Vaccini e prelievo campione biologico in farmacia restano dopo l’emergenza. Il decreto al Senato
La somministrazione di vaccini e i test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico diventano attività strutturali della farmacia dei servizi. Il decreto entra al Senato per esame finale
La somministrazione in farmacia da parte del farmacista di vaccini anti Covid-19 e antinfluenzali diventa attività strutturale della farmacia dei servizi, insieme all'effettuazione di test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo. È questo uno dei contenuti del testo, uscito dalla Camera, del Decreto Riaperture, che oggi vedrà l'avvio dell'esame nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Sanità del Senato.
Vaccinazioni in farmacia entrano a regime
Il Decreto Riaperture - licenziato la settimana scorsa, con modifiche, dalla Camera e che ora si appresta all'iter in Senato, contiene il percorso di progressivo allentamento delle misure di contrasto al Covid-19 e di strutturazione di una gestione ordinaria della convivenza con il virus. Tante le novità introdotte, nell'iter di conversione, dalla Camera e tra queste alcune riguardano direttamente le farmacie. La più rilevante è inerente la messa a regime - rendendole strutturali - delle norme che hanno introdotto la figura del farmacista vaccinatore e che hanno dato la possibilità di effettuare prelevamenti di materiale biologico. In particolare, come emerge dal testo che è stato trasmesso al Senato, è stato aggiunto l'articolo 8-bis, che va ad integrare le nuove attività - sancite da misure legate al contesto dell'emergenza sanitaria - all'interno della normativa relativa alla Farmacia dei servizi (Dlgs 153 del 3 ottobre 2009). Nel dettaglio, a entrare in un regime di ordinarietà, è in primo luogo "la somministrazione, con oneri a carico degli assistiti, presso le farmacie, da parte di farmacisti opportunamente formati a seguito del superamento di specifico corso abilitante e di successivi aggiornamenti annuali, organizzati dall'Istituto superiore di sanitaÌ, di vaccini anti SARS-CoV-2 e di vaccini antinfluenzali nei confronti dei soggetti di età non inferiore a diciotto anni". Questa attività è prevista "previa presentazione di documentazione comprovante la pregressa somministrazione di analoga tipologia di vaccini". Sul punto, a ridosso dell'approvazione alla Camera del testo, da parte di Andrea Mandelli, presidente Fofi, era stato sottolineato che «la possibilità di vaccinare in farmacia diventa così patrimonio del paese. Una volta approvata in via definitiva, con il passaggio in Senato», si pongono le premesse perché «il nuovo ruolo della farmacia dei servizi, come punto di vaccinazione, vada al di là della lotta al Covid e all'influenza».
Prelievi del campione biologico tra le attività ordinarie
Nell'articolo c'è, poi, un altro aspetto di rilievo, che va a inserire, sempre tra le attività relative alla farmacia dei servizi (all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 3 ottobre 2009, n. 153), anche "l'effettuazione di test diagnostici che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo". Un'attività che durante l'emergenza ha visto i farmacisti impegnati fortemente nella rilevazione del Covid-19, ma i cui orizzonti sembrano essere più ampi, andando ad allargare le possibilità diagnostiche. La previsione è comunque che tale attività possa essere effettuata "in aree, locali o strutture, anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza. Le aree, i locali o le strutture esterne alla far- macia devono essere compresi nella circoscrizione farmaceutica prevista nella pianta organica di pertinenza della farmacia stessa".
Si strutturano le possibilità diagnostiche dei farmacisti
Tali attività vengono quindi inserite dopo la lettera e-ter) della norma sulla Farmacia dei Servizi che, vale la pena ricordarlo, prevede "l'effettuazione presso le farmacie da parte di un farmacista di test diagnostici che prevedono il prelievo di sangue capillare", così come stabilito dalla Legge Bilancio 2021. Il testo, a ogni modo, secondo quanto riferisce il sito del Senato, già oggi dovrebbe vedere l'avvio dell'esame in commissioni riunite Affari costituzionali e Sanità.
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A cura di Redazione Farmacista33
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