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11 Giugno 2025

Laurea in Farmacia, occupazione rapida, stabile e specialistica. Nel 2024 rallenta il calo dei numeri di laureati

Presentato a Brescia il Rapporto 2025 sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei Laureati (XXVII edizione). I dati sono stati raccolti dalle risposte di 284.867 laureati, che rappresentano il 93,3% del totale della popolazione oggetto di indagine. Ecco cosa emerge sul 2024

di Simona Zazzetta


Laurea in Farmacia, occupazione rapida, stabile e specialistica. Nel 2024 rallenta il calo dei numeri di laureati

Si conferma il calo dei laureati in farmacia (Farmacia e Farmacia Industriale - classe LM-13) anche se con una leggera inversione di tendenza (+1%) nel 2024 rispetto all’anno precedente, l’ingresso nel mondo del lavoro è rapido, e a un anno dalla laurea il tasso di occupazione è dell’87,8% (91,5% dopo 5 anni con contratto a tempo indeterminato). Il 90% dei laureati fa un lavoro specialistico, il 77% nel settore privato e la retribuzione netta media mensile parte da una media 1.500 euro a 1.750 euro a 5 anni dalla laurea, con una certa disparità di genere favorevole per gli uomini. Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2025 sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei Laureati (XXVII edizione) di Almalaurea presentato ieri a Brescia. I dati sono stati raccolti dalle risposte di 284.867 laureati, che rappresentano il 93,3% del totale della popolazione oggetto di indagine. 

Laureati in Italia nel 2024: crescono i tassi di occupazione

Nel Rapporto 2025 di AlmaLaurea per la prima volta sono state misurate le competenze effettivamente acquisite dagli studenti e il loro utilizzo nel mercato del lavoro. In generale a un anno dalla laurea, più del 30% dei giovani occupati non applica in modo significativo ciò che ha appreso durante gli studi, e svolge mansioni per cui il titolo non è strettamente richiesto. A cinque anni dal conseguimento del titolo, la quota scende ma resta sopra il 25%.

Nel frattempo, aumentano i tempi per ottenere la laurea: l’età media si attesta a 24,5 anni per le triennali, 27,1 per le magistrali a ciclo unico e 27,4 per le biennali. Dopo anni di miglioramenti, cala anche la regolarità negli studi: nel 2024 ha concluso il percorso nei tempi previsti il 58,7% degli studenti, in diminuzione rispetto all’anno precedente. Con il 31,6% di laureati nella fascia 25-34 anni, l’Italia resta nelle retrovie in Europa, superando solo la Romania.

Permangono squilibri di genere. Le donne sono sei su dieci tra i laureati, ma risultano meno rappresentate nei passaggi successivi della formazione, come il dottorato, dove scendono al 48,5%. Nei percorsi STEM, la presenza femminile è del 41,1% già al primo livello. La laurea si conferma anche un fatto di eredità culturale: oltre il 30% dei laureati ha almeno un genitore con lo stesso titolo, e il 20,5% sceglie un ambito disciplinare analogo. Tra i magistrali a ciclo unico in ambito giuridico o medico, la quota arriva al 41,2%.

Sul fronte occupazionale, il 2024 segna un record: il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è del 78,6%, in crescita per tutti i livelli di istruzione. Aumentano anche i contratti stabili e gli stipendi, che a cinque anni dalla laurea raggiungono in media 1.770 euro netti al mese per i triennali e 1.847 per i magistrali. Restano però irrisolte alcune criticità strutturali, tra cui la persistente emigrazione di laureati all’estero, soprattutto nei settori ICT, nevralgici per la competitività del Paese.

Laureati in farmacia: il calo dei numeri rallenta nel 2024

Nel panorama accademico del 2024 tracciato da AlmaLaurea, il gruppo disciplinare medico-sanitario e farmaceutico si conferma uno dei più rappresentati tra i laureati italiani, collocandosi tra i cinque gruppi più numerosi, insieme a quelli economico, ingegneria industriale e dell’informazione, scientifico e politico-sociale e della comunicazione. Questo gruppo comprende sia i corsi triennali e magistrali biennali, sia le lauree magistrali a ciclo unico, come Medicina e Farmacia.

L’analisi statistica di AlmaLaurea evidenzia come, a parità di condizioni, i laureati del gruppo medico-sanitario e farmaceutico impieghino mediamente un po’ più tempo per concludere gli studi rispetto ma, ottengono in media un voto di laurea superiore di 7 punti rispetto ai colleghi di ingegneria industriale e dell’informazione.

Nello specifico dei laureati in Farmacia e Farmacia Industriale si conferma il calo dei numeri già segnalato dal settore: nel 2019 si registrava il valore più alto del periodo con 4.775 laureati, mentre il dato più basso si è avuto nel 2023, con 4.030 laureati. Nel 2024 si rileva una lieve ripresa con 4.069 laureati, ma il numero rimane comunque significativamente inferiore rispetto a quello di inizio periodo. Il calo complessivo resta un segnale da non sottovalutare per un settore chiave della sanità, dove si registra una crescente necessità di professionisti, specialmente alla luce dell'evoluzione della farmacia dei servizi e del ruolo sempre più cruciale del farmacista sul territorio.

Profilo del laureato in Farmacia

Il profilo medio del laureato in questa classe di laurea magistrale a ciclo unico è femminile (75,3%), con un’età media alla laurea di 26,7 anni. Nonostante solo il 35,8% concluda il percorso “in corso”, il voto medio di laurea si attesta su un solido 102,4/110.
La soddisfazione per il percorso intrapreso è piuttosto buona: oltre due terzi (67,3%) dichiarano che si iscriverebbero di nuovo allo stesso corso e nello stesso ateneo.

La quasi totalità degli studenti svolge un tirocinio curriculare (92,2%) e oltre il 75% frequenta regolarmente le lezioni, ma solo il 23% accede a una borsa di studio. L'esperienza internazionale è ancora poco diffusa: appena il 9,5% ha partecipato a un periodo di studio all’estero riconosciuto dal corso di laurea. 
Dopo la laurea, il 47,2% sceglie di proseguire la propria formazione, a conferma della necessità di un aggiornamento costante in un settore tecnico e regolato come quello farmaceutico.

Farmacisti ingresso rapido nel mondo del lavoro

Il passaggio al mercato del lavoro avviene con una certa rapidità: in media trascorrono meno di tre mesi dalla laurea al primo impiego, e dall’inizio della ricerca attiva di lavoro. A un anno dalla laurea, l’87,8% è occupato, percentuale che cresce al 91,5% dopo cinque anni. Per quanto riguarda le retribuzioni si passa da una media mensile netta di 1.512 euro a un anno a 1.750 euro dopo cinque anni. Il differenziale di genere è ancora evidente, con una retribuzione media di 1.601 euro per gli uomini e 1.484 euro per le donne.

A cinque anni dalla laurea, il 70,9% ha un contratto a tempo indeterminato, mentre il lavoro autonomo coinvolge una quota ancora marginale (5,1%). Le professioni svolte sono per lo più ad alta qualificazione: il 90,7% dei laureati opera in ambiti “intellettuali o specialistici”, soprattutto nel settore privato (77%) e nei servizi (79,4%), in particolare nel commercio (53,6%), nella sanità (9,3%) e nell’istruzione e ricerca (14,6%). Più contenuta la presenza nell’industria chimica ed energetica (19,4%).

L’adeguatezza della formazione universitaria è riconosciuta da oltre il 70% dei laureati, che la giudicano molto adeguata al lavoro svolto. E la percezione dell’efficacia della laurea è elevata: il 93,1% considera il titolo efficace o molto efficace, con una soddisfazione generale per il proprio lavoro che raggiunge un punteggio medio di 7,8 su 10. Inoltre, il 68% dichiara di utilizzare in misura elevata le competenze acquisite durante il percorso universitario.

Fonte

https://www2.almalaurea.it/cgi-asp/classi/Scheda.aspx?codiceAggr=11014&tipoCorso=LSE&lang=it 

https://www.almalaurea.it/sites/default/files/2025-06/rapportoalmalaurea2025-sintesi-profilo.pdf 

https://www.almalaurea.it/chi-siamo/eventi-e-convegni/convegno-almalaurea-2025 

TAG: LAUREATI, CORSO DI LAUREA IN FARMACIA, OCCUPAZIONE, ALMALAUREA, FARMACISTI

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