Integratori alimentari
18 Aprile 2025Uno nuovo studio, pubblicato su Antioxidants, ha evidenziato che l’integrazione di acidi grassi omega-3, luteina e zeaxantina può svolgere un ruolo significativo nel migliorare la secrezione lacrimale e ridurre l’infiammazione oculare nei pazienti affetti da sindrome dell’occhio secco
La sindrome dell’occhio secco è un disturbo oculare sempre più diffuso, caratterizzato da instabilità del film lacrimale e infiammazione della superficie oculare. Colpisce milioni di persone in tutto il mondo e compromette significativamente la qualità della vita, causando disagio, riduzione della capacità visiva e un aumento del rischio di danni alla superficie oculare. Le più recenti evidenze scientifiche suggeriscono che l’integrazione nutrizionale mirata possa rappresentare una strategia efficace per migliorare i sintomi, offrendo un approccio complementare e innovativo nella gestione della sindrome dell’occhio secco.
Lo studio ha coinvolto 52 pazienti con diagnosi di sindrome dell’occhio secco, suddivisi in due gruppi: un gruppo ha ricevuto un integratore contenente acido eicosapentaenoico (EPA), acido docosaesaenoico (DHA), luteina e zeaxantina, mentre l’altro gruppo ha seguito solo le cure standard. La durata dello studio è stata di dodici settimane, con monitoraggi regolari della secrezione lacrimale attraverso il test di Schirmer e la valutazione dell’indice della malattia della superficie oculare. Inoltre, sono stati misurati i livelli di interleuchina-6 e interleuchina-8 per determinare l’eventuale riduzione dell’infiammazione oculare.
I risultati mostrano che, dopo dodici settimane di trattamento, il gruppo che ha ricevuto la supplementazione dietetica ha mostrato un incremento del 30% nella secrezione lacrimale rispetto al gruppo di controllo, come confermato dal test di Schirmer. Parallelamente, l'indice della malattia della superficie oculare (OSDI) ha registrato un miglioramento significativo con una riduzione di 6.6 punti, segnalando un'attenuazione dei sintomi percepiti dai pazienti. Dal punto di vista infiammatorio, i livelli di interleuchina-6 (IL-6) e interleuchina-8 (IL-8) sono diminuiti rispettivamente del 25% e del 18% nel gruppo trattato, a fronte di variazioni minime nel gruppo di controllo. Questi risultati evidenziano così l’efficacia della supplementazione dietetica nel contrastare l’infiammazione e migliorare sensibilmente la qualità della vita nei pazienti affetti da sindrome dell’occhio secco.
Gli acidi grassi omega-3, in particolare EPA e DHA, modulano l’infiammazione, riducendo la sintesi di mediatori pro-infiammatori e migliorando la stabilità del film lacrimale, con una conseguente riduzione dell’evaporazione delle lacrime. Parallelamente, la luteina e la zeaxantina, due potenti carotenoidi con proprietà antiossidanti, proteggono la retina e la superficie oculare dai danni ossidativi indotti dalla luce e dall’inquinamento ambientale. Questi composti neutralizzano le specie reattive dell’ossigeno, limitando lo stress ossidativo e la perossidazione lipidica, fattori chiave nel peggioramento della sindrome dell’occhio secco. Inoltre, la luteina ha dimostrato di poter modulare l’attività dell’interleuchina-6, riducendo significativamente l’infiammazione a livello oculare e contribuendo così a un miglioramento della sintomatologia clinica.
Sebbene le terapie convenzionali siano focalizzate principalmente sul sollievo sintomatico, l’integrazione nutrizionale si configura come una strategia complementare promettente, affrontando le cause alla base della sindrome dell’occhio secco. Tuttavia, sono necessari studi a lungo termine per valutare la sostenibilità dei benefici e stabilire il dosaggio ottimale. La ricerca futura dovrebbe esplorare anche le possibili interazioni tra gli integratori alimentari e i trattamenti farmacologici esistenti.
Fonte:
https://www.mdpi.com/2076-3921/14/1/103
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