Dalla quercetina potenziale agente antitumorale. Nuovo studio mostra i benefici
La quercetina è un importante costituente di vari prodotti dietetici che viene sempre più studiata come opzione terapeutica in campo oncologico
La quercetina è un importante costituente di vari prodotti dietetici, che viene sempre più studiata come opzione terapeutica in campo oncologico. Negli ultimi anni, ha suscitato un ampio interesse grazie alla sua capacità di interagire con diversi bersagli molecolari e di evocare un ampio spettro di attività chemio preventive ed antitumorali. Un aspetto cruciale in campo oncologico è l'identificazione di composti in grado di esercitare i loro effetti sulle cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane. Quello che emerge dai pochi studi sulle cellule umane è che la quercetina è in grado di bloccare la proliferazione o indurre apoptosi sulle cellule cancerose a concentrazioni (< 50 microM) che esercitano effetti nulli o scarsi sulle cellule sane. L'attività pleiotropica della quercetina e in particolare la sua capacità di sensibilizzare le cellule tumorali e contrastare la resistenza ai farmaci la rende un agente promettente in combinazione con la terapia antitumorale standard.
Il livello di biodisponibilità è la chiave
La quercetina subisce però un complesso metabolismo, trasporto e distribuzione, che potrebbe ostacolare il raggiungimento di concentrazioni adeguate nei tessuti bersaglio. Pertanto, sono stati sviluppati approcci basati sulla nano-formulazione che includono liposomi, micro-emulsioni, nano-particelle che ne migliorano la biodisponibilità e le caratteristiche biologiche. Ad esempio, l'incapsulamento della quercetina in micelle monometossipoli (etilenglicole)-poli (epsilon-caprolattone) biodegradabili ha migliorato la dispersione in acqua della quercetina e la sua attività antitumorale in vivo. Risultati simili sono stati osservati con la quercetina liposomiale PEGilata, che ha fornito un rilascio prolungato della quercetina e ha portato a una formulazione efficiente per l'inibizione della crescita tumorale in vivo.
Profilo di sicurezza
Il profilo di sicurezza della quercetina non è però ancora del tutto chiaro. A causa della sua struttura chimica, la quercetina può portare alla formazione di chinoni che possono reagire con i tioli, causando danni al DNA e alle proteine. Gli effetti antiossidanti e pro-ossidanti della quercetina dipendono dalle sue concentrazioni cellulari: basse concentrazioni aumentano la capacità antiossidante delle cellule mentre concentrazioni più elevate ne riducono la capacità. Gli studi di intervento sull'uomo non hanno riportato effetti pro-ossidativi a dosi di 500-1000 mg/die, quando somministrata fino a 12 settimane, ma non è ancora del tutto chiaro se la quercetina possa evocare effetti pro-ossidativi dopo un uso a lungo termine. Sono necessari così ulteriori studi in vivo e prove cliniche per valutare la sua sicurezza ed efficacia e garantire una piena comprensione del potenziale terapeutico della quercetina sia da sola che in combinazione con la chemioterapia antitumorale standard.
La Commissione europea ha multato Alchem per violazione delle norme antitrust dell'UE. Per Commissione Alchem ha partecipato a un cartello riguardante un importante ingrediente farmaceutico...
Aifa informa che è prevista a partire dal 1° ottobre 2025 la cessata commercializzazione definitiva del medicinale MINIRIN/DDAVP 50 mcg/ml spray nasale, soluzione, AIC 023892033.
Il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha deciso l’ammissione alla rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn) di 1 nuova molecola chimica e di 2...
Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato rivendica il primato italiano nell’accesso ai farmaci innovativi e orfani: “Tempi più brevi, prezzi giusti e 80% delle terapie orfane...
A cura di Redazione Farmacista33
Resta aggiornato con noi!
La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.
Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy
Condizioni di insonnia più o meno prolungata possono influire negativamente sulle condizioni di salute generale, con ripercussioni che vanno da disturbi di tipo psichico-comportamentale ad alterazioni della funzione...
Lorenzo Taiè è stato nominato nuovo Oncology Head di Novartis Italia, assumendo un ruolo chiave nella definizione e nella guida delle strategie oncologiche dell’azienda nel nostro Paese.