farmacia dei servizi
21 Novembre 2025La Liguria avvia, dal 24 novembre 2025, una sperimentazione nelle farmacie per lo screening gratuito con Tomografia a Coerenza Ottica rivolto a cittadini a rischio patologie oculari e introduce l’esenzione dal ticket per i pazienti con maculopatia essudativa dal 2026

La Liguria investe nella salute degli occhi: nel 2026 pazienti con diagnosi accertata di maculopatia essudativa saranno esentati dal ticket sulle prestazioni diagnostiche e terapeutiche rivolte mentre dal 24 novembre 2025, prenderà il via nelle farmacie una sperimentazione che permetterà ad alcune categorie di cittadini a rischio, senza diagnosi e mai sottoposti all’esame, di effettuare gratuitamente lo screening con Tomografia a Coerenza Ottica (OCT). È quanto disposto dal nuovo disegno di legge, proposto dall’assessore alla Sanità Massimo Nicolò, che punta a garantire ai cittadini affetti da questa patologia l’accesso gratuito a diagnosi e cure tempestive, con un investimento di 400 mila euro.
L’OCT è un test che utilizza la luce per ottenere immagini ad alta risoluzione della retina, della macula e del nervo ottico e serve per la diagnosi e il monitoraggio di malattie come degenerazione maculare e retinopatia diabetica, condizioni sempre più diffuse soprattutto in una popolazione con età media elevata come quella ligure.
In questa prima fase saranno coinvolte 8 farmacie, individuate nei territori delle due Asl e debitamente formate. L’esame sarà eseguito da un ortottista, che effettuerà una prima valutazione per individuare eventuali criticità e indirizzare tempestivamente gli assistiti verso ulteriori approfondimenti clinici, quando necessario.
Lo screening OCT in farmacia è rivolto ai residenti in Liguria, che non abbiano diagnosi accertata di maculopatia o che non abbiano effettuato un OCT negli ultimi 18 mesi, appartenenti alle seguenti categorie: persone con diabete, identificate tramite prescrizioni di farmaci antidiabetici (codice ATC A10) o tramite esenzione per diabete; cittadini di età pari o superiore a 55 anni. L’iniziativa prevede un iniziale investimento pari a circa 100 mila euro.
“È un’altra innovazione importante che si inserisce nel contesto della farmacia dei servizi che stiamo sempre più rafforzando ed ampliando, lavorando di concerto con le istituzioni – dichiara il vicepresidente di Federfarma Liguria e presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Genova, Giuseppe Castello. - Anche in questo caso la Liguria è capofila a livello nazionale, essendo la prima regione in cui viene realizzata questa sperimentazione, che naturalmente ci auguriamo possa diventare un servizio stabile. Partiamo già dalla prossima settimana con un piccolo gruppo di farmacie per testare in dettaglio tutti gli aspetti operativi dell’attività e per garantire il servizio più efficace ed efficiente possibile. Il servizio sarà quindi esteso il prossimo anno a tutte le farmacie della regione che intendano partecipare al progetto. L’esame OCT potrà essere effettuato sia a titolo di screening per i soggetti che ne abbiano i requisiti, che su presentazione di ricetta medica dematerializzata”.
“La Liguria è stata una delle prime regioni d’Italia ad avviare i progetti previsti nell’ambito del progetto ministeriale sulla sperimentazione della Farmacia dei Servizi – sottolinea l’assessore. - Fin da subito ci siamo attivati perché lo stanziamento assegnato dal Ministero della Salute alla nostra regione, pari a 2,2 milioni, poi diventati 3 milioni con il finanziamento per l’anno in corso, fosse prontamente ed efficacemente impiegato per la sperimentazione di alcuni servizi erogati dalle farmacie al fine di valutarne l’efficacia, per renderli strutturali e pienamente integrati all’interno del Servizio Sanitario Regionale”. E aggiunge che lo screening OCT in farmacia, “grazie alla capillarità delle farmacie e alla collaborazione con Medici di medicina generale, oculisti, diabetologi e geriatri, contribuirà a rafforzare la presa in carico delle cronicità”.
Barbara Rebesco, direttrice Politiche del farmaco della Regione, sottolinea il ruolo centrale della Farmacia dei Servizi nel Sistema sanitario: “Grazie alla loro capillarità, le farmacie diventano un punto di accesso rapido e vicino. Questo progetto rafforza l’integrazione tra territorio e specialistica e rappresenta un passo concreto verso la stabilizzazione di nuovi servizi che migliorano la presa in carico delle cronicità e la qualità dell’assistenza in Liguria”.
Nella stessa direzione va la decisione di togliere il ticket ai pazienti con diagnosi accertata di maculopatia essudativa per tutte le prestazioni diagnostiche e terapeutiche. “Si tratta di un passo concreto per ridurre il peso sociale ed economico di una patologia spesso legata alle malattie metaboliche e all’invecchiamento, tema particolarmente sentito, considerato che la nostra regione presenta la popolazione più anziana d’Europa, con profonde implicazioni sociali ed economiche” ha commentato l’assessore Nicolò.
La maculopatia essudativa colpisce la macula, parte centrale della retina responsabile della visione nitida e dei dettagli, portando a un progressivo danno della capacità visiva. Se non trattata in tempo, può causare una grave perdita della vista centrale.
La diagnosi precoce e l’accesso tempestivo alle terapie rappresentano dunque strumenti fondamentali per preservare la vista e la qualità della vita dei pazienti.
L’Ordine delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP) di Genova, Imperia e Savona ha accolto con grande favore i provvedimenti della Regione.
“È un passo importante – dichiara il presidente, Antonio Cerchiaro – che va nella direzione di una presa in carico più tempestiva e appropriata dei cittadini, soprattutto delle persone più fragili, e che valorizza il ruolo delle professioni sanitarie impegnate quotidianamente nella tutela della salute visiva, a partire dagli Ortottisti, professione appartenente al nostro Ordine. La possibilità di effettuare esami avanzati come l’OCT in un contesto di prossimità rappresenta un’opportunità strategica per intercettare precocemente patologie oculari ad alto impatto invalidante, contribuendo a preservare la qualità di vita e l’autonomia delle persone assistite”
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