Ccnl Comunali, Assofarm: riavvio trattative per rendere merito a impegno straordinario dei farmacisti
Assofarm ha deciso di riattivare le trattative per il rinnovo del Ccnl per rendere il giusto merito all'impegno straordinario dei farmacisti dipendenti delle Comunali lungo tutta la crisi Covid
Assofarm ha deciso di riattivare le contrattazioni sindacali per il rinnovo del Ccnl "per rendere il giusto merito all'impegno straordinario dei farmacisti dipendenti delle Comunali lungo tutta la crisi Covid". Lo ha "certificato" la 37° Assemblea, dedicandogli il secondo punto dell'ordine del giorno, che si è tenuta a Firenze lo scorso 7 luglio, durante la quale, tra le altre cose, ha approvato all'unanimità un Bilancio "in ordine" e ha fatto un punto sui temi che hanno caratterizzato il periodo pandemico. A dare conto dei contenuti dell'incontro è la Relazione di Bilancio firmata dal presidente di Assofarm Venanzio Gizzi.
Rilancio farmacia da integrazione in Ssn e sostegni diretti
«I risultati raggiunti nell'ultimo anno non sarebbero stati possibili senza il lavoro delle nostre risorse umane - ha affermato Gizzi toccando il tema del rinnovo del Ccnl - i professionisti sanitari sono tra coloro che da marzo 2020 in poi hanno iniziato a ricostruire giorno dopo giorno. La nostra gratitudine verso ogni dipendente in forza alle nostre farmacie è stata fin da subito sincera ed emozionata. A breve però si dovrebbe passare dalle parole ai fatti». Gizzi ha ricordato la scelta fatta nel 2017 di «attendere il nuovo contratto del settore delle farmacie private, al fine di evitare un ulteriore allargamento delle disparità contrattuali tra farmacisti dipendenti del settore privato e dipendenti delle farmacie comunali» ma ha aggiunto: «Dopo anni di calo costante della redditività delle farmacie e di ristagno delle riforme sistemiche, il probabile avvio di una fase di rilancio della farmacia territoriale, il suo riposizionamento all'interno del SSN, e non ultimi i sostegni diretti che nei prossimi anni arriveranno dal Governo, ci dovrebbero mettere nelle condizioni ottimali per ripensare ad un Contratto che finalmente possa riconoscere nei numeri economici il valore sanitario dei nostri professionisti». Da qui la decisione, di riattivare le contrattazioni sindacali per il rinnovo del Ccnl, in quanto, «il mondo delle Farmacie Comunali - ha commentato Gizzi - non è solo innovazione tecnologica ed efficienza organizzativa, ma è anche capitale umano quotidianamente al servizio del cittadino».
Trasformare la risposta alla pandemia in una grande opportunità
Gizzi ha anche lanciato alcune riflessioni per «trasformare la risposta alla crisi pandemica in una grande opportunità per le farmacie e per il loro potenziale logistico-sanitario». Il Covid ha proseguito, «nella drammaticità dei suoi effetti e dinamiche, ha impedito ai decisori politici di continuare a tergiversare rispetto agli stimoli e alle proposte che da anni provengono loro dalle Farmacie, e di fatto gli ha imposto di avviare quei processi di integrazione nel Servizio Sanitario Nazionale per i quali, le Farmacie Comunali più di ogni altro, combattono da anni. Processi di integrazione della Farmacia nel SSN che sono stati attivati non senza indecisioni e contrarietà da parte di istituzioni e altri soggetti del settore. Sta di fatto però che dopo i dinieghi ricevuti per l'antinfluenzale, con la partecipazione dei farmacisti campagna vaccinale antiCovid si è aperto un nuovo periodo di riforme. Un risultato possibile grazie al grande lavoro profuso dalle farmacie fin dall'inizio della crisi pandemica».
«Nell'ultimo anno e mezzo - ha commentato il vicepresidente Luca Pieri - siamo stati l'unica realtà sanitaria territoriale che ha avuto un rapporto costante con il territorio e le persone. Altri, che spesso vantano una certa superiorità nei nostri confronti, sono stati decisamente meno presenti. Un impegno, il nostro, che ha prodotto risultati non solo concreti nella vita dei cittadini ma anche di reputazione per le farmacie».
La sfida lanciata dal Covid, se da una parte ha esaltato alcune potenzialità delle farmacie, dall'altra ha anche messo in ombra alcuni temi da anni in agenda: «Convenzione, Remunerazione, Farmacie dei Servizi: i tre dossier più impegnativi e importanti del nostro settore - ha concluso Gizzi - sono sostanzialmente cristallizzati al momento in cui è scoppiata la crisi pandemica. Per Assofarm, quindi, è di vitale importanza riavviare i tavoli di lavoro su questi temi allineandoli con il clima più dinamico e riformatore di questi ultimi mesi».
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A cura di Redazione Farmacista33
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