Farmacisti
06 Dicembre 2021Una serata dedicata ai primi cinquant'anni di storia della facoltà di Scienze del farmaco, nell'aula magna dell'Università Statale di Milano. A fare gli onori di casa Paola Minghetti, docente di Tecnologia e legislazione farmaceutiche dell'ateneo e presidente del Comitato di direzione della Facoltà, che ha ricodato come i due Dipartimenti nei quali essa è articolata - Scienze farmacologiche e biomolecolari e Scienze farmaceutiche - rappresentino delle eccellenze in materia di ricerca scientifica e, cosa non secondaria, mantengano rapporti molto proficui con il mondo del lavoro, quindi dell'industria e delle professioni.
Dopo i saluti istituzionali del rettore Elio Franzini, sono alcuni professori storici come Donato Pocar, Cesare Sirtori e Stefano Govoni a raccontare la genesi di questa nuova Facoltà, agli albori degli anni Settanta in una contrapposizione-rivalità mai del tutto sopita con l'ateneo di Pavia. Passata da Farmacia, definizione troppo limitante, a Scienze del farmaco, più in linea con la multidiscilinarietà dei tempi attuali, quando si parla di ricerca sui temi della salute. Parlano invece della facoltà di oggi, 3.500 studenti, Monica di Luca, direttore del dipartimento di Scienze farmacologiche e biomolecolari, e Marco Pallavicini, vice direttore del dipartimento di Scienze Farmaceutiche.
Ospiti d'onore dell'evento, organizzato da Edra, alcuni "laureati illustri". Il primo a prendere la parola è Andrea Mandelli, presidente della Fofi e parlamentare, che ricorda l'importanza di quegli anni di formazione, trampolino di lancio per una carriera importante nelle rappresentanze di categoria e, successivamente, in ambito politico, fino a ricoprire, oggi, una delle maggiori cariche istituzionali, quella di vice presidente della Camera. Con la consueta ironia il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi rievoca i tempi in cui scelse Farmacia un po' per caso per poi appassionarsi agli studi e scegliere successivamente la strada dell'industria farmaceutica. Scaccabarozzi che, tra le altre cose, racconta la sua vita di manager "rock" in un libro appena edito da Lswr, "Capitano, mio capitano", i cui proventi saranno devoluti in beneficienza. «Anni di grande studio, molto impegnativi», ricorda Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. La passione per le materie studiate e poi la scelta di stare vicina alle persone facendo la carriera di farmacista e, in seguito, nel sindacato titolari, fino alla presidenza di Federfarma nazionale, prima, e finora unica, donna a ricoprire la carica.
E offrono il loro contributo di memoria anche Marco Cavaleri (Head of Health Threats and Vaccines Strategy, Ema), il generale Claudio Zanotto (Ispettorato Generale della Sanità Militare Supervisore Farmaceutico della Difesa) e Roberta Marzani (militare e componente della squadra nazionale di spada femminile).
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