Ema
02 Maggio 2024Le carenze intermittenti nella fornitura di capsule rigide di Creon verranno risolte nella seconda metà del 2026. La carenza non interessa la formulazione in granulato

Le carenze intermittenti nella fornitura di capsule rigide di Creon, farmaco contenente enzimi pancreatici (lipasi/amilasi/proteasi), dovute alla domanda elevata e alle limitazioni nella capacità produttiva dell’azienda, verranno risolte nella seconda metà del 2026. La carenza non interessa la formulazione in granulato. Fino ad allora si prevedono periodiche carenze nella fornitura del farmaco commercializzato anche come Kreon in alcuni Stati membri. L’aggiornamento è stato reso noto dall’Ema in un documento pubblicato a fine aprile.
Le carenze, ricorda Ema, non sono correlate a un difetto di qualità del prodotto o a un problema di sicurezza e colpiscono alcuni degli Stati membri in cui il prodotto è commercializzato: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Francia, Grecia, Italia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia.
Il gruppo di lavoro Medicines Shortages Single Point of Contact (SPOC) dell’EMA sta monitorando da vicino la situazione dell’offerta e collabora con il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, i titolari di autorizzazione all’immissione in commercio alternativi e le autorità nazionali per identificare misure per mitigare l’impatto della carenza di fornitura.
A cosa serve il farmaco e quali sono le alternative?
Il farmaco è usato per trattare l'insufficienza pancreatica esocrina, una condizione in cui il pancreas rilascia in modo insufficiente gli enzimi digestivi nell'intestino tenue, impedendo così l'ingresso del cibo completamente digerito, provocata da altre condizioni o dall’invecchiamento. Il farmaco è autorizzato, infatti, “per il trattamento dell'insufficienza pancreatica esocrina causata da fibrosi cistica o altre condizioni e per il trattamento dell'insufficienza pancreatica esocrina negli anziani”.
L’Ema informa gli operatori sanitari, i pazienti e i care givers che “le limitazioni nella capacità produttiva, combinate con una domanda elevata, hanno portato a carenze intermittenti nella fornitura di capsule rigide di Creonte” ma “la fornitura di Creon granulato non viene influenzata”.
Nello specifico, “agli operatori sanitari è richiesto di limitare la prescrizione alle indicazioni autorizzate, alla dose minima efficace, per i pazienti già in trattamento per i quali non è possibile passare all'alternativa. Se disponibile e appropriato, i pazienti attualmente in trattamento possono essere trasferiti a un’alternativa adeguata o a un dosaggio inferiore”.
Ai pazienti va comunicato che “al proprio medico è stato chiesto di limitare la prescrizione di questi prodotti per salvaguardarne la disponibilità per i pazienti” e se è in terapia con Creon capsule, il medico può prescrivere una dose più bassa o passare a un'alternativa adeguata”. E in caso di domande l’invito è a rivolgersi a al medico o al farmacista.
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