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27 Febbraio 2025Dall’incontro promosso dalla Fondazione Giacomo Leopardi ETS emerge un messaggio chiaro: l’IA può alleggerire il carico burocratico, migliorare la personalizzazione delle cure e potenziare la farmacia dei servizi
L’intelligenza artificiale non sostituirà il farmacista, ma ne potenzierà il ruolo, alleggerendo le attività burocratiche e ripetitive e permettendogli di concentrarsi sulla consulenza clinica e sul monitoraggio terapeutico, ma è necessario investire nella formazione digitale per integrare al meglio le nuove tecnologie nella pratica quotidiana. È il messaggio che è emerso dall’incontro su “Intelligenza artificiale e nuove frontiere del terzo settore: il ruolo del farmacista”, promosso dalla Fondazione Giacomo Leopardi ETS dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma.
“L’intelligenza artificiale supporterà le decisioni cliniche, ma il custode della salute resta il farmacista, che garantisce l’appropriatezza terapeutica e la personalizzazione della cura – ha affermato Emilio Croce, Presidente della Fondazione in apertura dei lavori. Croce ha evidenziato anche la necessità di un investimento nella formazione digitale per permettere ai professionisti di integrare al meglio le nuove tecnologie nella pratica quotidiana
Tra gli interventi, Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e ai servizi alla persona della Regione Lazio, che ha illustrato come il terzo settore possa collaborare con le amministrazioni pubbliche per migliorare l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, facendo riferimento all’Accordo quadro siglato tra la Regione Lazio, la ASL Roma 2 e il Policlinico di Tor Vergata il cui “obiettivo è di potenziare l’integrazione tra assistenza sociale e sanitaria, con particolare attenzione alle persone più fragili”,
Uno dei progetti presentati durante la serata è RoiStar, una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale che mira a trasformare le farmacie in veri e propri hub di salute intelligente. Come illustrato da Luca Dezi, Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università La Sapienza di Roma, RoiStar consentirà ai farmacisti di ottimizzare la gestione dei servizi, migliorare l’esperienza del paziente e personalizzare l’offerta terapeutica grazie a strumenti predittivi avanzati.
"L’intelligenza artificiale può diventare un motore di inclusione sociale, facilitando l’accesso alle cure e rendendo la farmacia un punto di riferimento sempre più strategico per la sanità territoriale", ha spiegato Dezi.
Un ulteriore spunto sul tema è arrivato da Francesca Saccà, Presidente di Agifar Roma, che ha offerto una visione proiettata al futuro del settore, sottolineando il ruolo chiave dell’IA nella trasformazione della professione farmaceutica. “Una professione che ha otto secoli di storia alle spalle ha uno straordinario bagaglio di cultura e saperi, ma soprattutto ha maturato una solidissima consapevolezza di sé”, ha affermato, sottolineando la necessità di declinare questa identità forte nelle possibilità offerte dalla tecnologia. “La vera sfida sarà sfruttare l’IA come leva strategica per valorizzare la dimensione umana e relazionale della nostra professione”, ha concluso.
Maria Grazia Mediati, Vicepresidente dell’Ordine dei Farmacisti di Roma e Coordinatrice della Commissione Servizi di Federfarma Roma, ha evidenziato come l’IA sarà imprescindibile per lo sviluppo della farmacia dei servizi, soprattutto per la telemedicina e le nuove modalità di assistenza personalizzata. “Molti dei nuovi servizi, a partire dalla telemedicina, non potranno prescindere dall’hi-tech”, ha dichiarato, sottolineando come la conoscenza delle nuove tecnologie sarà imprescindibile per il futuro della farmacia, garantendo servizi più avanzati e personalizzati per i pazienti.", ha sottolineato.
Luca Sartoretto Verna, CEO di Sartoretto Verna, ha approfondito il tema della digitalizzazione della farmacia, illustrando le potenzialità dell’automazione dell’inventario, l’uso di assistenti virtuali per il supporto al paziente e strumenti predittivi per un marketing più mirato. "Oggi il 68% dei titolari di farmacia dichiara di perdere almeno due ore al giorno tra inventario e burocrazia. Grazie all’IA, possiamo recuperare questo tempo e reinvestirlo nella consulenza e nell’assistenza ai pazienti", ha dichiarato.
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