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22 Aprile 2024Il primo passaggio di farmaci dalla diretta alla convenzionata, che per ora riguarda gli antidiabetici orali vale circa 130 milioni di euro. Servirà a restituire centralità alla farmacia e accessibilità al cittadino. A fare il punto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute
Vale circa 130 milioni di euro il primo passaggio di farmaci dalla distribuzione diretta alla convenzionata, che per ora riguarda gli antidiabetici orali e che servirà a restituire centralità alla farmacia e accessibilità al cittadino. Un passaggio che, dopo l’ok della Commissione scientifica ed economica, è stato ufficializzato anche dal Consiglio di Amministrazione di Aifa. Nel corso dell’anno, sarà valutata la sostenibilità economica dell’operazione, elemento necessario per procedere, l’anno prossimo, con il trasferimento di ulteriori medicinali. A fare il punto Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute.
Antidiabetici orali: verso il trasferimento alla convenzionata. Si valuterà tenuta economica
«Le proiezioni» ha detto durante il convegno ‘L’evoluzione della farmacia e del farmacista, tra nuovi servizi e dispensazione del farmaco: il nuovo percorso oltre la L.405/2001’ organizzato da Fofi, Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar nella cornice di Cosmofarma 2024 a Bologna «vedono uno sfondamento del tetto della spesa farmaceutica per gli acquisti diretti di oltre 3 miliardi di euro, mentre la convenzionata risulta sotto soglia di circa 900 milioni di euro». Proprio tale valore è quello che consente lo spazio di manovra per «realizzare il passaggio alle farmacie di comunità di una serie di farmaci sinora distribuiti attraverso gli ospedali, migliorando il servizio al cittadino». Si tratta di passaggi di cui «occorre garantire la tenuta economica» e che pertanto verranno effettuati per step. «A marzo è stata istituita la Commissione che dovrà valutare l’andamento economico di questo spostamento, in modo che, se le previsioni saranno confermate, nel 2025, in relazione ai lavori di Aifa di aggiornamento del prontuario, si potrà procedere con un ulteriore spostamento di farmaci dalla diretta alla convenzionata – rimanendo entro un ambito di valore compreso tra i 100 e i 200 milioni di euro. Con le misure contenute nella Legge Bilancio 2024, d’altra parte, abbiamo voluto restituire centralità ai pazienti, garantendo prossimità e capillarità nell’accesso al farmaco, e al contempo valorizzando la farmacia e il farmacista, che tornano a essere punto di riferimento». Nel percorso di evoluzione della farmacia, sottolinea ancora Gemmato, fondamentale è anche la «Farmacia dei servizi, che è stata rifinanziata, per ulteriori due anni, con 25,3 milioni di euro, proprio nell’idea di un rilancio della sanità territoriale, che possa ridurre le liste d’attesa, liberare risorse dagli ospedali, potenziare prevenzione e attività di monitoraggio», riducendo anche l’impatto delle patologie croniche sul Ssn. Ma, «rileviamo ancora oggi una attuazione da parte delle regioni a macchia di leopardo». Non solo c’è «disomogeneità nell’offerta di servizi», ma non tutte le regioni «stanno cogliendo questa opportunità, su cui il Governo si è impegnato economicamente. Richiamiamo quindi a uno sforzo che deve essere corale».
Contratto di rete e locali separati: opportunità su cui investire
Gli strumenti, d’altra parte, aggiunge Marco Cossolo, presidente di Federfarma, «sono stati delineati nel DM 77 e poi declinati anche attraverso il recente Ddl semplificazioni». In particolare, a essere richiamate sono le misure riguardanti «l’allargamento delle vaccinazioni, il potenziamento delle analisi di prima istanza e della telemedicina, la possibilità di effettuare i servizi in locali separati, stipulando anche contratti di rete, la previsione di un logo che identifichi in maniera univoca la farmacia dei servizi». Ma «siamo solo all’inizio del percorso: occorre investire e occorre cambiare modo di lavorare». Una riflessione va anche alla compravendita di farmacie: «allo stato attuale è difficile capire l’impatto di queste evoluzioni sulla farmacia. Qualunque valutazione venga effettuata ora non può essere in grado di rendere il reale valore di una farmacia. Ora, è il momento di investire sulla farmacia, non quello di vendere».
Step importante è semplificazione delle ricette per cronici
Da Andrea Mandelli, presidente Fofi, viene sottolineato l’importanza dei «point of care e della telemedicina per una farmacia che faccia realmente prevenzione e che possa impattare su liste d’attesa e compliance. Stiamo lavorando, con il supporto di società scientifiche, per elaborare indicazioni per una decina di esami che le farmacie possano effettuare per monitorare i kpi di ingravescenza delle patologie e come screening preventivi da proporre alle Istituzioni. Inoltre, con il Politecnico di Milano, ci stiamo interessando anche a un progetto di Intelligenza Artificiale, a sostegno dell’attività del farmacista». Ma «guardiamo con attenzione anche il precedente Ddl Semplificazioni che contiene le norme sulla ricetta ripetibile per i cronici, altra misura che valorizza la prossimità e l’apporto professionale della farmacia e del farmacista».
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