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22 Maggio 2025Le sigle di rappresentanza delle parafarmacie denunciano che in Puglia e in Emilia-Romagna ai farmacisti di parafarmacia non viene riconosciuto il punteggio per il servizio svolto in parafarmacia ai fini della graduatoria per l'assegnazione delle sedi farmaceutiche vacanti del concorso Monti
Nell’ambito del concorso straordinario in Puglia e in Emilia-Romagna ai farmacisti di parafarmacia non viene riconosciuto, ai fini dell'assegnazione delle sedi farmaceutiche vacanti, il punteggio per il servizio svolto in parafarmacia. Lo denunciano le sigle di rappresentanza del settore e la disparità di trattamento è stata segnalata con una lettera aperta ai presidenti delle due Regioni e alla Fofi.
In una nota congiunta le sigle sottolineano che nelle due Regioni “i farmacisti che operano in parafarmacia vengono sistematicamente esclusi dal riconoscimento del punteggio nelle graduatorie per l'assegnazione delle sedi farmaceutiche rimaste vacanti dal concorso straordinario Monti (D.P.C.M. 27 marzo 2012)”.
Lo hanno segnalato numerosi farmacisti iscritti all'Ordine, che hanno indirizzato una lettera aperta alla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI) e ai Presidenti delle due Regioni interessate, sollevando il tema della disparità di trattamento professionale e della violazione dei criteri originari del concorso Monti, che prevedevano esplicitamente la partecipazione anche dei titolari di parafarmacia.
"È inaccettabile che, dopo anni di attività regolare e riconosciuta, la nostra esperienza venga ignorata – dichiarano i promotori della lettera –. Abbiamo gli stessi obblighi deontologici, le stesse competenze e persino la stessa quota annuale di iscrizione all'Ordine e alla FOFI dei titolari di farmacia. Ma veniamo trattati come farmacisti di serie B".
Il problema sottolinea la nota, non è solo formale, ma sostanziale: il mancato riconoscimento del servizio svolto in parafarmacia impedisce a centinaia di professionisti – spesso giovani o imprenditori indipendenti – di partecipare equamente ai bandi per l'assegnazione delle sedi, violando ogni principio di equità e meritocrazia.
I farmacisti di parafarmacia chiedono il riconoscimento ufficiale dell'esperienza professionale maturata in parafarmacia ai fini concorsuali; il rispetto dei criteri previsti nel concorso Monti, su cui molti hanno costruito il proprio percorso lavorativo. Inoltre, chiedono di aprire un confronto istituzionale con Regioni e Ordine professionale per “armonizzare le regole e superare una disparità non più tollerabile”.
“Non si può costruire il futuro della farmacia italiana continuando a dividere la categoria – conclude la nota –. Vogliamo essere rappresentati e valorizzati per ciò che siamo: farmacisti abilitati, competenti, al servizio dei cittadini ogni giorno.”
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