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06 Giugno 2024

Migliori università nel mondo: aggiornata classifica 2025. Atenei italiani vicini alle top 100

È arrivato alla 21esima edizione il Qs World University Ranking 2025 che stila la classifica dei migliori atenei del mondo. Tre università italiane tra le prima 150 in salita verso le top 100. Per Farmacia e Cts, secondo la classifica tematica prima tra le italiane è l'Università degli Studi di Milano.

di Francesca Giani


Migliori università nel mondo: aggiornata classifica 2025. Atenei italiani vicini alle top 100

Il Politecnico di Milano, che si conferma prima università italiana, salendo di dodici posizioni rispetto all’anno precedente,  La Sapienza di Roma e, subito dietro, l'Università di Bologna. Sono queste le università italiane che si collocano tra le prime 150 al mondo nel Qs World University Ranking 2025, arrivato alla 21esima edizione. Quanto a Farmacia e Cts, secondo la classifica tematica pubblicata ad aprile, in quest’area prima tra le italiane è l'Università degli Studi di Milano.

Qs World University Ranking 2025: Mit resta per il 13esimo anno in vetta 
L’indagine 2025 degli analisti Quacquarelli Symonds, che ha preso in considerazione 1.500 università in 106 Paesi, vede una conferma del Massachusetts Institute of Technology al primo posto al mondo, con un primato che resta incontrastato da 13 anni. Novità di quest’anno, invece, è la scalata al secondo posto dell'Imperial College di Londra, che guadagna quattro posizioni e supera Oxford, al terzo posto. Stabile in quarta posizione l'Università di Harvard, mentre monta al quinto posto Cambridge. Per quanto riguarda le italiane, sono 42 le università che entrano nella classifica e, di queste, quindici migliorano il risultato, nove mantengono la stessa posizione e le restanti diciotto perdono terreno. 

Università italiane a un passo dalla top 100: ecco i risultati
In particolare, il Politecnico di Milano rispetto allo scorso anno scala dodici posizioni per piazzarsi all’111esimo posto, rendendo l’obiettivo di entrare nella top 100 più vicino. Guadagnano posizione anche la Sapienza di Roma e l’Alma Mater di Bologna, rispettivamente 132esima e 133esima in classifica, ma è quest’ultima a fare il balzo maggiore, salendo di 21 posizioni. Al quarto posto tra le italiane e 236esima al mondo si conferma l'Università di Padova, che rispetto alla precedente classifica perde 17 posizioni. Quinta per l’Italia è il Politecnico di Torino che, migliorando di 11 posizioni, si piazza 241esimo. Segue la Statale di Milano che si colloca al 285esimo posto e scende di 9 posizioni. Per ritrovare altre università italiane occorre scorrere la classifica oltre il 300esimo posto, anche se va segnalato che l'Università Vita-Salute San Raffaele - grazie soprattutto all'impatto della ricerca scientifica - ha conseguito il più grande avanzamento registrato in Italia, rientrando tra le prime 400 università nel mondo. Ampio balzo in avanti anche per l'Università di Roma Tor Vergata che ha registrato un progresso di quasi 100 posti, mentre l'Università Cattolica del Sacro Cuore è salita di 63 posti ed è ora tra le prime 450 università al mondo.

I piazzamenti in base ai parametri di valutazione
Entrando nel dettaglio dei parametri di valutazione, sul fronte della reputazione accademica, è l'Università di Bologna a distinguersi, meritando un 69° posto. Nella valutazione relativa alla reputazione secondo il datore di lavoro, il Politecnico di Milano si colloca all'82° posto. Per rapporto numero docenti-studenti si ritrova l'Università Vita-Salute San Raffaele, che si posiziona al 66° posto e all'80°posto per le citazioni per docente. La Libera Università di Bozen-Bolzano si colloca al 276° posto per la proporzione di docenti internazionali, mentre in relazione alla proporzione di studenti internazionali è ancora il Politecnico di Milano che si posiziona al 262° posto. La Sapienza di Roma si colloca al 41° posto per la rete di ricerca internazionale, mentre in riferimento ai risultati occupazionali dei suoi laureati si posiziona all'87° posto. Infine, l'Università di Bologna si colloca al 108° posto per la sostenibilità. 
In generale, emerge un'attività di ricerca piuttosto intensa: 41 delle università italiane sono tra le prime 700 al mondo per "Citations per Faculty", indicatore che misura l'impatto e l'influenza della ricerca prodotta in relazione alla dimensione della facoltà, e 34 per "International Research Network", l'indicatore che misura il volume e la diversità delle collaborazioni di ricerca internazionali. I ricercatori italiani hanno pubblicato 893.736 articoli dal 2018 al 2023, generando 11.750.145 citazioni.
Ma solo tre università italiane appaiono tra le prime 700 per la proporzione di studenti internazionali - sette per quella relativa ai docenti internazionali – e per il rapporto docenti/studenti, con una dimensione media delle classi ancora troppo elevata.

I risultati di Farmacia e Cts: il QS World University Rankings by Subject 2024
Per analizzare invece il dettaglio dei posizionamenti in base alle aree di studio e alle discipline, la classifica di riferimento è quella rilasciata ad aprile QS World University Rankings by Subject 2024 (Farmacista33 del 17 aprile). Scorrendo i piazzamenti relativi all’area Pharmacy & Pharmacology, il primato complessivo resta all’Harvard University, seguita da Monash University (Melbourne, Australia) e Oxford. Mentre tra le università italiane, prima classificata è l’università degli studi di Milano, che a livello mondiale si colloca al 33esimo posto. 

TAG: CHIMICA FARMACEUTICA, UNIVERSITà, FACOLTà DI FARMACIA

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