Distribuzione vaccini con Poste italiane, Assoram: fare verifiche su conformità dei veicoli
Assoram: va chiarito se il servizio di trasporti vaccini anti Covid19 con Poste italiane sia effettuato con veicoli conformi alle prescrizioni delle normative vigenti
Va chiarito se il servizio di trasporti vaccini anti Covid19, effettuato tramite Poste italiane con Sda, sia effettuato con flotte di veicoli con caratteristiche conformi alle prescrizioni delle normative vigenti e se risponde ai principi di economicità, efficacia ed efficienza. Questa la richiesta contenuta in un'interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero della Salute che riceve il plauso di Assoram, l'Associazione degli operatori della distribuzione primaria di prodotti farmaceutici, parafarmaceutici, medical devices e articoli sanitari che ha più volte sollevato i temi in questione.
Trasporto farmaci risponde a una rigida regolamentazione
A firmare l'interrogazione è l'on. Marcello Gemmato che ha chiesto di sapere se "se il servizio di trasporto dei vaccini anti Covid-19, effettuato tramite Poste italiane con Sda, sia effettuato con flotte di veicoli con caratteristiche conformi alle prescrizioni del decreto 6 luglio 1999 nonché alle linee guida del 5 novembre 2013 sulle buone pratiche di distribuzione dei medicinali per uso umano (2013/C 343/01), e se lo stesso risponda ai principi di economicità, efficacia ed efficienza". In premessa, sottolinea Assoram, è stata ricordata la "rigida regolamentazione vigente per la distribuzione farma ed health": "Tutti i mezzi impiegati per il trasporto dei medicinali - si legge nel testo depositato - devono essere dotati, nel vano di trasporto, di impianti idonei a garantire una temperatura alla quale, in linea con le indicazioni europee sulle prove di stabilità, le caratteristiche dei prodotti non vengano alterate. Tali mezzi devono essere provvisti anche di adeguata coibentazione, fatti salvi casi eccezionali e documentati di trasporti in situazioni di urgenza o di necessità, purché da essi non derivino rischi di deterioramento dei medicinali. I medicinali per i quali è necessaria una temperatura di conservazione controllata, così come previsto dai decreti di autorizzazione all'immissione in commercio, vanno quindi trasportati con mezzi speciali e idonei, attraverso tutti i punti della catena distributiva. A tale scopo devono essere impiegati mezzi refrigerati o confezionamenti separati in colli idonei al mantenimento della temperatura in rapporto ai tempi di consegna". Inoltre, è stato ricordato che "gli operatori di questa filiera gestiscono stoccaggio e trasporto del flusso dei prodotti «health» a valle verso ospedali, case di cura, farmacie, grande distribuzione organizzata e parafarmacie e sono tenuti - per disposizioni normative pesantemente sanzionate - al rispetto dei massimi livelli di qualità nelle infrastrutture, nei processi (compresa tracciabilità e rintracciabilità) e nella formazione del personale dedicato alle singole attività. I mezzi impiegati nel trasporto devono essere coibentati (salvo casi eccezionali di urgenza che devono documentare la mancanza di rischi di deterioramento) e, per i medicinali a temperatura controllata, devono essere impiegati mezzi refrigerati o confezionamenti separati idonei in relazione ai tempi di consegna".
Assoram: logistica health è interlocutore insostituibile
«Siamo molto soddisfatti dell'attenzione istituzionale su questioni che ripetiamo fin dall'inizio della crisi pandemica - ha commentato il presidente Assoram Pierluigi Petrone - e che abbiamo avuto modo di ribadire anche nel confronto con il presidente di Poste italiane, Maria Bianca Farina. Nessuna polemica con Sda ma solo la certezza che un piano distributivo strutturato non possa essere portato avanti senza una continua interlocuzione tra le Istituzioni e la filiera della logistica health che rappresentiamo - continua Petrone. Ci aspettiamo risposte tempestive sulla nuova strategia del Governo e della struttura commissariale, anche in vista dell'arrivo di quantità massicce di dosi che richiederanno il massimo sforzo organizzativo e ogni possibile sinergia tra pubblico e privato. Gli associati Assoram con 160 magazzini autorizzati dislocati sull'intero territorio nazionale hanno dichiarato la loro disponibilità a supportare la macchina pubblica nelle modalità che ci aspettiamo di condividere al più presto».
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A cura di Cristoforo Zervos
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