Covid-19. Gimbe: si inverte la curva con aumento di contagi e ricoveri. In calo nuovi vaccinati
Nell'ultima settimana c'è stato un "netto aumento dei nuovi casi settimanali, da 17.870 a 25.585", e dei ricoveri (+181). C'è una maggior circolazione del virus
Nell'ultima settimana c'è stato un "netto aumento dei nuovi casi settimanali: da 17.870 a 25.585", probabilmente legata all'incremento dei tamponi totali, ma l'aumento del tasso di positività dei test molecolari e dei ricoveri (+181) indicano una maggior circolazione del virus. Scendono, invece, le somministrazioni: ancora 7,5 mln di persone senza nemmeno una dose di vaccini. Questo il quadro delineato dal monitoraggio della fondazione Gimbe, nella settimana 20-26 ottobre.
Inversione di tendenza sui ricoveri in area medica
Rispetto alla settimana precedente, c'è stato un aumento del 43,2% dei nuovi casi (25.585 vs 17.870) e una diminuzione dei decessi (249 vs 271). In lieve aumento i casi attualmente positivi (75.046 vs 74.546), le persone in isolamento domiciliare (72.101 vs 71.768) e i ricoveri con sintomi (2.604 vs 2.423), mentre calano le terapie intensive (341 vs 355). «A livello nazionale - dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - dopo 7 settimane si registra un'inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali che nell'ultima settimana aumentano del 43,2%, con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.553 del 19 ottobre a 3.655 il 26 ottobre».
La crescita dei casi, che potrebbe essere in parte influenzata dall'aumento del 21,1% dei tamponi totali rispetto alla settimana precedente (2.604.550 vs 2.151.081), sicuramente consegue ad un aumento della circolazione virale per due ragioni: innanzitutto, per l'inversione di tendenza sui ricoveri in area medica, in secondo luogo perché a fronte di un rapporto positivi/tamponi antigenici in lieve calo, per l'enorme aumento del denominatore, si registra un incremento del rapporto positivi/tamponi molecolari (dal 2,4% del 19 ottobre al 3,5% del 26 ottobre).
«Sul fronte ospedaliero - afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - si registra un incremento del 7,5% dei posti letto occupati dai pazienti Covid-19 in area medica e una riduzione del 3,9% di quelli in terapia intensiva». A livello nazionale il tasso di occupazione rimane molto basso (5% in area medica e 4% in area critica) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l'area medica e del 10% per l'area critica. «Si registra un lieve aumento degli ingressi giornalieri in terapia intensiva - spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE - con una media mobile a 7 giorni di 23 ingressi/die rispetto ai 20 della settimana precedente».
Vaccini: copertura con ciclo completo al 75%
Al 27 ottobre il 78,5% della popolazione (n. 46.525.495) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+204.896 rispetto alla settimana precedente) e il 75,1% (n. 44.507.167) ha completato il ciclo vaccinale (+459.731). In calo nell'ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 1.118.114), con una media mobile a 7 giorni di 152.345 dosi/die. Le coperture vaccinali con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce di età: dal 97% degli over 80 al 72,9% della fascia 12-19. In generale, rispetto alla settimana precedente, si registrano incrementi sempre più modesti: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,7% nelle fasce anagrafiche 12-19, 20-29 e 30-39, dello 0,5% nella fascia 40-49, dello 0,4% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l'incremento non supera lo 0,2%. Per quanto riguarda la terza dose, al 27 ottobre ne sono state somministrate 1.191.327 (224.597 dosi aggiuntive e 966.730 dosi booster). Il tasso nazionale di copertura vaccinale per le dosi aggiuntive è del 25,6%. Dopo l'impennata da 173.235 del 13 ottobre a 371.960 il 21 ottobre (+114,7%), la media di tamponi si è stabilizzata: nell'ultima settimana sono stati effettuati 2.604.550 tamponi antigenici rapidi. La media mobile a 7 giorni dei nuovi vaccinati si è ridotta da 58.620 del 19 ottobre a 27.601 del 26 ottobre; nell'ultima settimana sono solo 193.205 i nuovi vaccinati (-52,9% rispetto alla settimana precedente). Dei 193.205 nuovi vaccinati nella settimana 20-27 ottobre il 79,1%% appartengono a fasce anagrafiche che includono persone in età lavorativa: 34.526 nella fascia 20-29 anni, 39.771 nella fascia 30-39 anni, 35.217 nella fascia 40-49 anni, 29.075 nella fascia 50-59 anni e 14.300 nella fascia 60-69.
«Con l'inverno alle porte - conclude Cartabellotta - il repentino aumento dei nuovi casi e dei ricoveri e il progressivo calo dell'efficacia dei vaccini sull'infezione impongono sia di accelerare la somministrazione della terza dose a tutte le categorie individuate dalla Circolare Ministeriale, sia di convincere oltre 2,7 milioni di over 50 non ancora vaccinati, ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso».
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A cura di Redazione Farmacista33
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