Endometriosi: i potenziali effetti degli integratori su sintomi e prevenzione. Review segnala quelli più indicati
Alcuni integratori sono particolarmente indicati per il trattamento dei sintomi legati alla endometriosi e la prevenzione. Review segnala quelli più indicati
L'endometriosi è una patologia complessa caratterizzata da uno stato infiammatorio a livello pelvico in cui cellule endometriali normalmente residenti nell'utero, si impiantano anche al suo esterno. La sua patogenesi vede coinvolti processi endocrini, immunologici, proinfiammatori e proangiogenici, che interagiscono. Le principali opzioni di cura sono a base di farmaci antinfiammatori non steroidei, terapia combinata estrogeno-progestinica, inibitori dell'aromatasi, progestinici e modulatori selettivi del recettore del progesterone. Ma si continuano a valutare anche le strategie che possano venir usate come trattamento complementare. L'integrazione a base di molecole a carattere antinfiammatorio, antiossidante, antiproliferativo e immunomodulatorio sta riscuotendo un certo interesse.
Una review pubblicata da Acta Biomedica ha riassunto le principali informazioni sulla base dei risultati di studi in vitro e su animali e su umani, di alcuni integratori noti. Sono stati evidenziati sia effetti positivi sulla sintomatologia, sia in chiave di prevenzione della malattia sebbene i risultati necessitino di ulteriori approfondimenti. I risultati più incoraggianti sono a carico di vitamina D, curcumina e vitamina E che potrebbero avere un ruolo preventivo; mentre omega 3 e acido alfa-lipoico sul dolore. Vediamone alcuni in particolare.
Vitamina D e vitamina E
La vitamina D ha un effetto immunomodulatorio sulla differenziazione e proliferazione di tutti i tipi di cellule. Aumenta le citochine antinfiammatorie e diminuisce le citochine pro-infiammatorie, suggerendo che possa aiutare a migliorare le malattie infiammatorie croniche e autoimmuni. Una recente metanalisi ha dimostrato che le donne con endometriosi avevano livelli di vitamina D più bassi rispetto ai controlli ed è stata osservata una relazione negativa tra i livelli di vitamina D e la gravità della malattia (sebbene lo studio fosse maggiormente concentrato sullo stato della vitamina D e non sugli effetti dell'integrazione di vitamina D). La vitamina E (tocoferoli e tocotrienoli) ha un effetto antiossidante, soprattutto sulla perossidazione lipidica. Studi in vivo hanno registrato livelli di vitamina E più bassi nelle pazienti con endometriosi. In associazione con vitamina C, potrebbe essere indicata soprattutto per la gestione del dolore.
Curcumina e Quercetina
La curcumina, principale polifenolo isolato dalla curcuma ha effetti anti-infiammatori, anti-metastatici, antiossidanti. Le sue proprietà regolatrici sui livelli ormonali sono state descritte da numerosi studi in vitro e vivo. Gli studi in umano sugli effetti della supplementazione hanno riportato una sottoregolazione della via di segnalazione del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF) e una diminuzione dei livelli sierici di CA 125 e di prostaglandina E2 (PGE2), facendo ipotizzare che possa giocare un ruolo potenzialmente benefico come parte del trattamento dell'endometriosi. La quercetina è un flavonolo che inibisce la proliferazione e induce l'arresto del ciclo cellulare nelle cellule endometriosiche. Gli studi su animali o hanno messo in evidenza effetti anti-estrogenici e progestinici, motivo per cui si ipotizza un ruolo nella terapia per migliorare e trattare la malattia.
N-acetilcisteina
La N-acetilcisteina (NAC), la forma acetilata dell'aminoacido cisteina, mostra una marcata azione antiproliferativa in vitro sulle cellule tumorali di origine epiteliale - che è anche l'origine delle cellule endometriali. Studi in vivo hanno evidenziato una riduzione delle dimensioni dell'endometrioma in seguito ad integrazione con NAC: potrebbe quindi aiutare efficacemente il trattamento medico dell'endometriosi ovarica e prevenire le recidive.
Epigallocatechin-3-gallato
EGCG è un costituente del tè verde. In vitro ha dimostrato un'azione di soppressione dell'attivazione degli estrogeni, della proliferazione e dell'espressione del VEGF, il fattore di crescita vascolare endoteliale (proteina necessaria alla crescita dei vasi) delle cellule endometriali. Ha anche ridotto significativamente il numero medio e il volume degli impianti endometriosici, inibito la proliferazione cellulare, ridotto la vascolarizzazione e aumentato l'apoptosi. Non ci sono invece studi in umano sugli effetti di EGCG sull'endometriosi.
Acido lipoico e omega 3
L'acido lipoico, che naturalmente si trova in spinaci, broccoli e pomodori ha una forte azione riducente e antiossidante. Studi in vivo hanno dimostrato che l'uso regolare di á-LA provoca un significativo miglioramento dei sintomi del dolore associati alla malattia. Gli acidi grassi polinsaturi omega 3 (PUFA) sono probabilmente l'integratore più ampiamente studiato sulla patogenesi, suii sintomi e sugli esiti dell'endometriosi. Gli studi sugli animali hanno riportato una diminuzione del dolore associato all'endometriosi dopo l'integrazione di omega 3. Sembra abbiano un ruolo nella prevenzione della patogenesi della malattia, mentre l'aggiunta di oli di pesce alla dieta in modelli di endometriosi, ha diminuito le dimensioni delle lesioni tipiche della malattia.
Francesca De Vecchi Tecnologa alimentare
Fonti
Acta Biomed. 2022 Mar 14;93(1):e2022159. doi: 10.23750/abm.v93i1.11237.
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A cura di Redazione Farmacista33
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