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24 Marzo 2021

Farmacie Green ed ecosostenibili, dal Pgeu le raccomandazioni per i farmacisti


Dal Pgeu arrivano le raccomandazioni per una farmacia green ed ecosostenibile: ridurre l'impatto negativo dei farmaci sull'ambiente e promuovere l'uso prudente dei medicinali

Prevenire e ridurre l'impatto negativo dei farmaci sull'ambiente, promuovere l'uso prudente dei medicinali, ridurre l'impronta di carbonio (le emissioni gas serra): sono le azioni in cui le farmacie di comunità si possono impegnate per dare un contributo alla tutela dell'ambiente ed essere "Green ed eco-sostenibili". Queste le raccomandazioni date dal Pgeu (Associazione europea dei farmacisti) per ridurre l'impatto ambientale nel Libro verde sulle best practices per una farmacia green ed ecosostenibile, appena pubblicato.

Farmacisti di comunità possono sensibilizzare cittadino

Il documento si pone l'obiettivo di definire il ruolo dei farmacisti sul territorio per vincere la sfida per un ecosistema migliore e di esaminare le azioni che la filiera farmaceutica può intraprendere per ridurre l'impatto ambientale derivante dalle varie fasi del ciclo di vita dei medicinali, dalla produzione fino allo smaltimento. I farmacisti di comunità condividono le crescenti preoccupazioni sugli effetti negativi che i prodotti farmaceutici possono causare sull'ambiente e, di conseguenza, sulla salute pubblica e animale. In qualità di esperti del farmaco e primo contatto per i cittadini, i farmacisti si trovano nella posizione ideale per sensibilizzare l'opinione pubblica, promuovere l'uso prudente e il corretto smaltimento dei prodotti farmaceutici, fornendo consulenza sulla disponibilità di farmaci "più verdi" laddove tali informazioni siano disponibili. Si ritiene fondamentale, per questo, che la rete di oltre 400.000 farmacie in Europa abbia una guida e un supporto per contribuire il più possibile a salvaguardare il nostro pianeta, rendendolo più sano.

Le raccomandazioni Pgeu: azioni coordinate

Il Pgeu richiede una serie di azioni coordinate che devono essere intraprese a diversi livelli politici e propone che i farmacisti partecipino a questo sforzo secondo le seguenti linee d'indirizzo:
- Prevenire e ridurre l'impatto negativo dei farmaci nell'ambiente: Partecipando attivamente a programmi di raccolta e campagne per la restituzione di farmaci non utilizzati e scaduti; Adottando politiche efficaci di smaltimento dei resi derivanti dall'attività galenica della farmacia; Collaborando con i prescrittori per incentivare i pazienti all'uso razionale dei farmaci e per prevenire gli sprechi.
- Promuovere l'uso prudente dei medicinali, offrendo ai pazienti: Consulenza sulla disponibilità di farmaci "più verdi"; Supporto per l'aderenza alla terapia sia durante l'ordinaria attività di consulenza che attraverso lo sviluppo di nuovi servizi in farmacia.
- Ridurre l'impronta di carbonio e contribuire a un pianeta più sano in generale, fornendo materiali riciclabili quando possibile riducendo i resi di plastica nelle farmacie e contribuendo a sensibilizzare i grossisti e i produttori di medicinali sugli imballaggi monouso non necessari; Adottare procedure rispettose dell'ambiente nei processi di approvvigionamento e distribuzione, comprese le consegne a domicilio di farmaci; Utilizzare il più possibile le fonti energetiche rinnovabili; Incoraggiare il pendolarismo rispettoso dell'ambiente del personale della farmacia.

Un esempio tutto italiano: raccolta farmaci scaduti

Tra gli esempi di buone pratiche italiane è riportato lo stakeholder model per la raccolta di medicinali scaduti in quasi tutte le farmacie italiane. Dal 1980 diverse associazioni della filiera del farmaco si sono riuniti in Assinde, una società i cui azionisti sono industrie, grossisti e farmacie (sia private che comunali). L'obiettivo dell'iniziativa è di offrire una gestione ottimale dello stock in farmacia, in quanto la maggior parte dei medicinali scaduti sono parzialmente rimborsati e di impattare positivamente sull'ambiente, in quanto tutti i medicinali scaduti (compresi quelli veterinari) vengono raccolti, trasportati e distrutti secondo tutti i requisiti di legge. Inoltre, nel gennaio 2016 Assinde, ha siglato un accordo con il ministero dell'Ambiente per garantire il miglior controllo del processo di gestione di tutti i resi, pericolosi e non pericolosi, prodotti nella filiera. Quasi tutte le città italiane hanno organizzato un programma di gestione dei resi con propri piani di smaltimento dei medicinali scaduti. Secondo questo schema, le farmacie raccolgono questi farmaci attraverso l'uso di contenitori comunali messi all'interno o all'esterno dei locali della farmacia.

Cristoforo Zervos

TAG: INQUINAMENTO AMBIENTALE, FARMACIE, INQUINANTI AMBIENTALI, PHARMACEUTICAL GROUP OF THE EUROPEAN UNION (PGEU)

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