veterinaria
27 Luglio 2024L'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) segnala criticità in merito alla dispensazione da parte del farmacista di medicinali stupefacenti ad uso veterinario. L'associazione ha chiesto al Ministero chiarimenti sulla tracciabilità dematerializzata e sull'uso della Ricetta elettronica veterinaria
L'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) ha sollevato alcune criticità in merito alla dispensazione da parte del farmacista di medicinali stupefacenti ad uso veterinario, segnalando casi in cui sono stati richiesti firma e timbro del medico veterinario sulla prescrizione elettronica presentata. Per i veterinari la richiesta “è indebita” e nel merito l’associazione ha chiesto chiarimenti a Ministero della Salute, Dipartimento One Health e (ex) Dgsaf.
L’associazione afferma in una nota che “da giorni ricorrono le segnalazioni da parte di medici veterinari circa l’indebita richiesta di apporre la firma e il timbro sulla prescrizione di medicinali stupefacenti, pena la mancata consegna della terapia prescritta. È il caso del medicinale Soliphen (F.Vet) classificato in Sezione C della Tabella dei Medicinali e prescritto con Rev (Ricetta elettronica veterinaria) tramite il Sistema Informativo della Farmacovigilanza Veterinaria. Firma e timbro del Medico Veterinario – aggiunge l’Anmvi - vengono talvolta richiesti anche per altre specialità prescritte, nonostante la dematerializzazione delle ricette”.
Per l’Anmvi, si legge nella nota, “è indebita la richiesta di apporre firma e timbro del Medico Veterinario sulla prescrizione elettronica” e questione sollevata per la “mancata dispensazione di medicinali stupefacenti ad uso veterinario, nonostante la regolare prescrizione via Rev”. Motivo per cui ha chiesto al Ministero della Salute di “ribadire che la tracciabilità è dematerializzata”.
“L'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ha chiesto al Ministero della Salute, Dipartimento One Health e (ex) Dgsaf, - scrive il presidente dell'Anmvi Marco Melosi - di intervenire con tempestive indicazioni, volte a superare le difficoltà segnalate, in contrasto con la ratio della dematerializzazione. La difformità di condotta tra le autorità competenti locali in materia genera, a ricaduta, una difformità di indirizzo anche da parte delle farmacie, con forti disagi nei Medici Veterinari prescrittori, nei proprietari/clienti e, beninteso, nel paziente animale che necessita della terapia senza interruzioni né disservizi generati da un approccio scorretto alla legislazione pertinente” conclude Melosi.
Farmaci veterinari, Rev e gestione stupefacenti: Indicazioni operative (novembre 2022)
Nota ministeriale n.0027595 del 16/11/2022
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