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25 Luglio 2024

West Nile virus, salgono a 13 i casi accertati. Segnalato primo decesso. Nuovi dati dell'Iss

Sette nuovi casi umani di West Nile Virus sono stati segnalati nel periodo 18 – 24 luglio 2024. Lo afferma il Bollettino numero 5 della Sorveglianza.  Dall’inizio di maggio 2024, sono stati segnalati in Italia 13 casi confermati

di Redazione Farmacista33


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Con 7 nuovi casi di virus West Nile segnalati tra il 18 e il 24 luglio 2024 arriva a 13 il bilancio complessivo del 2024, a cui si aggiunge anche un primo decesso una donna di 80 anni, residente nella frazione di Villotta a Chions (Pordenone), deceduta all’ospedale di Pordenone non aveva effettuato viaggi all’estero, rendendo il caso di origine autoctona. I dati aggiornati sono stati diffusi dall'ultimo bollettino dell'Istituto superiore di sanità.

Dove circola il virus

Sette nuovi casi umani di West Nile virus (Wnv) - informa l'Iss - sono stati segnalati nel periodo 18-24 luglio 2024. Dall'inizio di maggio 2024, sono stati segnalati in Italia 13 casi confermati di infezione nell'uomo (erano 6 nel precedente bollettino). Di questi, 7 si sono manifestati nella forma neuroinvasiva (4 in Emilia-Romagna, 1 in Friuli-Venezia Giulia, 1 Puglia e 1 caso importato dagli Stati Uniti), 4 sono casi asintomatici identificati in donatori di sangue (4 in Emilia-Romagna) e 2 casi di febbre, entrambi importati (1 dall'Oman e 1 dal Marocco). Tra i casi confermati è stato notificato un decesso. Il primo caso umano autoctono di infezione da Wnv della stagione è stato segnalato dall'Emilia-Romagna il 26 giugno nella provincia di Modena. Salgono a 17 le province con dimostrata circolazione di Wnv, in 6 regioni: Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Abruzzo e Puglia. Nello stesso periodo non sono stati segnalati casi di Usutu virus.

Il caso di Pordenone

Il caso di decesso a Pordenone riguarda una donna di 80 anni. Gli accertamenti hanno confermato che non aveva effettuato viaggi all’estero, rendendo il caso di origine autoctona. Al momento del ricovero, il Dipartimento di Prevenzione dell’Asfo aveva già adottato le misure necessarie a contenere la diffusione del virus, tanto che questa mattina sono iniziati gli interventi di disinfestazione nelle vicinanze dell’abitazione della donna. Solo pochi giorni fa l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato l’ultimo bollettino sui casi di West Nile virus in Italia. Appena ricoverata, erano state adottate le misure di contenimento della diffusione da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’Asfo. Proprio questa mattina sono iniziati gli interventi di disinfestazione nelle vicinanze dell’abitazione della donna, che risiedeva nella frazione di Villotta. Non risultano, al momento, altre persone contagiate nella zona. È il primo decesso registrato in Italia da quando è iniziata la sorveglianza sanitaria, cioè dal mese di maggio.

Sorveglianza e responsabilizzazione dei cittadini 

I numeri, secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano, sono destinati a salire “considerando che la circolazione interessa ben 6 regioni d'Italia e la presenza del vettore (zanzara ndr.), ormai autoctona nel nostro Paese”. Secondo l’esperto c'è “un'esigenza di sorveglianza per queste malattie trasmesse dalle zanzare. Già si fa su diversi elementi, ma è una necessità che diventa sempre più stringente”. E aggiunge che per responsabilizzare i cittadini, affinché anche loro facciano la propria parte, la minaccia di arbovirosi “va anche comunicata, pur con le dovute cautele per evitare allarmismi o, soprattutto in questo momento, sottovalutazioni rispetto ai tanti rischi infettivi che oggettivamente ci sono. Sono potenziali, ma ci sono e vanno comunicati”.

https://www.iss.it/web/guest//news/-/asset_publisher/gJ3hFqMQsykM/content/id/9553468 

TAG: ISTITUTO SUPERIORE DI SANITà, CONTROLLO DELLE ZANZARE, WEST NILE

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