Nutrizione
25 Aprile 2025Dall'analisi delle ricerche sulle mandorle e la salute cardiometabolica, gli esperti hanno raggiunto un consenso sui benefici delle mandorle in diverse aree chiave. Nuovo Consensus Paper, pubblicato sulla rivista scientifica Current Developments in Nutrition
Il consumo quotidiano di mandorle si conferma un supporto scientificamente provato per la salute cardiometabolica: riduce i livelli di colesterolo LDL e i valori della pressione. Il nuovo Consensus Paper, pubblicato sulla rivista scientifica Current Developments in Nutrition, rafforza il ruolo delle mandorle come alimento funzionale: il documento, sostenuto dall’Almond Board of California e frutto di una tavola rotonda internazionale, raccoglie il parere unanime di undici esperti mondiali di nutrizione e medicina.
Analizzando i dati delle più recenti ricerche, gli studiosi hanno evidenziato come il consumo quotidiano di mandorle apporti benefici significativi in diversi ambiti della salute, a partire dal cuore, passando per la gestione del peso fino al benessere del microbioma intestinale. In particolare, è emerso che un’assunzione regolare di mandorle contribuisce a ridurre il colesterolo LDL, la cosiddetta frazione "cattiva", con una diminuzione media di circa 5,1 mg/dL. Anche la pressione diastolica risulta leggermente ridotta, in modo clinicamente rilevante, con un calo compreso tra 0,17 e 1,3 mmHg.
Contrariamente a quanto spesso si teme riguardo alla frutta secca, gli esperti confermano che l’assunzione giornaliera di mandorle non provoca un aumento di peso. Al contrario, dosi pari ad almeno 50 grammi al giorno possono favorire una leggera perdita di peso in alcuni soggetti. Un altro aspetto di grande interesse riguarda il potenziale impatto delle mandorle sulla flora intestinale, che viene positivamente modulata con un aumento dei batteri benefici. Questi cambiamenti potrebbero sostenere il metabolismo e contribuire a migliorare i parametri glicemici, in particolare la glicemia a digiuno e l’emoglobina glicata (HbA1c), soprattutto in persone con prediabete, come osservato in alcune popolazioni asiatiche.
Adam Drewnowski, coautore del documento e professore di Epidemiologia all’Università di Washington, ha sottolineato come le mandorle rappresentino un vero e proprio concentrato di nutrienti. Secondo lo studioso, si tratta di uno degli alimenti più studiati al mondo, e l’accordo raggiunto tra ricercatori internazionali rappresenta una base solida per raccomandarne il consumo quotidiano all’interno di un’alimentazione equilibrata.
In un contesto globale in cui le malattie cardiometaboliche sono sempre più diffuse, il Consensus Paper suggerisce che le mandorle possono rappresentare una strategia semplice ed efficace per promuovere la salute del cuore, controllare il peso corporeo e supportare il benessere intestinale, con effetti positivi anche sul controllo della glicemia.
Fonte:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2475299124024508
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