oncologia
05 Aprile 2024 Uno studio recente, presentato durante la 14° Conferenza Europea sul Cancro al Seno, evidenzia l’importanza di includere l’esercizio fisico come parte integrante della cura standard per i pazienti oncologici
Una nuova ricerca condotta da Anouk Hiensch del Centro Medico Universitario di Utrecht, nei Paesi Bassi, ha rilevato che l’esercizio fisico può ridurre il dolore, l’affaticamento e migliorare la qualità di vita nei pazienti con cancro al seno metastatico.
Nello studio sono stati coinvolti 357 pazienti con un'età media di circa 55 anni che sono stati suddivisi in maniera casuale in due gruppi: 178 hanno partecipato a un programma di esercizi di nove mesi, mentre gli altri hanno ricevuto solo le cure standard. Il programma di esercizi consisteva in sessioni di allenamento personalizzate, due volte a settimana, con esercizi di resistenza, aerobici ed equilibrio supervisionati da professionisti. All’inizio dello studio e dopo tre, sei e nove mesi, i ricercatori hanno chiesto ai pazienti quali fossero i loro livelli di affaticamento e la loro qualità di vita, compreso l’eventuale dolore che manifestavano.
I benefici dell’esercizio fisico in pazienti con cancro al seno metastatico
I risultati evidenziano una significativa riduzione dell'affaticamento e un miglioramento della qualità della vita nei pazienti che hanno aderito al programma di esercizi. Tali benefici sono maggiori nelle donne di età inferiore ai 50 anni e in coloro che hanno riportato sintomi di dolore all'inizio dello studio.
Hiensch ha commentato: "Tale risultati supportano l'idea di includere l'esercizio fisico come parte integrante della cura standard per i pazienti con cancro al seno metastatico, in particolare per coloro che soffrono di dolore. Anche i pazienti più anziani possono trarre beneficio dall'esercizio, sebbene possano richiedere un adattamento del programma per massimizzare i risultati".
Meccanismo d’azione dell’esercizio fisico nell’alleviare il dolore
Una revisione narrativa ha esplorano i meccanismi alla base dell’azione analgesica dell’attività fisica, rilevando un effetto coordinato sul sistema nervoso centrale, ormonale e sui marcatori infiammatori. In particolare, l’allenamento da un lato aumenta i livelli di β-endorfina nell'ipotalamo, un neurotrasmettitore che agisce come analgesico naturale, dall’altro può portare a una sotto-regolazione del sistema oppioide. Inoltre, l'esercizio fisico produce un aumento della concentrazione di progesterone, che ha sia un effetto antinfiammatorio, regolando le prostaglandine e i leucotrieni, sia un effetto analgesico, modulando i circuiti del dolore
Approccio personalizzato per migliorare la qualità di vita nei pazienti con cancro al seno
Queste scoperte rafforzano ulteriormente l'importanza dell'integrazione dell'esercizio fisico nei piani terapeutici dei pazienti con cancro al seno avanzato, soprattutto quelli che affrontano il dolore. Un approccio personalizzato e supervisionato da professionisti sanitari è essenziale per massimizzare i benefici dell'attività fisica e mitigare eventuali rischi.
Michail Ignatiadis, presidente della Conferenza Europea sul Cancro al Seno, ha sottolineato l'importanza di garantire la migliore qualità di vita possibile ai pazienti con cancro al seno avanzato, affermando che “sebbene non tutti possano essere curati, è essenziale fornire supporto per massimizzare la qualità della vita durante il tempo che resta”.
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