farmaceutica
21 Giugno 2024Il presidente di Assoram e vice presidente di Farmindustria Pierluigi Petrone: a Napoli un modello industriale che si giova della sinergia tra università e imprese

Se l’ammontare dell’export farmaceutico italiano è di 51 miliardi, nel 2023, 6 miliardi provengono dalla Campania. Lo sottolinea con soddisfazione in una intervista al Mattino Pierluigi Petrone, presidente di Assoram e vice presidente di Farmindustria e dell’Unione industriali di Napoli. Delineando poi i contorni - a dispetto dei luoghi comuni su un Mezzogiorno poco incline a fare impresa - di un vero e proprio modello industriale napoletano: «A Napoli c’è un valore aggiunto significativo, ed è la profonda sinergia tra il sistema universitario e le imprese: un modello che garantisce ricerca di eccellenza e sbocchi occupazionali di qualità».
Il forte legame con il territorio
Quello di Petrone è in realtà un excursus che parte dall’azienda di famiglia, Petrone Group, il cui nucleo iniziale ebbe origine nel 1965. Oggi il gruppo può vantare quattro aree di business – commerciale, farmaceutico, industriale e retail - e una forte vocazione internazionale. La scelta strategica è sempre rimasta quella, però, di mantenere a Napoli il centro direzionale delle diverse attività intraprese. Un legame forte con il territorio che, da una parte, è un segno di continuità con la tradizione familiare, dall’altra deriva da considerazioni non sentimentali ma di carattere puramente industriale. Petrone ricorda che negli ultimi due anni il gruppo ha assunto 85 persone solo per gli uffici amministrativi: molti provenienti dalle università partenopee, alti rientrati a Napoli dopo esperienze all’estero. Bisogna uscire dalla solita narrazione «pizza, camorra e mandolino, Napoli anche dal punto di vista logistico è bene collegata con tutto il mondo, grazie alla crescita dell’aeroporto di Capodichino».
Al di là dell’orgoglio per un gruppo in continua espansione, il ruolo di rappresentante di categoria ai massimi vertici induce Petrone ad allargare lo sguardo a una Italia che dovrebbe essere sempre più protagonista sui mercati internazionali, nel comparto farmaceutico. Il progetto di cui si fa portavoce da tempo è quello dell’«hub euromediterraneo, che mira a liberare spazi per le aziende produttrici, assicurando lo stoccaggio dei loro prodotti in altri siti, perché non c’è industria senza logistica e viceversa». Un progetto che, a quanto pare, sta ricevendo attenzioni da nord a sud, dal presidente della Campania De Luca al presidente della Lombardia Fontana. E che - tiene a sottolineare Petrone - è sostenuto da tutta l’Unione industriali di Napoli, a partire dal presidente Jannotti Pecci, a testimonianza della coesione delle forze territoriali della città.
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