Login con

Farmacia

21 Settembre 2023

Covid, validità test antigenici su nuove varianti. Ecco quando farli

I test antigenici per il covid sono affidabili anche per le varianti, ma è importante capire se è necessario farli. Ecco in quali casi farli e chi sono consigliati

di Redazione Farmacista33


Covid, validità test antigenici su nuove varianti. Ecco quando farli

Con l’aumento dei contagi Covid e il conseguente aumento dei tamponi, c’è chi mette in dubbio l’attuale validità degli ormai noti test antigenici rapidi nell’individuazione delle nuove varianti di Sars-CoV-2 - come Eris EG.5 o l'altamente mutata Pirola BA.2.86. “Non ci sono motivi per pensarlo. Perché i test antigenici si basano sulla ricerca di pezzi di antigene 'immutabile'. Possiamo dire che in particolare sono alcune parti dell'antigene che variano, e sono quelle delle nuove varianti che abbiamo imparato a conoscere, ma diciamo anche che, da Omicron in poi, tutte le successive sono sue sottovarianti. Per cui oggi il problema non è se il test antigenico riconosca la variante o meno”. A evidenziarlo all'Adnkronos Salute è Pierangelo Clerici, presidente dell'Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli). Dello stesso parere anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano, “Ad oggi, pur nei limiti che già conoscevamo, di sensibilità, ma soprattutto di precocità nel dare la positività, risulta che gli attuali test possono dare un risultato, comunque, nonostante la presenza di nuove varianti. Al momento non c'è un'evidenza scientifica su un'eventuale riduzione" di efficacia degli strumenti diagnostici più diffusi.    

A chi è consigliato effettuare e il tampone antigenico

 Secondo Clerici, oggi il problema “non è se il test antigenico riconosca la variante o meno. La domanda da porsi è un'altra: è utile fare il test antigenico o no? Le attuali indicazioni restringono il campo a poche persone" per le quali è importante farlo. "Il 'tamponificio' che ci ricordavamo nel 2020-2021 non ha più senso". "La circolare ministeriale emanata a fine agosto - ricorda - definisce le categorie che devono essere sottoposte al test Covid. E comunque il test molecolare", il classico tampone che si fa nei laboratori, "risulta" l'esame di riferimento.

"E' poi vero che se qualcuno vuole testarsi va in farmacia o al supermercato, compra il test rapido e può farlo. Ma il test rapido non ha la sensibilità del test molecolare, per cui molto spesso risulta negativo anche a fronte di una positività. Per le categorie veramente a rischio, dunque, l'ideale se vi fosse sospetto di positività sarebbe sottoporsi a un tampone molecolare". Ma si parla di categorie ristrette. "Il tamponificio non ha più senso oggi grazie a due motivi: la circolazione del virus che in questi anni c'è stata e ha fatto sì che molta gente si infettasse e producesse un'immunità naturale, e le vaccinazioni. Chi resta fuori da questa situazione? Sono gli altamente fragili, quelli che magari non hanno potuto vaccinarsi", dice Clerici. Gli eventuali falsi negativi, è il messaggio dell'esperto, non sono comunque legati al fatto che i test antigenici rapidi non riconoscano le nuove varianti, ma piuttosto alla sensibilità del test o a eventuali errori di esecuzione.   

La performance dei test dipende dalla carica virale, dalla tempistica di esecuzione e dalla qualità del prodotto

 Per l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento in merito alla possibilità che le nuove varianti Covid sfuggano ai tamponi, "i test antigenici per Sars-Cov-2 non sono infallibili, quindi se si hanno sintomi respiratori bisogna comunque avere un po' di cautela". In generale, continua Lopalco "possiamo stare abbastanza tranquilli.  Se si tratta di test prodotti di recente (attenzione alla data di scadenza) anche i test comprati in farmacia hanno una buona affidabilità".
 
A confermarlo è anche 'Dottore, ma è vero che...?', il sito anti-bufale della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo). "Non ci sono ragioni per credere che i test antigenici rapidi autorizzati al commercio abbiano perso capacità di individuare le nuove e nuovissime varianti circolanti". Sin da quando sono entrati in commercio, questi esami sono stati gravati dal sospetto di essere molto meno affidabili dei molecolari.  Sul fatto che la loro affidabilità si sia ridotta con le nuove varianti "ci sono studi dai risultati contraddittori - è spiegato sul sito - anche perché la performance dei test dipende in ogni caso dal grado di circolazione del virus in un determinato contesto, dalla carica virale del paziente, dalla correttezza e dalla tempistica di esecuzione del tampone, dalla qualità del singolo prodotto e da molte altre variabili individuali di cui è difficile tenere conto".

Lo studio dei test sulle varianti Delta, Alfa e Omicron
 Cerca di fare chiarezza uno studio pubblicato, qualche mese fa, su 'Lancet Infectious Disease', con i risultati di tre diversi kit, su una popolazione via via sempre più vaccinata, in tre fasi della pandemia: durante l'ondata della variante Alfa, nella primavera del 2021; quando prese piede la variante Delta, nell'estate-autunno dello stesso anno; dopo l'arrivo della variante Omicron, all'inizio del 2022. I ricercatori britannici hanno preso in considerazione i risultati di circa 75.000 coppie di test rapidi e molecolari eseguiti sullo stesso individuo nella stessa circostanza. Dal confronto emerge una sensibilità del 63,2% dei test antigenici rispetto ai molecolari, valore che sale al 68,7% nei pazienti con sintomi e scende al 52,8% negli asintomatici. Ma, si sottolinea, "non sono state individuate differenze tra la capacità di individuare la variante Delta rispetto ad Alfa. La comparsa di Omicron non ha fatto sfuggire più casi, ma ha anzi aumentato la percentuale di positivi".

TAG: COVID-19, TAMPONI RAPIDI, TAMPONE MOLECOLARE, FARMACIA

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook! Seguici su Linkedin! Segui le nostre interviste su YouTube!

Oppure rimani sempre aggiornato in ambito farmaceutico iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

17/01/2025

Le farmacie francesi hanno superato i risultati della campagna precedente in termini di vaccini antinfluenzali somministrati. Tuttavia, ci sono carenze di dosi in alcune regioni, potenzialmente...

A cura di Cristoforo Zervos

17/01/2025

Nel 2024, in Italia, sono stati notificati 1045 casi di morbillo, tra gli infettati per cui era noto lo stato vaccinale, oltre 9 su 10 non erano vaccinati, emerge dal bollettino Iss. Oltre la metà...

A cura di Redazione Farmacista33

17/01/2025

Il Dr. Enrico Di Rosa, Direttore del Servizio “Igiene e Sanità pubblica” dell’ASL Roma 1 è stato eletto al vertice della Società scientifica. Succede alla Presidente uscente Prof.ssa Roberta...

A cura di Redazione Farmacista33

17/01/2025

La Società Italiana di Psichiatria (SIP) ha espresso preoccupazione per la recente riforma del Codice della Strada, che equipara psicofarmaci come antidepressivi, ansiolitici e ipnoinducenti alle...

A cura di Redazione Farmacista33

 
Resta aggiornato con noi!

La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.

 Dichiaro di aver letto e accetto le condizioni di privacy

EVENTI

AZIENDE

Corso Olii Essenziali e Vegetali

Corso Olii Essenziali e Vegetali

A cura di Naturlabor

Holostem, acquisita dalla Fondazione c Tech e Biomedical, è riuscita nei 12 mesi successivi a rilanciarsi come azienda leader a livello internazionale per lo sviluppo di terapie cellulari e geniche...

A cura di Redazione Farmacista33

 
chiudi

©2025 Edra S.p.a | www.edraspa.it | P.iva 08056040960 | Tel. 02/881841 | Sede legale: Via Spadolini, 7 - 20141 Milano (Italy)

Top