tesse AM, Leuci D, Masullo M, Tricarico D. D.I.Ri.M.O. project: deprescription, inappropriateness evaluation and therapeutic reconciliation in hospital medicine. Glob Reg Health Technol Assess. 2025 Mar 3;12:61-69. doi: 10.33393/grhta.2025.3194. PMID: 40046609; PMCID: PMC11880813. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40046609/
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