Farmaci da banco e Sop, Assosalute: mercato in contrazione nel 2020
I fatturati del 2020 del mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione registrano una forte flessione: rispetto al 2019 si contraggono del -6,6% e i consumi perdono l'8,8%
I fatturati del 2020 del mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione registrano una forte flessione; rispetto al 2019 ammontano a poco più di 2,3 miliardi di euro e si contraggono del -6,6% mentre i consumi, 245 milioni di confezioni, perdono l'8,8%. A delineare gli effetti della pandemia Covid-19 sul comparto è l'analisi dei dati di mercato di Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione, che fa parte di Federchimica).
Effetti della pandemia e calo di influenza e sindromi simil influenzali
Nel corso della pandemia Covid-19, spiega una nota dell'Associazione, "dopo consumi in rialzo nel primo trimestre (+5,5%), con una significativa impennata a marzo (+11,5%) che si spiega con il timore di carenza di farmaci e un più generale fenomeno di accaparramento, i volumi hanno subito, nel resto dell'anno, una pesante flessione. Si osserva, soprattutto, una decisa contrazione dei consumi a dicembre (-25,2%), dovuta principalmente ai medicinali per la cura delle affezioni dell'apparato respiratorio - la prima classe terapeutica del mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta -, il cui consumo è crollato quasi del 50% rispetto a dicembre 2019: l'utilizzo delle mascherine, il distanziamento sociale e l'igiene delle mani insieme alle misure di contenimento del contagio con forme differenziali di lockdown e una più generale modifica delle abitudini di vita hanno ridotto significativamente la circolazione dei virus influenzali e parainfluenzali". I dati Influnet dell'Istituto superiore di sanità segnalano un'incidenza dell'influenza e delle sindromi simil influenzali "ampiamente inferiore rispetto all'anno precedente, come confermano anche i dati di inizio d'anno secondo i quali l'incidenza dell'influenza è pari a 1,5 casi per 1.000 assistiti, al di sotto della c.d. soglia basale (3,16 casi per mille)". A chiusura del 2020 i dati evidenziano come, "nel breve periodo, i consumi dei farmaci senza obbligo di prescrizione siano condizionati da fattori esogeni e, per quanto le aziende del comparto non abbiano rinunciato al lancio di prodotti e confezioni, gli effetti positivi sui fatturati derivanti da uno spostamento del mix di consumo verso medicinali nuovi non è riuscito a compensare la contrazione dei consumi, condizionati dagli effetti della pandemia in atto".
Vendite Otc e Sop in flessione. Concorrenza di integratori e omeopatici
Guardando alle vendite dei medicinali di automedicazione, che "rappresentano oltre il 75% del mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione per un giro d'affari di oltre 1,7 miliardi di euro e volumi venduti per quasi 186 milioni di confezioni" - e i Sop si osservano "trend similari: entrambe le specialità medicinali chiudono il 2020 con una flessione sia dei volumi (-9,2 % per gli Otc e -7,5% per i Sop) sia dei fatturati (-6,8% e -5,8% rispettivamente)". La contrazione dei consumi di farmaci senza obbligo di ricetta, specie sul lungo periodo, "evidenzia anche gli effetti della concorrenza dei prodotti notificati a connotazione farmaceutica". "Seppur in maniera più lieve rispetto al comparto dei farmaci di automedicazione, anche questo comparto ha risentito negativamente dell'impatto sulle abitudini di consumo imposto dalla pandemia. Il settore registra comunque una tenuta complessiva delle vendite con un -0,3% sul lato dei consumi (per oltre 292 milioni di confezioni) e +0,5% su quello della spesa (per un giro d'affari complessivo di oltre 4,3 miliardi di euro)".
In farmacia il 90% del mercato
"Stabili le dinamiche competitive tra i diversi canali di vendita: la farmacia continua a detenere una quota di mercato superiore al 90% a volumi e pari a quasi il 92% a valori. La pandemia ha dato impulso alla crescita delle catene reali e virtuali di farmacie/parafarmacie e all'incremento delle vendite on line anche di medicinali senza obbligo di prescrizione. Sebbene, con riferimento al solo mercato dei farmaci senza ricetta, il fenomeno registri numeri non paragonabili a quello di altri mercati della salute, con una quota ancora esigua del fatturato del comparto (circa l'1,8%), si evidenzia come l'acquisto via internet di farmaci non prescription nel 2020 mostri una crescita significativa e pari al +136% a volumi e al +145% a valori per un giro d'affari di circa 41,5 milioni di euro".
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