Distribuzione vaccini, Poste italiane si candida. Assoram: filiera pharma non coinvolta. Rischio deregulation
La pharma supply chain tradizionale non è stata direttamente coinvolta nel Piano di distribuzione dei vaccini Covid. Poste Italiane si candida come punto di riferimento della logistica del vaccino in Italia
La pharma supply chain tradizionale non è stata direttamente coinvolta nel Piano di distribuzione dei vaccini Covid a favore di sistemi nuovi alternativi come Poste Italiane che si candida a essere punto di riferimento della logistica del vaccino in Italia. La denuncia arriva da Assoram, l'Associazione nazionale che rappresenta la distribuzione primaria farma e salute, che intende "segnalare quanto sta accadendo" lanciando una provocazione: "Questi affidamenti alternativi sono forse un segnale di deregolamentazione e/o delegittimazione sottintesa della nostra Filiera?".
L'Europa riconosce la strategicità della nostra Filiera
L'Associazione ricorda che la pharma supply chain tradizionale, costituita da concessionari, operatori logistici, vettori e grossisti, censita nella banca dati della Tracciabilità del farmaco, "è stata ed è fortemente impegnata a garantire la piena operatività dei rifornimenti, fin dall'inizio della nota emergenza sanitaria". "I nostri imprenditori - si legge nella nota - hanno affrontato la complessa sfida della gestione operativa emergenziale ponendo al primo posto l'esigenza di assicurare continuità al servizio di tutela della salute pubblica, pur affrontando e subendo un consistente aumento dei costi operativi; ciò senza mai mettere in discussione la sicurezza e la qualità perché quando si parla di farmaci i processi devono essere necessariamente GDP compliant. L'Europa ha riconosciuto la strategicità della nostra Filiera".
In Italia, invece, "stiamo assistendo - prosegue Assoram - a una assoluta mancanza di condivisione pubblico-privato su temi che invece richiederebbero un serrato confronto con gli operatori e le rispettive rappresentanze. Il Piano di distribuzione dei vaccini Covid ne è esempio lampante: ad oggi la pharma supply chain tradizionale non è stata direttamente coinvolta a favore di sistemi nuovi alternativi. Poste Italiane - originariamente indicata quale partner per i soli aspetti di gestione della piattaforma prenotazioni e tracciabilità - sta di fatto gestendo, tramite SDA, il trasporto dei vaccini Moderna pro-bono e - come si apprende da dichiarazioni di ieri a mezzo stampa - si candida ad essere punto di riferimento della logistica del vaccino in Italia".
Necessario rispettare la filiera tipica o rischio deregulation
Assoram ribadisce "con forza l'imprescindibile necessità di rispettare la filiera tipica: nel mondo del lavoro le risposte tempestive sono alla base di programmazioni e investimenti efficienti. E noi, ad oggi, le risposte istituzionali su questo fronte non le stiamo ricevendo, nonostante le ripetute richieste. Questi affidamenti alternativi sono forse un segnale di deregolamentazione e/o delegittimazione sottintesa della nostra Filiera? Ci auguriamo che il Governo della competenza faccia chiarezza con priorità su questi temi cruciali ancora in sospeso e ci aspettiamo un rapido cambio di rotta nel metodo e nella sostanza. Noi, intanto, continueremo a fare il nostro lavoro con la serietà di sempre e speriamo che il nostro monito possa essere sottoscritto dagli altri attori della filiera, con cui affrontiamo ogni giorno le battaglie sul campo".
TAG:DISTRIBUZIONE DEI FARMACI, GROSSISTI, DISTRIBUZIONE INTERMEDIA DEI FARMACI, ASSORAM
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A cura di Redazione Farmacista33
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