Farmaci generici, Monitoraggio Aifa: nel 2022 risparmi su acquisti diretti
Monitoraggio dei farmaci non biologici a brevetto scaduto: formazioni farmaci acquistati dalle strutture del SSN
Nel 2022 il risparmio complessivo a livello nazionale stimato per tutti i principi attivi a brevetto scaduto (farmaci equivalenti), non biologici va da un minimo di 102 milioni a un massimo di 326 milioni di euro circa. Lo indica il Monitoraggio dell'Aifa sul periodo gennaio-dicembre 2022 che ieri ha pubblicato i risultati con riferimento al canale degli acquisti diretti su 26 molecole, contenute in specialità medicinali erogate nel canale della distribuzione diretta e convenzionata, che superano una soglia di spesa definita.
Molecole con un'incidenza d'uso superiore al 50% del consumo totale
Aifa ha identificato due categorie di molecole: quelle con un'incidenza d'uso superiore al 50% del consumo totale, e molecole con un'incidenza d'uso inferiore al 50%. Queste ultime sono quelle che hanno perso il brevetto negli ultimi 3-4 anni e di conseguenza presentano una minore riduzione della spesa complessiva (originator+brevetto scaduto) per l'anno 2022 vs. 2021.
Per quanto riguarda le molecole che a livello nazionale hanno un consumo di farmaco a brevetto scaduto superiore al 50% (in termini di DDD consumate), queste mostrano una "importante riduzione della spesa complessiva" (originator+brevetto scaduto) e una "consistente riduzione del costo medio DDD complessivo nel periodo 2016-2022, effetti dovuti ad una importante prevalenza d'uso del farmaco a brevetto scaduto".
In dettaglio a livello nazionale, scrive Aifa, si osserva: - aripiprazolo nel 2022 ha un'incidenza di uso (DDD) di brevetto scaduto pari al 95,5%, accompagnato da una riduzione della spesa di circa il 17% rispetto all'anno precedente, mentre dal 2016 al 2022 mostra una riduzione del costo medio DDD dell'86%; - azacitidina, l'incidenza di uso di brevetto scaduto (DDD) è pari all'83,7% con una riduzione della spesa per il 2022 del 37% (rispetto al 2021) e riduzione del prezzo medio DDD, dal 2016 al 2022, del 70%; - cabazitaxel con quasi il 61% di uso di brevetto scaduto (DDD) mostra una riduzione della spesa per il 2022 di oltre il 47%, rispetto al 2021, a cui si accompagna la riduzione del prezzo medio DDD, dal 2016 al 2022, del 67,5%; - daptomicina con un'incidenza di uso di brevetto scaduto (DDD) del 98,7% presenta una riduzione della spesa per il 2022 di circa il 27% (rispetto al 2021) dovuta ad una riduzione del prezzo medio DDD, dal 2016 al 2022, dell'88%; - fulvestrant con il 79,3% di incidenza d'uso di farmaco a brevetto scaduto, mostra una riduzione della spesa nel periodo gennaio-dicembre 2022 del 60% (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) e una riduzione del costo medio, dal 2016 al 2022, del 63; - glatiramer nel 2022 ha un'incidenza di uso di brevetto scaduto (DDD) pari al 56,5% mostra una riduzione della spesa del 36% (rispetto al 2021) mentre il costo medio DDD, dal 2016 al 2022, si riduce del 75%; - imatinib con quasi l'82% di uso del farmaco a brevetto scaduto presenta una riduzione della spesa del 35% rispetto all'anno precedente, e una riduzione del costo medio DDD dell'84%; - lenalidomide, che ha perso il brevetto nel mese di giugno 2022, presenta un'incidenza di consumo di brevetto scaduto pari al 61,3%, una riduzione della spesa del 56% rispetto al 2021 e una riduzione del prezzo medio DDD del 70% dal 2016 al 2022; - metadone con quasi il 100% di uso dell'equivalente mostra, rispetto al 2021, una minima riduzione della spesa (-3,8%) e un prezzo medio DDD che nel periodo 2016-2022 si mantiene stabile; - micofenolato con quasi il 78% di uso del farmaco a brevetto scaduto è la molecola che fa registrare la minore variazione di spesa nel 2022 (-0,7% rispetto al 2021) con una riduzione del costo medio DDD (2016-2022) del 38%; - paclitaxel ha un incidenza di consumo di farmaco a brevetto scaduto di quasi l'85%, accompagnata da una riduzione della spesa nel 2022 del 30% rispetto all'anno precedente e una riduzione del prezzo medio DDD del 40%, - pemetrexed con il 65,3% di uso del farmaco a brevetto scaduto presenta una riduzione della spesa del 71% rispetto al 2021, e una riduzione del costo medio DDD dell'74%; - piperacillina/tazobactam, sebbene a livello nazionale si utilizzi esclusivamente il farmaco a brevetto scaduto, mostra una minima riduzione della spesa rispetto al 2021 (-1,9%) e un aumento del costo medio per DDD, dal 2016 al 2022, del 47%; - posaconazolo con l'88% di incidenza d'uso del farmaco a brevetto scaduto mostra una riduzione della spesa del 16% nel 2022, rispetto al 2021, e una riduzione del prezzo medio DDD del 54 dal 2016 al 2022; - risperidone nel 2022, mostra un incidenza d'uso del farmaco a brevetto scaduto del 75,3% accompagnata da riduzione della spesa del 8,6%, rispetto al 2021, e una riduzione del costo medio DDD del 44% dal 2016 al 2022, - teicoplanina con il 65,9% d'incidenza d'uso del farmaco a brevetto scaduto, riporta per il 2022 una riduzione della spesa del 26% (rispetto al 2021), mentre dal 2016 al 2022 il costo medio DDD si è ridotto del 73%.
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A cura di Redazione Farmacista33
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