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13 Giugno 2025La Regione Marche avvia un progetto sperimentale per recuperare farmaci ancora validi e donarli agli Enti del Terzo Settore per aiutare persone fragili e in difficoltà economica
Prende il via nelle Marche il progetto di recupero dei medicinali ancora validi per evitare che vadano sprecati o smaltiti in modo scorretto e per destinarli a Enti del Terzo Settore per aiutare persone fragili e in difficoltà economica, compresi i migranti con bisogni sanitari. I farmaci potranno essere consegnati presso le farmacie convenzionate, oppure presso i servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali. Oltre ai cittadini privati sono coinvolti anche grossisti e aziende farmaceutiche, che possono contribuire con donazioni. Il progetto sperimentale “Recupero Farmaci”, promosso dall’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) Marche con la collaborazione di Federfarma, Assofarm e numerosi attori del territorio, è stato presentato nei giorni scorsi presso la sede di Farmacentro a Jesi, alla presenza del presidente della Regione Francesco Acquaroli.
Il progetto, psiega la Regione, nasce dalla volontà di contrastare lo spreco di risorse sanitarie e di valorizzare i medicinali rimasti inutilizzati ma ancora perfettamente idonei all’uso. Un gesto che consente di ottimizzare i costi pubblici, sostenere chi è in difficoltà e rispettare l’ambiente.
Chiunque (privati cittadini o aziende) potrà donare medicinali a patto che siano in corso di validità (con almeno sei mesi prima della scadenza), non aperti, con confezione integra e correttamente conservati. I farmaci potranno essere consegnati presso le farmacie convenzionate, oppure presso i servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali. L’elenco completo è consultabile sul sito dell’ARS Marche.
La consegna avviene in maniera tracciata e trasparente: per i farmaci che richiedono una ricetta, si segue la procedura prevista (anche con ricetta dematerializzata). I farmaci da banco, invece, possono essere distribuiti senza ricetta ma sempre con una registrazione, così da garantire il corretto monitoraggio. Al momento della consegna, gli Enti sono tenuti a registrare l’uscita del farmaco sul sistema SIRMI, indicando alcune informazioni essenziali a fini statistici, come: genere e anno di nascita del beneficiario, e tipo e numero della ricetta, se previsto. Tutti i dati raccolti sono trattati nel rispetto della privacy con informazioni minime e non identificative, a scopo statistico e di monitoraggio del progetto.
“Parliamo anche dei farmaci che non rientrano tra quelli del Servizio Sanitario Regionale, e per pazienti non residenti nelle Marche - come chi arriva in condizioni di salute precarie e necessita di terapie per patologie croniche come i migranti – ha spiegato Flavia Carle. - Ci permette di evitare sprechi, recuperare quei medicinali che risultano temporaneamente carenti sul mercato, ridurre l’impatto ambientale evitando che i farmaci vengano smaltiti in modo scorretto”.
"Siamo molto orgogliosi di questo progetto innovativo, che sostiene le categorie più fragili e recupera farmaci che non hanno completato il loro ciclo di vita – ha detto il presidente Acquaroli -. Un'iniziativa che coinvolge il territorio e le farmacie, con cui stiamo portando avanti importanti azioni per la salute e il benessere dei cittadini. La collaborazione con questi presìdi è stata determinante e ha reso la nostra regione un punto di riferimento a livello nazionale: penso alla Farmacia dei Servizi, che abbiamo sperimentato per primi e che rappresenta una risorsa preziosa, soprattutto nelle aree interne e per la popolazione anziana. Insieme possiamo costruire un modello centrato su prevenzione, salute e qualità della vita”.
“Come associazione regionale dei titolari di farmacie abbiamo, fin dal primo momento, creduto fortemente nella validità del progetto sperimentale per il “Recupero Farmaci. Abbiamo condiviso l'idea di ARS Marche per indirizzare, verso i più fragili, gli investimenti nel riutilizzo e dispensazione di farmaci, a cui viene data una “seconda vita" e che troverà nei farmacisti impegno e volontà di risultati concreti" ha sottolineato Marco Meconi, presidente di Federfarma Marche
“Si tratta di un’iniziativa concreta che incarna lo spirito del nostro servizio pubblico: essere al fianco dei cittadini, soprattutto di quelli in maggiore difficoltà. Il progetto si integra pienamente con le azioni di politica sociale già promosse dai comuni marchigiani, rafforzando le reti territoriali di assistenza e sostegno. Le farmacie comunali daranno il loro contributo alla realizzazione del progetto, che valorizza la loro presenza capillare sul territorio, come primo presidio di cura e salute per le comunità” ha commentato Luca Pieri presidente di Assofarm
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