Telemedicina
12 Novembre 2025In Emilia-Romagna servizio sanitario regionale è sotto pressione per la mobilità sanitaria. Federfarma Forlì-Cesena propone di ampliare accesso ai servizi di telemedicina in farmaci per ridurre liste d’attesa

In Emilia-Romagna servizio sanitario regionale è sotto pressione a causa dei tanti, troppi pazienti che arrivano da altre regioni per farsi curare, una criticità che potrebbe essere almeno in parte mitigata valorizzando risorse già esistenti sul territorio come le farmacie già oggi possibile eseguire, anche in regime convenzionato, esami di grande utilità clinica come elettrocardiogramma (Ecg) a riposo, holter cardiaco e pressorio, con refertazione in telemedicina. La proposta, riporta Il Resto del Carlino, è stata lanciata Alberto Lattuneddu, presidente provinciale di Federfarma Forlì-Cesena.
Nei giorni scorsi il presidente di Regione Michele de Pascale ha dichiarato che gli ospedali emiliani e romagnoli sono sotto pressione a causa dei tanti, troppi pazienti che arrivano da altre regioni per farsi curare. Secondo i dati dell’Agenas Emilia-Romagna, insieme a Lombardia e Veneto, sono le regioni che accolgono più pazienti da altre aree d’Italia.
Una situazione che, secondo Alberto Lattuneddu, presidente provinciale di Federfarma Forlì-Cesena, potrebbe essere almeno in parte attenuata valorizzando risorse già esistenti sul territorio. “Il sistema-farmacia territoriale è convenzionato con il sistema sanitario nazionale e svolge, quindi, una funzione di pubblico servizio che la Corte Costituzionale ha definito come essenziale. Ne consegue che la rete di farmacie pubbliche e private, può e deve essere indubbiamente e maggiormente utilizzata. Ad esempio, per ridurre il problema delle “eventuali” liste di attesa su determinati esami cardiologici in tutti gli ambiti provinciali della nostra Regione” ha dichiarato in una intervista aprendo il dibattito sulla possibilità di integrare più pienamente la rete delle farmacie nel modello di assistenza territoriale, in modo da rispondere alla crescente pressione sugli ospedali e garantire un accesso più omogeneo alle prestazioni sanitarie.
Lattuneddu sottolinea che in farmacia è già oggi possibile eseguire, anche in regime convenzionato, esami di grande utilità clinica come elettrocardiogramma (Ecg) a riposo, holter cardiaco e pressorio, con refertazione in telemedicina ma aggiunge: “Occorre, tuttavia, evidenziare che la Regione in modo singolare consente alle Ausl una discreta autonomia nell’erogazione degli esami cardiologici convenzionati. Nell’Ausl Romagna si possono eseguire due Ecg a riposo, tre holter cardiaci e altrettanti pressori al mese in territorio urbano. A Modena o Ferrara non sono contingentati, con l’evidente conseguenza che il cittadino può beneficiare della rapidità di esecuzione e di refertazione in farmacia”.
Sulla stessa linea il consigliere regionale Luca Pestelli (Fratelli d’Italia), ex presidente delle farmacie comunali di Forlì, che chiede di “incentivare lo sviluppo della farmacia dei servizi, sia con riguardo all’erogazione dei servizi di telemedicina sia per i servizi di deblistering, per favorire l’accesso al farmaco e l’aderenza alle terapie”.
Pestelli ha depositato un’interrogazione in Regione, citando le decisioni del Governo sui servizi in farmacia, mentre la Regione “persevera in un’opera di centralizzazione dell’erogazione delle prestazioni sanitarie”. Si dovrebbe puntare, conclude, sulla “capillarità della rete delle farmacie, con 1.400 sedi sul territorio regionale, molte delle quali collocate anche nelle aree interne e periferiche”.
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