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02 Settembre 2024Presentati al Congresso della Società Europea di Cardiologia i dati di uno studio su pazienti affetti da ipertensione resistente, su efficacia e sicurezza di una combinazione di quattro farmaci in un'unica pillola a dosaggio fisso
Uno studio internazionale multicentrico ha dimostrato l'efficacia e la sicurezza di una combinazione di quattro farmaci antipertensivi in un'unica pillola a dosaggio fisso. I risultati dello studio QUADRO presentati al Congresso della Società Europea di Cardiologia indicano una riduzione significativa della pressione arteriosa sistolica ottenuta con la quadriterapia rispetto alla triplice terapia. A diffondere i dati è Servier che annuncia l’intenzione di presentare alle autorità europee la sua prima quadriterapia all'inizio del 2025.
L'ipertensione resistente, che colpisce tra il 5% e il 10% dei pazienti ipertesi, rappresenta una condizione particolarmente difficile da trattare e comporta un rischio elevato di eventi cardiovascolari come ictus, infarto e malattie renali croniche. I pazienti affetti da questa forma di ipertensione richiedono spesso una politerapia complessa che include almeno quattro farmaci per raggiungere un controllo adeguato della pressione arteriosa. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che, a livello mondiale, il 50% dei pazienti con malattie cardiovascolari non segua in modo corretto le prescrizioni mediche, compromettendo l'efficacia della terapia e aumentando il rischio di gravi complicanze. Le attuali linee guida internazionali per il trattamento dell'ipertensione raccomandano quindi le combinazioni di pillole singole (SPC) come soluzioni ottimali per un migliore controllo della pressione sanguigna, una semplificazione dei regimi di trattamento e un aumento dell'aderenza alle cure.
Lo studio QUADRO ha coinvolto 183 pazienti con ipertensione resistente in 13 Paesi, confrontando l'efficacia di una quadriterapia composta da perindopril, indapamide, amlodipina e bisoprololo rispetto a una terapia triplice. I risultati hanno mostrato una significativa riduzione della pressione arteriosa sistolica (SBP) nei pazienti trattati con la quadriterapia, con una diminuzione media di -20,7 mmHg rispetto ai -11,3 mmHg ottenuti con la triplice terapia (p<0,0001). Anche il monitoraggio ambulatoriale della pressione arteriosa (ABPM) nelle 24 ore ha confermato il miglioramento offerto dalla quadriterapia.
Stefano Taddei dell'Università Statale di Pisa ha sottolineato l'importanza di questi risultati, affermando che "la combinazione di quattro farmaci in un'unica pillola rappresenta un'opzione efficace per migliorare il controllo della pressione arteriosa nei pazienti con ipertensione resistente".
Entrambi i gruppi di trattamento hanno mostrato profili di sicurezza simili, con pochi eventi avversi riportati. Nel gruppo trattato con la quadriterapia SPC, sono stati registrati 12 eventi avversi rispetto ai 10 nel gruppo della terapia triplice. Solo un paziente per ciascun gruppo ha manifestato eventi avversi correlati al trattamento. Anche i casi di ipotensione ortostatica sono stati rari, senza eventi avversi gravi legati al trattamento.
Lo studio QUADRO conferma l'importanza delle combinazioni di pillole singole (SPC) per semplificare i regimi terapeutici e migliorare l'aderenza dei pazienti. Questo è particolarmente rilevante per l'ipertensione resistente, dove la gestione efficace della pressione arteriosa è cruciale per prevenire complicanze gravi.
Arnaud Lallouette, Executive Vice President di Servier, ha dichiarato: “Lo studio Quadro presenta risultati positivi grazie al suo solido disegno. La conferma della pressione arteriosa non controllata in diverse visite e misurazioni ambulatoriali di 24 ore, insieme alla valutazione dell'aderenza alla triplice terapia, ha permesso di arruolare veri pazienti ipertesi resistenti. Tutte le misurazioni della pressione arteriosa sono state effettuate con dispositivi elettronici automatici validati, come raccomandato dalle linee guida. I risultati ottenuti con la quadrupla SPC sulla riduzione della pressione arteriosa in studio medico sono stati confermati dalle misurazioni della pressione arteriosa a domicilio e nelle 24 ore ambulatoriali; due metodi riconosciuti per la loro eccellente riproducibilità negli studi clinici”.
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