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04 Febbraio 2025

Telemedicina, acquistate infrastrutture regionali e 90 mila postazioni a disposizione di farmacie rurali, studi medici, enti sanitari

E' stata presentata l'operatività della Piattaforma nazionale di telemedicina che entro dicembre 2025 darà assistenza in remoto ad almeno 300 mila pazienti. Acquistate infrastrutture e postazioni per l'erogazione di prestazioni di telemedicina a disposizione degli operatori sanitari in studi medici, farmacie rurali 

di Simona Zazzetta


app telemedicina

Al via la Piattaforma nazionale di telemedicina che entro dicembre 2025 consentirà di dare assistenza in remoto ad almeno 300 mila pazienti (790 mila in prospettiva) attraverso televisita e teleconsulto. Per attivare i servizi minimi le Regioni hanno acquistato le Infrastrutture regionali di telemedicina e oltre 90 mila postazioni per l'erogazione di prestazioni di telemedicina a disposizione degli operatori sanitari in studi medici, farmacie rurali e strutture sanitarie territoriali/di comunità. La Piattaforma è stata presentata oggi a Roma dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas).

Riforma territoriale e sanità digitale: ecosistema attorno al paziente

Durante la presentazione è stato evidenziato come gli strumenti di sanità digitale e telemedicina permettano di passare da un modello prestazionale a uno di presa in carico del paziente. Il Decreto Ministeriale n. 77 del 23 maggio 2022 stabilisce le linee guida per questa riforma territoriale, sottolineando l'importanza di mantenere il collegamento tra le strutture sanitarie e gli assistiti. E le farmacie dei servizi, in particolare le farmacie rurali, sono indicate come punti di riferimento per l'erogazione di servizi sanitari digitali.

Le farmacie possono fornire prestazioni di telemedicina, facilitando l'accesso alle cure e migliorando la continuità assistenziale. Strutture come le Case della Comunità (CdC), le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), le Centrali Operative Territoriali (COT) e i servizi di assistenza domiciliare integrata (ADI) sono parte integrante di questo ecosistema.

La Piattaforma Nazionale di Telemedicina, composta da un'infrastruttura nazionale e da 21 infrastrutture regionali, è responsabile dell'erogazione dei servizi minimi di telemedicina, tra cui televisita, teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio. Le farmacie, insieme agli studi medici, le Case della Comunità e gli ospedali di comunità, possono essere coinvolte nell'erogazione di questi servizi, supportando la gestione dei pazienti cronici e migliorando l'accessibilità alle cure. Questo approccio permette di raggiungere un ampio numero di pazienti, migliorando la copertura sanitaria e l'efficienza del sistema.

Come è strutturata la Piattaforma nazionale di telemedicina

La Piattaforma è composta da due livelli principali: l'Infrastruttura nazionale di telemedicina (INT) e le 21 Infrastrutture Regionali di Telemedicina (IRT).
La INT è gestita a livello centrale da AGENAS e fornisce servizi di supporto per lo sviluppo e il monitoraggio dei servizi di telemedicina. Questi servizi includono linee guida, protocolli e strumenti per garantire che i servizi di telemedicina siano uniformi e interoperabili tra le diverse regioni.

Le 21 IRT, invece, sono responsabili dell'erogazione dei servizi di telemedicina nelle rispettive regioni. Questi servizi minimi includono televisita, teleconsulto, teleassistenza e telemonitoraggio. Le IRT utilizzano un linguaggio standardizzato sviluppato da AGENAS, che permette di descrivere e gestire le attività di telemedicina in modo uniforme su tutto il territorio nazionale. Questo linguaggio è leggibile sia dagli operatori sanitari che dai sistemi informatici, garantendo così una facile implementazione e integrazione con il Fascicolo sanitario elettronico e l'Ecosistema dei dati sanitari. 

Le postazioni a disposizione di farmacie, medici e professionisti sanitari

La Piattaforma nazionale di telemedicina (PNT) è una delle linee di investimento previste dal Pnrr - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M6C Investimento 1.23.1) e in queste settimane è stata avviata la fase di popolamento dati da parte delle Regioni e Province Autonome che permetterà, entro dicembre 2025, l’assistenza di almeno 300.000 pazienti attraverso gli strumenti di telemedicina. Tale numero continuerà ad aumentare fino a circa 790.000 pazienti

Per attivare i servizi minimi sono state effettuate due gare mediante Lombardia e Puglia regioni capofila
Con la Gara Regione Lombardia finanziata con 340.819.917 euro (ripartiti tra le Regioni e province con fondi PNRR) sono state acquistate le Infrastrutture Regionali di Telemedicina (IRT) per la televisita in 13 Regioni e province autonome, per il teleconsulto in 14 regioni, teleassistenza in 15, telemonitoraggio di base per pazienti bassa/media complessità in 17 regioni e telemonitoraggio avanzato per pazienti ad alta complessità in 18 regioni. Agenas ha ricordato che le regioni e province che no hanno aderito alla gara hanno “individuato al proprio interno i servizi minimi per l’erogazione delle prestazioni”.

Con la Gara Regione Puglia è stato fatto l’acquisto di 90.369 postazioni di lavoro e la relativa logistica, finanziato con 186.281.702, euro per l'erogazione delle prestazioni di telemedicina da mettere a disposizione degli operatori sanitari nelle farmacie rurali, negli studi medici nelle strutture di comunità (Case e ospedali) e negli enti sanitari che potranno essere usati da oltre 170 mila tra medici, specialisti e pediatri, 99 mila infermieri e oltre 121 mila professionisti sanitari, tra cui anche i farmacisti che operano nelle farmacie rurali

Progettazione, realizzazione e gestione della piattaforma sono state affidate da Agenas a PNT Italia S.r.l., società formata da Engineering Ingegneria Informatica S.p.A. e Almaviva S.p.A., per 10 anni, attraverso una procedura di partenariato pubblico-privato, con la supervisione di ANAC. Il 16 gennaio 2025, il Garante per la privacy ha dato parere favorevole al decreto del Ministero della Salute sul trattamento dei dati personali. I prossimi step per l'approvazione definitiva del decreto includono il parere dell'Agenzia per la cybersicurezza e la consultazione della Conferenza Stato Regioni.

TAG: FARMACIA DEI SERVIZI, TELEMEDICINA, FARMACIE RURALI, AGENAS (AGENZIA NAZIONALE PER I SERVIZI SANITARI REGIONALI)

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