Laurea abilitante, tirocinante e tutor professionale: nuove figure in farmacia. Mansioni, compiti e requisiti
Il tutor professionale è una delle figure che viene dettagliata dalle novità introdotte con la disciplina relativa alla laurea abilitante, che ha interessato anche la facoltà di Farmacia e ha previsto un diverso ruolo per il tirocinio e nuovi requisiti per il tirocinante
Il tutor professionale è una delle figure che viene dettagliata dalle novità introdotte con la disciplina relativa alla laurea abilitante, che ha interessato anche la facoltà di Farmacia e ha previsto un diverso ruolo per il tirocinio e nuovi requisiti per il tirocinante. Il percorso relativo alle modifiche dell'ordinamento didattico è in itinere, ma c'è chi, all'interno della categoria, inizia a interrogarsi su cosa cambierà in termini operativi in farmacia.
Laurea abilitante: percorso in itinere. Cresce l'attenzione
La laurea abilitante, che riguarda alcune professioni regolamentate, tra cui quella di odontoiatra, farmacista, veterinario e psicologo - L. 163/2021 - mira a rendere l'esame conclusivo del corso di studi universitario (classe LM-13 per il settore) abilitante all'esercizio della professione di farmacista, prevedendo, all'interno di questo percorso, che almeno 30 crediti formativi universitari vengano acquisiti con lo svolgimento di un tirocinio pratico-valutativo, che culmina con una valutazione delle competenze professionali acquisite, distinta rispetto all'esame di laurea. Le modalità di attuazione del carattere abilitante e le modifiche dell'ordinamento didattico necessarie per rendere la laurea concretamente abilitante sono state demandate a decreti attuativi. Il percorso è in fieri e un passaggio è stato il decreto interministeriale di luglio (651 del 5 - 7 2022), reso pubblico sul sito del Mur, con ancora alcuni step in corso, che, tra gli altri punti, ha declinato le modalità di svolgimento del tirocinio pratico valutativo e della prova pratica di valutazione.
Le regole del tirocinio per le farmacie
In questa direzione, un primo aspetto da sottolineare riguarda le attività e i requisiti del percorso professionalizzante e delle figure a esso sono collegate. Come si legge nel testo pubblicato sul sito del Mur, "il tirocinio pratico-valutativo eÌ un percorso formativo a carattere professionalizzante finalizzato all'acquisizione delle competenze necessarie per lo svolgimento delle attività del farmacista nell'ambito del Servizio sanitario nazionale. I corsi di laurea magistrale a ciclo unico comprendono un periodo di sei mesi, anche non continuativi, di tirocinio professionale da svolgersi presso una farmacia aperta al pubblico e/o una farmacia ospedaliera o presso i servizi farmaceutici territoriali posti sotto la sorveglianza del servizio farmaceutico. L'attività di tirocinio eÌ svolta per non più di 40 ore a settimana, per un totale di 900 ore, di cui almeno 450 da svolgersi presso una farmacia aperta al pubblico, e corrisponde a 30 crediti formativi universitari". In particolare, "la presenza in farmacia avviene nei giorni in cui la farmacia presta servizio e con l'assistenza del tutor professionale l tirocinio può essere svolto, come detto anche per periodi non continuativi, in ogni caso non inferiori a un mese, in un numero di sedi ospitanti non superiore a tre. Il numero di tirocinanti accolti dalla farmacia eÌ pari al rapporto massimo di un tirocinante per ogni farmacista strutturato a tempo pieno".
Il tirocinante: requisiti per accedere al percorso e compiti specifici
Ma quali sono i requisiti per lo studente per accedere al tirocinio? Lo studente "deve essere in possesso di alcuni requisiti minimi: a) aver acquisito almeno 160 CFU ed essere iscritto almeno al quarto anno del corso di laurea; b) aver superato due esami caratterizzanti, di cui uno di Chimica farmaceutica (SSD CHIM/08) e uno di Farmacologia (SSD BIO/14); c) aver almeno frequentato uno dei corsi di Tecnologia farmaceutica (SSD CHIM/09); d) aver acquisito la disponibilità allo svolgimento dell'attività formativa da parte del responsabile della farmacia ospitante e/o della farmacia ospedaliera o dei servizi farmaceutici territoriali nonchéì del tutor professionale e del tutor accademico; e) aver ritirato presso l'ateneo il "Diario del tirocinante", predisposto su modello conforme a quello approvato dalla Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani d'intesa con la CRUI.
A essere descritti poi sono anche alcuni compiti. Durante lo svolgimento del tirocinio, il tirocinante: a) indossa il camice bianco con un cartellino identificativo indicante la qualificazione di tirocinante, rilasciato dall'Ordine professionale della provincia nel cui territorio eÌ ubicata la farmacia ospitante; b) fornisce al tutor professionale, con cadenza periodica, una reportistica dell'attività svolta, al fine di consentire la verifica dell'apprendimento e l'aggiornamento del diario del tirocinante; c) si attiene alle norme di tutela della privacy, garantendo la riservatezza per quanto attiene ai dati, alle informazioni e alle conoscenze acquisiti durante lo svolgimento del tirocinio.
La figura del tutor professionale: caratteristiche e mansioni
Un altro passaggio importante riguarda le altre figure, quella del tutor accademico - cioè il docente incaricato di seguire lo studente nel percorso di tirocinio, interagendo con il tutor professionale - e, appunto, il tutor professionale. In particolare, quest'ultimo "eÌ un farmacista iscritto all'albo con almeno due anni di attività professionale, designato dal titolare o direttore della farmacia ospitante e/o direttore della farmacia ospedaliera o dei servizi farmaceutici territoriali e dipendente della stessa, che ha la responsabilità di seguire e assistere direttamente il tirocinante durante la pratica professionale, garantendo l'osservanza delle modalità di svolgimento del tirocinio". Ma quali sono le sue mansioni? Il tutor professionale in particolare deve: a) seguire lo studente nel tirocinio ed interagire con il tutor accademico per il miglior espletamento del tirocinio medesimo; b) concordare con il tirocinante l'orario giornaliero del tirocinio in farmacia, le eventuali variazioni dell'orario e le modalità pratiche di svolgimento; c) curare e accertare che il tirocinio sia svolto in modo appropriato; d) certificare sul "Diario del tirocinante" l'effettivo impegno orario del tirocinante, trascrivere una sintesi periodica dell'attività svolta e una valutazione complessiva delle attività svolte.
L'acquisizione dei 30 CFU di tirocinio pratico valutativo eÌ condizione necessaria per l'ammissione all'esame finale. Va infine ricordato che il tirocinio deve comprendere contenuti minimi ineludibili di valenza tecnico- scientifica e pratico operativa dell'attività del farmacista, tra cui indicativamente anche questi ambiti: - la deontologia professionale; - la conduzione e lo svolgimento del servizio farmaceutico; - la somministrazione/dispensazione, conservazione e preparazione dei medicinali; - le prestazioni erogate nell'ambito del SSN; - l'informazione ed educazione sanitaria della popolazione; - la gestione imprenditoriale della farmacia e tutti i servizi previsti dalla normativa vigente; Tali ambiti sono specificati ed integrati in un protocollo predisposto dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani d'intesa con la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, sentito il CUN e la Conferenza delle Scienze del Farmaco.
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A cura di Redazione Farmacista33
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