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15 Maggio 2024Al porto di Ancona è stato eseguito un maxi-sequestro di 2,1 milioni di dosi di farmaci provenienti dall'India, privi delle autorizzazioni e certificazioni. Tra le sostanze anche anabolizzanti e antiepilettici
Un’operazione condotta nel porto di Ancona ha portato al sequestro di 2,1 milioni di dosi di farmaci di origine indiana, senza autorizzazioni, di cui buona parte sono medicinali per la disfunzione erettile ma anche anabolizzanti e antiepilettico, spesso utilizzato quale potenziatore degli effetti delle droghe. A eseguire il maxi-sequestro sono state la Guardia di Finanza di Ancona e i funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che hanno sequestrato i farmaci e denunciato il conducente del veicolo alla Procura di Ancona.
Sono 2,1 milioni le dosi di farmaci sequestrate di origine indiana, privi delle autorizzazioni e certificazioni necessarie per l'importazione e distribuzione in Italia, tra queste 1,7 milioni di medicinali con principi attivi Sildenafil, Tadalafil e Vardenafil, usati per la disfunzione erettile. Spacciato per un carico di cosmetici, i 12 bancali di merce, per un peso di sette tonnellate, contenevano invece una vasta gamma di medicinali, riportanti marchi noti come Kamagra, Cobra, Careforce, Sexforce, Vilitra, in vari formati (gel, pasticche, caramelle, pasticche effervescenti), privi delle necessarie autorizzazioni dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Rinvenute anche oltre 400mila dosi di medicinali contenenti Gonadotropina, ormoni per favorire la gravidanza ma spesso usati anche nel mondo dei bodybuilders per aumentare la massa muscolare, e Preanailin, antiepilettico, spesso utilizzato quale potenziatore degli effetti delle droghe. La scoperta dell'ingente quantità di farmaci, per gli investigatori, è la più grande mai registrata in Italia per questa categoria. I farmaci sono stati sequestrati e il conducente del veicolo denunciato alla Procura di Ancona.
Il sequestro è stato effettuato durante i controlli su un autoarticolato sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia. Per eludere i controlli, la documentazione fornita per il trasporto indicava falsamente e in modo ingannevole che la merce consisteva in cosmetici inviati da una società greca, ignara del trasporto.
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