Carenza farmaci
22 Luglio 2024Quando un farmaco non si trova la farmacia è l’ultimo anello della filiera a contatto diretto e quotidiano con il paziente ed è il luogo in cui si devono gestire ansie e paure di chi è alla legittima ricerca del farmaco prescritto per la cura della propria patologia, spesso grave
Quando un farmaco non si trova la farmacia è l’ultimo anello della filiera a contatto diretto e quotidiano con il paziente ed è il luogo in cui si devono gestire ansie e paure di chi è alla legittima ricerca del farmaco prescritto per la cura della propria patologia, spesso grave. Lo ricorda una nota di Federfarma Verona che richiama la guida messa a disposizione da Aifa pubblicata nei giorni scorsi, contenente le soluzioni possibili, da parte dei professionisti sanitari attivi sul territorio per un efficace supporto ai pazienti nel caso di medicinali “mancanti” per carenza o per indisponibilità.
“Quando un farmaco non si trova in farmacia, potrebbe essere “carente” – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona. – questo vuol dire che l’azienda che lo commercializza potrebbe aver dichiarato all’Agenzia Italiana del farmaco le difficoltà a rifornire il mercato e AIFA, quindi, verrà inserito nell’elenco dei farmaci carenti che è pubblicata sul portale dell’Aifa. Sono oltre 3.000 i farmaci inclusi nell’elenco dei “carenti” che possono generare situazioni a rischio per la salute dei pazienti”.
“La carenza di un farmaco può avere carattere temporaneo o permanente e può essere determinata da irreperibilità del principio attivo, problemi legati alla produzione, scelta commerciale dell’azienda produttrice, ma anche dall’imprevisto aumento delle richieste o ad una emergenza sanitaria – spiega Matteo Vanzan segretario Federfarma Verona -. Un farmaco è indisponibile quando la difficoltà di reperimento è dovuta a disfunzioni della filiera distributiva: le indisponibilità, al contrario delle carenze, generalmente non si manifestano in maniera uniforme sul territorio nazionale e sono dovute a distorsioni del mercato: seppur presente presso i depositi dell’azienda produttrice il farmaco non viene reso disponibile in farmacia, senza che questa abbia alcuna facoltà su un reperimento alternativo”.
“Si tratta di un problema che affrontiamo insieme ai pazienti con estrema frequenza. Le soluzioni possibili, come riportano anche le indicazioni regionali, sono quelle di ricorrere ad un medicinale equivalente presente sul mercato, l’eventualità di eseguire la preparazione galenica nel laboratorio della farmacia, di quella specialità, laddove possibile, rivolgersi al proprio medico di medicina generale o allo specialista per valutare la prescrizione di un farmaco alternativo disponibile per la propria patologia oppure rivolgersi alle strutture sanitarie competenti per il territorio, come le Aziende Sanitarie e ospedaliere per richiedere l’importazione del farmaco mancante, reperendolo sul mercato estero – spiega Vecchioni. - L’importazione dall’estero viene praticata nei casi estremi in cui per un farmaco carente non risultino alternative terapeutiche valide sul mercato italiano, una situazione che riguarda circa 300 degli oltre 3.000 farmaci dell’elenco dei carenti. Purtroppo, nonostante le ricerche da parte delle farmacie anche attraverso lo strumento “Cerca farmaco”, che mette in rete a questo scopo tutte le 259 farmacie della provincia scaligera aderenti a Federfarma Verona, esistono casi in cui il farmaco non viene reperito.
Sono decenni che la battaglia su carenza e indisponibilità dei farmaci, spesso provocate dalla degenerazione del sistema, viene combattuta da Federfarma al fine di trovare soluzioni civili, definitive ed efficaci per i pazienti”.
Quando il farmaco non è presente nell’elenco dei carenti di AIFA, il problema della sua irreperibilità in farmacia potrebbe essere legato a una discontinuità locale nella distribuzione. In questo caso il farmacista segnala la mancanza alla Regione che a sua volta effettuerà le verifiche necessarie a valutare la disponibilità o meno del prodotto, provvedendo nel frattempo a ordinare il farmaco direttamente all’azienda che lo commercializza, attraverso le procedure di legge a tutela del paziente. Laddove le verifiche confermassero il sospetto di una carenza non comunicata, la Regione lo segnala ad AIFA, che provvederà a verificare ed eventualmente confermare lo stato di carenza e a sanzionare il titolare AIC, cioè chi ha ricevuto l’Autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto.
Lista dei farmaci carenti: https://www.aifa.gov.it/farmaci-carenti
Farmaci: ecco cosa fare quando non si trovano. Nuovo manuale operativo Aifa per i farmacisti
https://www.farmacista33.it/aggiornamento-professionale/29541/farmaci-ecco-cosa-fare-quando-non-si-trovano-nuovo-manuale-operativo-aifa-per-i-farmacisti.html
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