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10 Dicembre 2024L'Aifa ha diffuso un nota informativa importante concordata con le autorità regolatorie europee e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sui medicinali contenenti metamizolo e le misure importanti per minimizzare gli esiti gravi del rischio noto di agranulocitosi
L’Aifa ha recepito e diffuso le indicazioni fornite a settembre dall’Ema in merito alle misure per ridurre il rischio di agranulocitosi nei pazienti trattati con medicinali contenenti metamizolo, un antinfiammatorio non steroideo (FANS) utilizzato soprattutto come analgesico e antipiretico. L'agranulocitosi si manifesta con sintomi che includono febbre improvvisa, brividi, mal di gola e ulcerazioni dolorose delle mucose e i pazienti che assumono il farmaco vanno informati riguardo ai sintomi precoci e sulla necessità di interrompere il trattamento in caso compaiano. La Nota informativa importante è stata concordata con le autorità regolatorie europee per minimizzare gli esiti gravi del rischio noto di agranulocitosi.
La nota Aifa avvisa che i pazienti trattati con medicinali contenenti metamizolo devono essere informati riguardo ai sintomi precoci suggestivi di agranulocitosi, tra cui febbre, brividi, mal di gola e piaghe dolorose delle mucose, in particolare nella bocca, nel naso e nella gola o nelle regioni genitali o anali. Nel caso devono mantenere alta l’attenzione su questi sintomi, poiché possono manifestarsi in qualsiasi momento durante il trattamento, anche poco dopo l’interruzione del trattamento; e interrompere il trattamento e rivolgersi immediatamente al medico se si presentano.
L'agranulocitosi è una grave riduzione del numero di granulociti, un tipo di globuli bianchi, a valori inferiori alle 100 cellule/ mm3, che lascia il paziente vulnerabile a infezioni potenzialmente pericolose per la vita.
L’Aifa avverte anche che, se il metamizolo viene assunto per la febbre, alcuni sintomi di una agranulocitosi emergente possono passare inosservati. Inoltre, i sintomi possono essere mascherati nei pazienti in trattamento con una terapia antibiotica.
Se si sospetta agranulocitosi, deve essere eseguito immediatamente un emocromo completo (inclusa la formula leucocitaria) e il trattamento deve essere interrotto in attesa dei risultati. Se l’agranulocitosi viene confermata, il trattamento non deve essere reintrodotto. Il metamizolo è controindicato nei pazienti con un’anamnesi di agranulocitosi indotta da metamizolo (o da altri pirazoloni o pirazolidine), con compromissione della funzionalità del midollo osseo o con malattie del sistema emopoietico.
Fonte:
https://www.aifa.gov.it/-/nota-informativa-importante-su-medicinali-contenenti-metamizolo
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