Bando rurali, investimenti, tempi e step operativi. Faq e soluzioni per impostare la strategia
Mancano circa due mesi alla scadenza del Bando per la concessione di risorse destinate al consolidamento delle farmacie rurali nell'ambito del Pnrr. Le risposte ai dubbi
Mancano circa due mesi alla scadenza del Bando per la concessione di risorse destinate al consolidamento delle farmacie rurali - da finanziare nell'ambito del PNRR - e cresce l'interesse dei farmacisti. Intanto, per quanto riguarda la prima tranche di domande inviate dal 29 dicembre al 31 marzo «a stretto giro avremo notifica di quelle accolte e si potrà procedere con gli step successivi» spiega Gianni Petrosillo, presidente Sunifar. Mentre per quelle che ricadono nell'arco temporale che va dal primo aprile fino al 30 giugno «ci sarà un ulteriore decreto di ammissione a finanziamento successivo alla scadenza del bando». Ma che cosa dovranno fare le farmacie? E quali valutazioni fare?
A breve la notifica degli ammessi a finanziamento
«È stato approvato ed è in procinto di essere pubblicato a stretto giro» ha spiegato a Farmacista33 Gianni Petrosillo «il decreto di accoglimento per la prima tranche di domande presentate dall'apertura del bando, a fine dicembre, fino a 31 marzo. Il bando, come si sa, resta aperto fino a fine giugno e le domande inviate dal primo aprile alla scadenza rientreranno quindi in una tranche successiva, con nuovo decreto di accoglimento». Dopo una fase iniziale, «in cui c'è stato uno sforzo collettivo per chiarire tutti i dubbi - l'Agenzia della coesione, per fare un esempio, ha messo a disposizione un primo slot di 12 Faq e, a marzo, altre 13 -, l'adesione sta crescendo e ci aspettiamo una accelerazione nella presentazione delle domande. Anche da parte dell'Help desk, che abbiamo messo a disposizione a supporto delle farmacie e che intendiamo potenziare ulteriormente, abbiamo ricevuto conferma di un crescente interesse da parte delle farmacie. Da parte nostra, riprenderemo a breve gli appuntamenti sui territori, proprio per confrontarci con i titolari, chiarire i dubbi e motivare le farmacie. Oltre a questo, intendiamo anche organizzare un nuovo incontro con i commercialisti, proprio per sollecitare una loro collaborazione sul progetto».
Domande accolte: gli step e i documenti da presentare
Quali sono i prossimi step per le farmacie? «Una volta ammessa a finanziamento la richiesta, i titolari dovranno presentare tre documenti, entro 30 giorni: il Modello di Disciplinare d'Obblighi - sul sito dedicato è presente l'ultimo aggiornamento al 28 aprile -, una polizza fideiussoria a copertura dell'intero importo finanziato dall'Agenzia e la certificazione da parte dell'Amministrazione della classificazione come farmacia rurale sussidiata. A quel punto occorrerà attendere la verifica dell'Agenzia della coesione, e poi verrà corrisposto il fondo tramite bonifico bancario». Ma quali sono i principali nodi sollevati dalle farmacie? Complessivamente, «la compilazione della domanda è abbastanza intuitiva e ci sono alcuni automatismi che evidenziano immediatamente la presenza di eventuali errori. I dubbi che, soprattutto in una fase iniziale, sono stati sollevati dalle farmacie hanno trovato via via una risposta, mentre, da parte nostra, siamo in attesa dall'Agenzia delle Entrate di indicazioni relative ad alcuni aspetti riguardanti il trattamento fiscale degli aiuti e i limiti di cumulo delle agevolazioni statali». A ogni modo, tra i chiarimenti pervenuti dall'Agenzia della Coesione, un aspetto «di rilievo, che destava qualche preoccupazione, è quello relativo al costo standard: il contributo concesso corrisponde ai 2/3 del costo standard unitario (indicato nell'allegato al bando) e non ai 2/3 del costo effettivamente sostenuto». Come si legge nelle Faq, "si applica dunque una modalità di rendicontazione tramite opzione di costo standard e non a costi reali". La farmacia "non deve produrre i giustificativi di spesa (Es. fatture) e di pagamento (bonifici, CRO etc.)" ma "bisognerà dimostrare che il bene sia stato acquistato/in possesso dalla Farmacia (attraverso l'invio della documentazione richiesta nel bando)". Il requisito previsto, però, in caso di dispositivi, è che "lo strumento soddisfi le caratteristiche minime". Al proposito, "la farmacia può anche ricorrere a dispositivi con caratteristiche diverse da quelle indicate, purché gli stessi abbiano funzioni similari o superiori a quelle indicate".
I chiarimenti dall'Agenzia della Coesione e il requisito della formazione
Un altro punto importante è «la decisione di ampliamento delle spese: l'ammissibilità alla contribuzione pubblica è stata riferita a tutte le spese sostenute a decorrere dal 1° febbraio 2020, ovviamente se riconducibili a beni e servizi descritti negli allegati al bando». Va ricordato comunque che, come si legge sul sito dedicato, "il contributo è revocato integralmente nel caso di mancata realizzazione delle attività progettuali, in base agli esiti delle verifiche effettuate dall'Agenzia, nonché in caso di violazione del principio di stabilità delle operazioni. La revoca si applica dunque all'intera somma del contributo erogato e non limitatamente alla porzione di finanziamento relativa all'intervento non realizzato". Al bando possono accedere le farmacie rurali sussidiate - senza ulteriori specifiche sulla gestione pubblica o privata - attraverso la piattaforma dedicata (https://farmacierurali.agenziacoesione.gov.it ) con accesso tramite Spid. Sono finanziabili gli investimenti destinati a tre ambiti di intervento: - Ottimizzazione della dispensazione del farmaco, che comprende formazione sui farmaci innovativi, riorganizzazione e implementazione dell'area di dispensazione e dello stoccaggio dei farmaci, miglioramento dei livelli di monitoraggio (assortimento, scadenze, revoche, farmaci mancanti, e così via); - Partecipazione alla presa in carico del paziente cronico, con formazione specialistica, dotazioni tecnologiche, informatiche e logistiche, teleconsulto; - Prestazione di servizi di primo e secondo livello, sviluppata su formazione, locazione/acquisto di dispositivi di telemedicina e analizzatori di sangue e urine. Un requisito indispensabile, come già anticipato, è la formazione. Diversi i corsi implementati tra cui il Progetto Formativo Nazionale realizzato su iniziativa della Fondazione Cannavò con il patrocinio di Fofi e Federfarma, "La farmacia rurale sussidiata. il ruolo strategico nella sanità del territorio e il Pnrr" già disponibile online con corsi Ecm-Fad.
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A cura di Sabina Mastrangelo
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