Politica sanitaria
08 Maggio 2025Gemmato annuncia una legge delega per omogeneizzare la normativa del settore. La Fofi sostiene l’iniziativa: “Norme chiare e coerenti per una sanità più vicina ai cittadini”
La proposta di lavorare su un Testo Unico sulla farmaceutica in un tavolo di confronto, annunciata dal Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, risponde a un’esigenza di tutta la filiera del farmaco di norme chiare, applicabili e coerenti con l’evoluzione dei bisogni della popolazione e del contesto di riferimento. La Federazione nazionale dei farmacisti plaude all’iniziativa annunciata nel corso del convegno “La nuova legislazione farmaceutica Ue e la governance italiana: impatti e prospettive” organizzato dal sottosegretario. Secondo il presidente della Fofi Andrea Mandelli “la stratificazione delle norme pesa su accessibilità e qualità delle cure".
Gemmato nel corso del convegno ha ribadito la volontà di arrivare a un Testo Unico sulla farmaceutica, “per mezzo di una legge che deleghi il governo alla riforma della governance di questo settore”. Il Testo servirà a superare “l'affastellamento di misure, come la 405 del 2001, la legge 219 del 2006 e i tanti emendamenti prodotti che hanno generato confusione e disarmonizzazione. Noi vorremmo – ha detto Gemmato - fare un testo unico con una delega al governo per omogeneizzare la legislazione farmaceutica e dare certezza al cittadino alla filiera distributiva e chi produce e investe in Italia”.
Un Testo Unico sulla farmaceutica, sottolinea la Fofi è “necessario alla luce della continua stratificazione normativa del settore che aumenta la complessità del processo di distribuzione e accesso alle cure, con ripercussioni sulla salute e la qualità di vita dei cittadini”.
“Oggi più che mai, si rendono indispensabili misure incisive sul fronte della semplificazione: tutta la filiera della salute ha bisogno di norme chiare, applicabili e coerenti con l’evoluzione dei bisogni della popolazione e del contesto di riferimento, in grado di agevolare il lavoro dei professionisti, nell’interesse dei pazienti, e di promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel lungo periodo - ha detto Mandelli. - L’esigenza di sburocratizzare l’attività di assistenza farmaceutica - ha aggiunto Mandelli – va letta nella prospettiva di un innalzamento della qualità delle cure e di una sanità realmente più vicina alle persone. La Federazione, in qualità di ente sussidiario dello Stato, si rende disponibile a portare il proprio contributo al processo di revisione della normativa in materia farmaceutica, con l’obiettivo di semplificare la vita dei cittadini e di rendere il servizio farmaceutico ancora più efficiente ed accessibile”.
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