E-Order, ufficiale partenza a febbraio. Posticipo per i servizi
Ci saranno due deadline per la partenza dell'obbligo di emissione e trasmissione elettronica dell'ordine di acquisto di beni e servizi, attraverso il Nodo di smistamento degli Ordini - il sistema di gestione centralizzato del Ministero dell'Economia e delle finanze
Saranno due le deadline per la partenza dell'obbligo di emissione e trasmissione elettronica dell'ordine di acquisto di beni e servizi, attraverso il Nodo di smistamento degli ordini (Nso) - il sistema di gestione centralizzato che opera presso il Ministero dell'Economia e delle finanze. A sancirlo il decreto del Ministero delle Finanze del 27 dicembre 2019, che ha ufficializzato lo slittamento della partenza indicando tempistiche differenti per le transazioni riguardanti beni e quelle relative a servizi. Come si ricorderà, l'obbligo - stabilito dalla Legge Bilancio del 2018 e declinato dal decreto del Mef del 7 dicembre 2018 - riguarda, almeno in una prima fase, gli ordini verso i fornitori emessi dai soli enti del Ssn - Regioni, Asl, strutture ospedaliere, così come dai soggetti (anche privati) che ordinano per loro conto. A essere implicati sono quindi tutti gli ordini a cui poi faccia seguito una fattura elettronica (ordini di acquisto, di comodato d'uso, di riparazione, di apertura conto deposito, di noleggio bene, di fatturazione e ripristino, di prodotti a scorta, di transito occasionale, di fatturazione), con un impatto, quindi, che ricade su tutti i fornitori, indipendentemente dall'oggetto della transazione commerciale, che può anche non essere di tipo sanitario. Inizialmente, l'obbligo era stato fissato a ottobre, ma dal Tavolo tecnico - costituito dal Ministero dell'economia e delle finanze e della salute, Agid, Anac, Agenzia delle entrate, e da rappresentanze delle regioni, degli enti del Ssn, di produttori e fornitori del Ssn e di aziende di servizi operanti con gli enti del Ssn - era arrivata la richiesta di un posticipo, per risolvere alcune criticità e mettere a punto l'operatività.
Per i beni l'obbligo parte il primo febbraio
Così, secondo il nuovo Decreto, l'obbligo «si applica per i beni, a decorrere dal 1 febbraio 2020 e per i servizi, a decorrere dal 1 gennaio 2021». A partire da queste date, «sulle fatture elettroniche andranno obbligatoriamente riportati gli estremi dei documenti» relativi all'ordine elettronico «secondo le modalità stabilite nelle linee guida», in via di rilascio, con la conseguenza che «gli enti del Ssn e i soggetti che effettuano acquisti per conto dei predetti enti non possono dar corso alla liquidazione e successivo pagamento di fatture non conformi a quanto disposto». Nessuna modifica invece è stata apportata per quanto riguarda la possibilità da parte degli Enti del Ssn di anticipare la decorrenza dell'obbligo. In questo caso, «gli enti del Ssn e i soggetti che effettuano acquisti per loro conto stipulano specifici accordi con i fornitori, recanti la data della relativa decorrenza, e ne danno evidenza con le modalità indicate nelle regole tecniche». Anche se, va detto, sul punto si attendono ancora ulteriori specifiche. Resta, comunque, possibile accedere in via sperimentale e volontaristica al Nodo di smistamento.
Farmacie in attesa di ulteriori specifiche
Per quanto riguarda le farmacie, al momento non sono ancora state pubblicate le linee guida tecniche che dovrebbero chiarire con precisione in che misura e rispetto a quali attività saranno impattate. Da quanto era trapelato dagli incontri precedenti del Tavolo, dovrebbe esserci la possibilità di utilizzare la Pec. Come si ricorderà, il Nodo di smistamento degli Ordini, attraverso cui transiteranno tutte le ordinazioni, offre il vantaggio che il canale di invio dell'ordine scelto dall'Ente del Ssn e quello di ricezione, scelto invece dal fornitore, possono essere diversi. Indipendentemente quindi da quella che sarà la decisione dell'Ente, il fornitore è libero di orientarsi verso la modalità operativamente per lui più semplice, previa comunicazione all'Ente.
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A cura di Simona Zazzetta
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