antibiotici
20 Maggio 2024L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha aggiornato la Lista dei Patogeni Prioritari Batterici (BPPL) per il 2024 evidenziando 15 ceppi batterici resistenti a specifici antibiotici suddivisi in tre categorie di priorità
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha modificato la Lista dei Patogeni Prioritari Batterici (BPPL) del 2017 mettendo in evidenza 15 ceppi batterici resistenti a specifici antibiotici suddivisi in tre categorie di priorità: media, alta e critica. L’obiettivo è aiutare a redigere linee guida migliori per delineare i trattamenti necessari a fermare la diffusione della resistenza antimicrobica (AMR), orientare la ricerca e lo sviluppo (R&D) di nuovi antibiotici e promuovere il coordinamento internazionale per favorire l'innovazione.
Livelli di criticità e multiresistenza
I patogeni classificati a priorità critica rappresentano minacce globali significative a causa del loro elevato carico di malattia, capacità di resistere ai trattamenti e di diffondere la resistenza ad altri batteri.
I patogeni di alta priorità rappresentano un carico particolarmente elevato nei paesi a basso e medio reddito, che pongono sfide significative negli ambienti sanitari e per la salute pubblica, includendo infezioni persistenti e resistenza a più antibiotici, necessitando di ricerche e interventi mirati.
I patogeni di media priorità presentano un elevato carico di malattia in alcune aree del modo. Questi richiedono maggiore attenzione, soprattutto nelle popolazioni vulnerabili, inclusi bambini e anziani, in contesti a risorse limitate.
I ceppi batterici nella Lista 2024 aggiornata comprende i seguenti batteri:
Priorità critica:
Acinetobacter baumannii, resistente ai carbapenemi;
Enterobacterales, resistente alle cefalosporine di terza generazione;
Enterobacterales, resistente ai carbapenemi;
Mycobacterium tuberculosis, resistente alla rifampicina.
Alta priorità:
Salmonella Typhi, resistente ai fluorochinoloni;
Shigella spp., resistente ai fluorochinoloni;
Enterococcus faecium, resistente alla vancomicina;
Pseudomonas aeruginosa, resistente ai carbapenemi;
Salmonella non tifoidea, resistente ai fluorochinoloni;
Neisseria gonorrhoeae, resistente alle cefalosporine di terza generazione e/o ai fluorochinoloni;
Staphylococcus aureus, resistente alla meticillina.
Media priorità:
Streptococchi di gruppo A, resistenti ai macrolidi;
Streptococcus pneumoniae, resistente ai macrolidi;
Haemophilus influenzae, resistente all'ampicillina;
Streptococchi di gruppo B, resistenti alla penicillina.
Nella lista ci sono anche altri cambiamenti rispetto alla precedente: nuove combinazioni patogeno-antibiotico inserite ed altre che hanno cambiato categoria o che sono state eliminate. I cambiamenti pubblicati riflettono la natura dinamica e l’intensificarsi dell'AMR, richiedendo quindi specifici interventi mirati. L’Oms sottolinea come la lista sia indicativa e che debba necessariamente essere adattata ai contesti nazionali e regionali tenendo conto delle specifiche situazioni.
La BPPL 2024 indica anche la necessità di un approccio sanitario pubblico globale per affrontare l'AMR, compreso l'accesso universale a misure di prevenzione, diagnosi e trattamento appropriato.
"La resistenza antimicrobica mette a rischio la nostra capacità di trattare efficacemente le infezioni portando a malattie gravi e aumentando la mortalità," ha affermato Jérôme Salomon, Assistant Director-General for Universal Health Coverage, Communicable and Noncommunicable Diseases dell’OMS.
"La lista è fondamentale per guidare gli investimenti e affrontare la crisi dell’approvvigionamento degli antibiotici e dell'accesso ai farmaci", ha dichiarato Yukiko Nakatani, Assistant Director-General for Antimicrobial Resistance ad interim dell'OMS per la Resistenza Antimicrobica”.
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