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Fitoterapia

18 Luglio 2024

Interazioni farmacologiche: Rhodiola rosea e farmaci psicoattivi. Le precauzioni

La Rhodiola Rosea viene utilizzata per trattare la depressione e l'affaticamento aumentando principalmente i livelli di dopamina e serotonina, In letteratura sono inoltre descritti numerosi case report che mostrano interazioni tra Rhodiola Rosea e farmaci psicoattivi


Rhodiola Rosea

Da una recentissima revisione della letteratura sui rischi di prodotti naturali nel periodo che precede e segue un intervento chirurgico  (Elvir Lazo OL. et al 2024), emerge la necessità di conoscere bene la problematica relativa alle più o meno certe interazioni tra erbe e farmaci. 

In un’era in cui l’autosomministrazione di integratori, prodotti erborisitici e fitoterapici sta diventando sempre più diffusa, è indispensabile una maggiore attenzione alle interazioni erbe-farmaci. Durante le valutazioni preoperatorie, gli anestesisti, gli altri specialisti ma anche lo stesso medico curante,  devono assicurarsi che, durante il periodo perioperatorio, i pazienti che assumono questi preparati ne interrompano l'uso al momento opportuno a causa dei potenziali rischi associati a questi prodotti, come già spiegato nell'articolo citato. A quell’elenco manca tuttavia una pianta, la Rhodiola Rosea L., ben nota per le sue proprietà medicinali, venduta come integratore alimentare ma anche come medicina vegetale tradizionale, e quindi farmaco da banco, senza necessità di prescrizione medica, che presenta potenziali interazioni farmacologiche (Firenzuoli F, et al, 2024). Importante conoscerle perché oltretutto il suo mercato è in continua in crescita in tutto il mondo.

Utilizzo della Rhodiola Rosea e rischi di interazioni

La Rhodiola Rosea, nella medicina popolare tradizionale, viene utilizzata per trattare la depressione e l'affaticamento aumentando principalmente i livelli di dopamina e serotonina, migliorando la memoria e la concentrazione. È benefica per i disturbi dell'umore durante la menopausa e può anche migliorare la resistenza fisica. I suoi effetti biologici sono dovuti a diversi composti come la rosavina, il salidroside, i derivati ​​terpenoidi, le procianidine e flavolignani.

Tuttavia, è noto che gli estratti di Rhodiola Rosea inibiscono isoenzimi come CYP3A4, CYP2D6, CYP2C9 e P-gp, come ben descritto in vitro, in vivo e in studi sull'uomo, portando ad un potenziale aumento degli effetti clinici di farmaci come warfarin, losartan e altri. In letteratura sono inoltre descritti numerosi case report che mostrano interazioni tra Rhodiola Rosea e farmaci psicoattivi: con paroxetina e altri inibitori MAO (MAOI) potrebbe verificarsi una sindrome serotoninergica; con escitalopram sono state segnalate tachiaritmie, mialgie  e dolore gengivale; con fluoxetina e mirtazapina sono state descritte alterazioni del sistema nervoso centrale (sistema nervoso centrale), come la sindrome delle gambe senza riposo e alterazioni dello stato di coscienza; con la somministrazione contemporanea di duloxetina sono stati riscontrati casi di epatotossicità e disturbi della deglutizione; con aloperidolo è stata osservata una sedazione eccessiva; con benzodiazepine come diazepam e alprazolam sono state segnalate rispettivamente allucinazioni e ipotensione

Ecco pertanto che la Rhodiola rosea, benchè  pianta sicura ed efficace, presentando potenziali interazioni farmacologiche , non è affatto da trascurare nel periodo perioperatorio oltre che durante altre terapia con psicofarmaci, e pertanto in queste condizioni se ne consiglia la sospensione .

Filippo Firenzuoli
Scuola di Scienze della salute umana, Scuola di specializzazione in Anestesia e rianimazione
Università di Firenze

Elvir Lazo OL, et al. Use of herbal medication in the perioperative period: Potential adverse drug interactions. J Clin Anesth 2024;95. https://doi.org/10.1016/j.jcli- nane.2024.111473. 

Filippo Firenzuoli, Gianluca Villa, Fabio Firenzuoli. Rhodiola Rosea L.: potential herbal-drug interactions in perioperative medicine. Journal of Clinical Anesthesia 97 (2024) 111544 https://doi.org/10.1016/j.jclinane.2024.111544 

TAG: INTERAZIONI FARMACOLOGICHE, INTERAZIONI TRA SOSTANZE DI ORIGINE VEGETALE E FARMACI, RHODIOLA

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