FarmacistaPiù2024
08 Novembre 2024Nel corso di un simposio "Un nuovo approccio alla salute degli anziani attraverso la Legge 33" che si è svolto a FarmacistaPiù, si è parlato del ruolo delle farmacie in n nuovo modello di welfare per la non autosufficienza degli anziani
Con la Legge 33 si apre in Italia la possibilità di sviluppare un sistema di welfare specificamente dedicato agli anziani con un approccio innovativo, che non solo riconosce il diritto degli anziani a un’assistenza adeguata, ma promuove un’integrazione tra servizi sanitari e sociosanitari, con un ruolo centrale per le farmacie. Se ne è parlato nel corso di un simposio che si è svolto a FarmacistaPiù, intitolato "Un nuovo approccio alla salute degli anziani attraverso la Legge 33" che ha visto la partecipazione di esperti e rappresentanti del settore che hanno sottolineato l’urgenza di concretizzare questa trasformazione, soprattutto nelle aree fragili del paese.
Paolo Petralia, vicepresidente nazionale vicario di Fiaso, ha descritto l’impegno della sua organizzazione nell'attuazione della Legge 33: “La Legge 33 è cruciale e strategica e offre opportunità di ripensare l’assistenza all’anziano. La Fiaso si è messa in moto fin da subito attraverso studi e formazione dei direttori generali, costruendo una comunità di pratica di oltre 50 aziende pubbliche che hanno aderito a un gruppo di lavoro. Questo ha portato alla stesura di due meta-progetti, tra cui un Ospedale virtuale per mettere a disposizione materiali per progettare sperimentazioni”.
Petralia ha sottolineato l’importanza di "calare a terra i principi teorici della Legge 33", rendendoli concreti e misurabili, per portare reali miglioramenti nell'assistenza. In questo scenario, ha aggiunto, “le farmacie possono fare la differenza come network di medicina di prossimità, aiutando a costruire "una comunità efficace".
Gianni Petrosillo, rappresentante di Sunifar, ha sottolineato la necessità di una rete capillare di servizi, soprattutto in un’Italia caratterizzata da un progressivo invecchiamento della popolazione e dalla carenza di medici. “Il contesto demografico impone di leggere la Legge 33 come uno strumento per l’inclusione degli anziani nelle aree più fragili - ha dichiarato. - Con un incremento delle cronicità e una carenza di medici di medicina generale, le farmacie, e in particolare le 7.200 rurali, possono diventare un punto di accesso privilegiato per i servizi sanitari e per la telemedicina".
Petrosillo ha inoltre evidenziato come la legge riconosca alle farmacie un ruolo attivo nel progetto di piattaforma nazionale per la telemedicina, che comprende telemonitoraggio, teleconsulto, teleassistenza e televisita: "Il cittadino ha aspettative dalle farmacie, e dobbiamo definire delle regole e completare l’iter del fascicolo sanitario elettronico".
Monsignor Vincenzo Paglia, segretario della Commissione assistenza sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana del ministero della Salute e tra i promotori della Legge 33, ha ribadito la visione rivoluzionaria della riforma, ponendo al centro la presa in carico integrata e continuativa di tutti gli anziani. "Vedo le farmacie come uno degli snodi cruciali dell’applicazione della Legge 33. È un cambio di paradigma: non si tratta più di singole prestazioni, ma di un’assistenza totale che coinvolge tutte le articolazioni della società, incluse le farmacie, le poste e le ferrovie".
Paglia ha annunciato l’imminente avvio della sperimentazione della legge in un quartiere di Roma, con l’obiettivo di fornire un’assistenza domiciliare integrata a tutti gli anziani residenti: "È la prima sperimentazione della Legge 33, prossimamente ci sarà anche in Lombardia spero anche in altre regioni. Sono convinto che dimostrerà come un’assistenza continuativa possa migliorare la qualità della vita degli anziani e ridurre i ricoveri impropri".
Il professor Leonardo Palombi ha parlato della Legge 33 come di un’opportunità per superare il modello di assistenza ospedalocentrico a favore di un sistema diffuso sul territorio. "La Legge 33 va in questa direzione: è una legge sulla fragilità, pensata per anziani che rischiano la non autosufficienza senza un adeguato supporto".
Palombi ha proposto una "rete di farmacie sentinella" per monitorare e valutare le condizioni degli anziani, con un sistema multidimensionale e multiprofessionale. "La scommessa è di sperimentare questa integrazione tra sociale, sanitario e assistenziale", ha detto, auspicando una collaborazione con le farmacie per un raccordo logistico e un monitoraggio continuo dei pazienti fragili.
Walter Ricciardi Professore di Public Health Università Cattolica del Sacro Cuore, ha infine lanciato un appello per una rapida attuazione della Legge 33, sottolineando il valore della capillarità dei servizi offerti dalle farmacie, “ma in un’ottica di regolarizzazione e controllo sistemico”.
"Serve una realizzazione rapida della legge - ha affermato, - affinché le farmacie possano essere parte integrante di questo modello di assistenza integrata".
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