contratto di lavoro farmacisti
15 Dicembre 2025Si è aggiornato il tavolo negoziale per il rinnovo del Ccnl delle farmacie comunali. Fisascat Cisl segnala che la trattativa con Assofarm ha portato, fra le altre cose, alla istituzione di un gruppo tecnico incaricato di definire il perimetro delle mansioni del farmacista ed eventuale specifiche indennità

L’impatto dell’inflazione e la necessità di restituire potere d’acquisto alla retribuzione dei farmacisti, le nuove mansioni richieste e la valorizzazione delle professionalità nell’ambito della farmacia dei servizi sono i temi dirimenti che accomunano i tavoli negoziali per il rinnovo dei Contratti scaduti nel 2024, ma mentre quello delle farmacie private si è interrotto, quello farmacie comunali prosegue con alcune convergenze sul metodo e un nuovo appuntamento al 29 gennaio.
Un comunicato di Fisascat Cisl fotografa la trattativa con Assofarm che ha portato, fra le altre cose, alla condivisione dell’opportunità di istituire un gruppo tecnico incaricato di definire il perimetro delle mansioni del farmacista valutando anche l’eventuale introduzione di specifiche indennità.
La nota sindacale ricorda che il contratto nazionale delle farmacie comunali, scaduto il 31 dicembre 2024, applicato agli oltre 6mila professionisti si sviluppa in un momento complesso per i farmacisti. Indubbia, infatti, la rilevanza dello stallo delle trattative per il rinnovo del Ccnl delle Farmacie Private, da cui è scaturita anche la recente mobilitazione culminata nello sciopero nazionale del settore. Nodo centrale del negoziato il potere di acquisto falcidiato dall’inflazione e le nuove mansioni richieste, temi dirimenti in entrambi i tavoli.
Durante la discussione è stato messo in evidenza “la differenza retributiva media che separa il contratto delle farmacie speciali da quello delle farmacie private” nello specifico Assofarm ha richiamato gli incrementi Ipca, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo che misura l'inflazione europea e viene usato nei Ccnl per calcolare gli aumenti periodici del costo della vita, applicati alle retribuzioni tabellari dei farmacisti dipendenti, e “gli incrementi retributivi concordati nel 2022 con il rinnovo del Ccnl”.
Sul fronte sindacale, Fisascat Cisl e le altre federazioni di categoria, hanno ribadito la volontà politica di chiudere la trattativa in tempi brevi, sottolineando la necessità di restituire potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori.
Assofarm ha comunicato l’intenzione di acquisire un mandato interno per “formalizzare una proposta economica complessiva”, inoltre ha avanzato la richiesta di valutare un’estensione della vigenza contrattuale da tre a quattro anni.
Le organizzazioni sindacali hanno portato al tavolo anche il riconoscimento imprescindibile e la valorizzazione delle professionalità dei farmacisti nella farmacia dei servizi e si è parlato di “distinguere le attività legate ai nuovi servizi rispetto alla mansione tradizionale”. Tra le ipotesi anche la definizione di specifiche indennità di funzione sanitaria, una misura economica promossa dalla Federazione degli ordini quale riconoscimento che valorizzerebbe le competenze e le funzioni dei farmacisti collaboratori, in coerenza con l’evoluzione del modello della Farmacia dei servizi che ha ampliato il ruolo professionale dei farmacisti nella sanità di prossimità
Per questi temi, le parti hanno condiviso l’opportunità di istituire un gruppo tecnico incaricato di definire le attività considerate evoluzione naturale della professionalità del farmacista, distinguendole con una commissione che sarà composta da tre rappresentanti per organizzazione.
La segretaria nazionale della Fisascat Cisl, Aurora Blanca, ha espresso l’auspicio “che il negoziato possa riprendere con un passo realmente fattivo, capace di riconoscere l’impegno e la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, garantendo al tempo stesso un avanzamento della normativa contrattuale, oggi non più adeguata alle trasformazioni in atto nella rete delle farmacie”.
Per la Fisascat è fondamentale ricondurre le trattative nell’alveo delle proficue e fattive relazioni sindacali con le organizzazioni confederali, garantendo aumenti salariali dignitosi, tutele omogenee, e un avanzamento della normativa contrattuale teso a rispondere ai bisogni delle farmaciste e dei farmacisti, presidio indispensabile per le nostre comunità.
Un auspicio condiviso anche da Assofarm in un recente evento organizzato a Roma: “Da parte nostra permane una ferma volontà di giungere rapidamente a un accordo che affronti le criticità emerse nel settore privato, garantendo al contempo personale motivato, bilanci sostenibili e continuità dei servizi. Siamo consapevoli che la trattativa non sarà semplice: le tensioni tra esigenze del personale e vincoli economici delle aziende richiedono equilibrio, responsabilità e disponibilità al dialogo da tutte le parti coinvolte”.
La fase di rinnovo dei due contratti del settore – quello delle farmacie speciali con Assofarm e quello, ancora bloccato, delle farmacie private con Federfarma – conclude la nota della Cisl, rappresenta un passaggio cruciale per l’intero comparto.
Fonte:
https://www.fisascat.it/news/farmacie-speciali-trattativa
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