Login con

Governo

05 Settembre 2023

Farmaceutica. Aziende a capitale estero: strategie e ambiti di azione per attrarre investimenti in Italia

Il Libro Bianco realizzato da The European House-Ambrosetti indica gli ambiti e gli orizzonti temporali per attrarre aziende a capitale estero. Ecco le strategie indicate

di Redazione Farmacista33


Farmaceutica. Aziende a capitale estero: strategie e ambiti di azione per attrarre investimenti in Italia

Rafforzamento del Ssn, una strategia per il settore farmaceutico con una nuova governance e una tutta italiana per le Life Sciences che preveda un organismo di coordinamento e un Piano Nazionale delle Life Sciences sono gli ambiti di azione, nel breve e nel medio periodo, aumentare l’attrazione degli investimenti esteri per la competitività del Sistema-Italia nel settore farmaceutico e consolidare la ripresa economica del Paese nel medio-lungo termine. I tre ambiti e gli orizzonti temporali sono stati definiti sulla base dei risultati raccolti nel Libro Bianco realizzato da The European House-Ambrosetti con il supporto di IAPG (gruppo aziende farmaceutiche italiane a capitale americano) e EUNIPHARMA (gruppo aziende farmaceutiche italiane a capitale europeo e nipponico) che ha misurato, per la prima volta, il valore generato dalle aziende farmaceutiche a capitale estero per il sistema socio-economico. Il libro è stato presentato nei giorni scorsi a Cernobbio.  

Dal settore farmaceutico ricadute positive sulla qualità di vita dei cittadini

 Il consolidamento della ripresa economica del Paese richiede un netto miglioramento della capacità di attrarre investimenti dall’estero, soprattutto in quei settori chiave e più strategici che presentano un’alta intensità di R&S, moltiplicatori dell’attività economica elevati, occupazione qualificata e che producono beni e servizi con ricadute positive sulla qualità di vita dei cittadini e il settore farmaceutico presenta tali caratteristiche. Nel 2022, l’Italia ha raggiunto un valore di produzione farmaceutica di oltre 49 miliardi di euro, un valore aggiunto diretto di 10,7 miliardi di euro che sale a 34,4 se si considerano anche le forniture attivate e i consumi indotti, e investimenti complessivi pari a 3,3 miliardi di euro, di cui 1,4 destinati agli impianti di produzione e 1,9 alla R&S. Ulteriore elemento distintivo è la forza lavoro altamente qualificata, con il 54% degli occupati laureati (rispetto al 21% rilevato nell’industria) e un’occupazione femminile superiore agli altri settori, attestandosi al 44% rispetto al 29% della media manifatturiera e raggiungendo il 53% nella R&S. Tra i settori manifatturieri, il farmaceutico è il primo settore per quanto concerne il peso delle multinazionali a capitale estero sul totale delle imprese in termini di valore aggiunto (49,3%), export (74,4%) e occupati (50,4%), detenendo inoltre anche la leadership in termini di produttività (il valore aggiunto per addetto è pari a 145.000 euro) e salari (il costo del lavoro per addetto è pari a 79.000 euro). Le aziende a capitale estero rappresentano un importante “finestra” del nostro paese sul mondo della R&S internazionale e presentano anche alcuni tratti distintivi che le rendono un motore trainante e un forte stimolo per l’innovazione, la crescita e la competitività dell’intero settore, con un’elevata propensione alla ricerca di farmaci e terapie all’avanguardia e trasformative di alcune delle patologie più impattanti.  

L’analisi del Libro Bianco: nel 2022 valore di produzione pari a 29,3 miliardi di euro

 L’analisi contenuta nel Libro Bianco evidenzia come 47 aziende associate a Iapg ed Eunipharma generino un valore della produzione significativo, pari a 29,3 miliardi di euro nel 2022 (60% del settore), e in crescita a ritmi superiori rispetto ai benchmark. Le attività delle aziende contribuiscono anche attivando numerose filiere economiche, attraverso l’acquisto di beni e servizi – pari a 5,7 miliardi nel 2022 – da imprese fornitrici localizzate sul territorio nazionale, in un rapporto di collaborazione e di valorizzazione reciproca. Nell’ultimo anno, il contributo complessivo (diretto, indiretto e indotto) di queste aziende al PIL del Paese è stato pari a 19,8 miliardi di euro, un valore superiore all’1% dell’intero PIL nazionale. Il contributo passa anche dagli investimenti – 2,1 miliardi nel 2022 con i soli investimenti in produzione e ricerca pari a circa il 61% degli investimenti del settore – preponderanti in R&S ma in netta crescita anche in ambito ambientale. In Italia le 47 aziende impiegano oltre 31.400 persone (il 46% dell’intero settore farmaceutico) contribuendo al contrasto di alcuni dei principali squilibri occupazionali del Paese, tra cui l’instabilità dei contratti e la scarsa presenza e valorizzazione della componente femminile. Mostrano una particolare attenzione all’equità di genere (48,4% donne occupate), all’occupazione giovanile (7,8% del totale) e alle retribuzioni salariali (1,3 volte rispetto alla media del mercato). Per ogni persona direttamente occupata dalle aziende a capitale estero in Italia, si attivano ulteriori 5,4 posti di lavoro nell’intera economia, per un totale che supera i 200.000 occupati.

Aziende a capitale estero versano il 98% del payback farmaceutico
Il contributo delle aziende a capitale estero riguarda anche la prevenzione e la cura di alcune delle patologie più impattanti in termini di mortalità, qualità della vita e costi per il sistema sanitario e di welfare. Hanno sviluppato la totalità dei farmaci innovativi approvati nel 2020-2022 che, secondo EMA, rappresentano un progresso significativo nell’area terapeutica di riferimento e hanno coinvolto, nel 2022, oltre 62.000 pazienti nei trial clinici realizzati, generando oltre 2,2 miliardi di euro di benefici attesi per il Servizio Sanitario Nazionale, grazie a un effetto leva di 2,95. Le aziende a capitale estero sono da anni chiamate a contribuire direttamente alla sostenibilità del sistema sanitario attraverso il versamento del payback farmaceutico con un effetto negativo sull’attrattività e un disincentivo sempre più importante per le aziende del settore farmaceutico, specialmente per quelle innovative. Circa il 98% del payback farmaceutico è versato da imprese a capitale estero in quanto fornitrici dei farmaci più innovativi che ricadono nel tetto di spesa per acquisti diretti; senza interventi urgenti sulla governance l’importo pagato dalle aziende che già oggi rappresenta una percentuale significativa del fatturato (12,5% nel 2022) è destinato a crescere fino al 18,2% nel 2026 con effetti estremamente negativi sul settore.

Attrattività e competitività dell’Italia: definire nuova governance della spesa farmaceutica
 “Per aumentare l’attrattività e la competitività dell’Italia a livello internazionale nel settore farmaceutico – dichiara Nicoletta Luppi, Presidente dello IAPG - è urgente definire una nuova governance della spesa farmaceutica. Il meccanismo del payback farmaceutico ha rappresentato di fatto negli anni un co-finanziamento della spesa sanitaria pubblica che trasferisce sulle imprese l’onere del surplus di spesa, fissando a priori un tetto che non tiene conto dell’evoluzione dei bisogni di salute e dei trend demografici e dell’innovazione generata dalle aziende”. La governance farmaceutica rappresenta un fattore importante, ma non l’unico, che guida la scelta di localizzazione degli investimenti, insieme ad altri fattori più di contesto e strutturali. In risposta alla crescente competizione delle economie emergenti, i Paesi europei negli ultimi anni avendo compreso la strategicità del settore farmaceutico hanno implementato politiche di attrattività e stimolo degli investimenti in ricerca, produzione e innovazione. “L’industria del farmaco e l’innovazione trasferita con le notevoli conoscenze che la R&S comporta non può non essere parte integrante di un processo di sviluppo del paese - dichiara Lorenzo Wittum, Chairman di EUNIPHARMA. - Il nostro settore è pronto ad agire per cogliere tutte le opportunità che supportino gli investimenti esteri in Italia, ma ha bisogno di un intervento chiaro per superare ciò che ha limitato l’attrattività in questi anni, come il livello di impatto che il payback ha già raggiunto e che in previsione andrà ad aumentare, la necessità di una riforma di AIFA in linea con gli standard europei, la semplificazione normativa e maggiori strumenti a supporto degli investimenti in R&S.”

Cattani: adottare in tempi brevi regole che attraggano nuovi investimenti Francia, Spagna, Regno Unito e Germania hanno messo in campo strategie e interventi anche molto differenti tra loro, ma sono accomunati da un forte commitment da parte del Governo, una strategia di collaborazione tra Pubblico e Privato verso obiettivi condivisi e una visione unitaria delle Life Sciences con un orizzonte di medio-lungo periodo di crescita e sviluppo. “L’Italia è tra i principali poli mondiali per l’industria farmaceutica – dichiara Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria – grazie agli investimenti delle nostre imprese a capitale sia estero sia italiano, che possono contare anche sulla qualità del sistema Paese. Una filiera industriale bilanciata, peculiare in Europa e fattore di forza della Nazione. L’industria farmaceutica è un patrimonio per l’Italia e opportunità di crescita economica, di cura, di occupazione qualificata, di partnership con la ricerca pubblica e privata. Per vincere la competizione globale è necessario adottare in tempi brevi regole che attraggano sempre nuovi investimenti in Italia, a partire da una gestione della spesa compatibile con la crescita. Il Governo italiano ha avviato da tempo un percorso positivo in questa direzione. E noi, come imprese, vogliamo contribuire alla definizione di misure per un’Italia protagonista in Europa e nel mondo. Sempre più leader nella produzione e forte nella ricerca. Possiamo farcela”.  

Le linee di raccomandazione per l’Italia: tre ambiti di azione

 Le linee di raccomandazione per l’Italia si declinano in tre ambiti di azione e due orizzonti temporali, di breve e medio periodo. Il primo ambito è riferito al rafforzamento del Servizio Sanitario Nazionale per rispondere ai bisogni di salute di una popolazione che invecchia e all’evoluzione delle cure e delle tecnologie.
Il secondo ambito di azione è riferito alla necessità di definire una strategia per il settore farmaceutico che miri a rafforzare il ruolo dell’Italia come polo produttivo e di ricerca al centro della grande ondata di innovazione che interessa globalmente il settore.
Infine, il terzo ambito di azione riguarda la necessità di adottare una strategia italiana per le Life Sciences partendo dall’istituzione di un organismo di coordinamento e dall’elaborazione di un Piano Nazionale delle Life Sciences.

TAG: FARMACI, GOVERNO, RICERCA, INVESTIMENTI, FARMACEUTICA

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook! Seguici su Linkedin! Segui le nostre interviste su YouTube!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

17/10/2025

Il fondo F2i, proprietario di Farmacie Italiane, catena di 51 punti vendita, sta trattando la vendita del 72,6% delle quote al gruppo Dr. Max

A cura di Redazione Farmacista33

17/10/2025

Lunedì 20 ottobre sarà possibile usufruire di consultazioni telefoniche gratuite con medici specialisti o effettuare valutazione del rischio di osteoporosi 

A cura di Redazione Farmacista33

17/10/2025

Novo Nordisk ha annunciato l’acquisizione della statunitense Akero Therapeutics per un valore fino a 5,2 miliardi di dollari. L’obiettivo dell’azienda è rafforzare la pipeline nelle malattie...

A cura di Cristoforo Zervos

16/10/2025

Assegnati i riconoscimenti del Prix Galien Italia 2025 che ogni anno premia l’innovazione che unisce scienza, impresa e valore umano. Sette i farmaci premiati e tra giovani ricercatori

A cura di Redazione Farmacista33

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

EVENTI

AZIENDE

Cofanetti natalizi per regalare e regalarsi bellezza e benessere.

Cofanetti natalizi per regalare e regalarsi bellezza e benessere.


Dal 10 ottobre il Lazio ha avviato la sperimentazione della farmacia dei servizi con ECG, Holter cardiaco e Holter pressorio. La prima fase transitoria finirà il 28 ottobre, dal 29 ottobre partirà...

A cura di Redazione Farmacista33

 
chiudi

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top