farmacistapiù2024
17 Luglio 2024Presentata a Roma l’XI edizione di Farmacistapiù che si terrà dal 7 al 9 novembre 2024 in modalità phygital promossa da Fondazione Cannavò, Federfarma e Utifar, con il patrocinio della Fofi, in partnership con Edra
Innovazione, evoluzione tecnologica, qualità dei servizi, integrazione nel Ssn crescita della professione sono i temi al centro del dibattito che si è aperto in occasione della presentazione dell’XI edizione di Farmacistapiù che si terrà dal 7 al 9 novembre 2024 in modalità phygital promossa da Fondazione Cannavò, Federfarma e Utifar, con il patrocinio della Fofi, in partnership con Edra.
A illustrare la struttura del congresso è il presidente della Fondazione Cannavò e vicepresidente della Fofi, Luigi D’Ambrosio Lettieri: “La manifestazione si svolge in sintonia con la politica federale e con i partner, Federfarma e Utifar, con la presidenza di Andrea Mandelli che ha concesso il patrocinio della Fofi. In questi 11 anni FarmacistaPiù ha accompagnato il cambiamento della professione con spunti, riflessioni, condivisione di strategie e di obiettivi in un decennio che è stato rivoluzionario per la governance sanitaria, per la professione e per la farmacia italiana. La cerimonia di apertura prevista per le 16:00 di giovedì 7 novembre, sarà anche un’occasione di confronto con i rappresentanti del governo e del parlamento in una sessione plenaria che si svolgerà in presenza. Ai primi di novembre – ha sottolineato Lettieri - saremo in piena sessione di bilancio e sarà un’occasione per dare la nostra visione in termini pienamente collaborativi e propositivi. La sessione plenaria è stata già definita con il titolo “Processi di evoluzione tecnologica a supporto della sanità. Farmacisti e farmacie pionieri di innovazione” che racchiude una delle capacità straordinarie del farmacista che è la sua flessibilità e capacità di sintonizzarsi con i bisogni di salute in contesti mutevoli e in rapida evoluzione. Adesso, una delle esigenze è capire come il complesso processo di evoluzione della sanità digitale può contribuire a rendere più accessibili i servizi resi dal Ssn e anche dalle farmacie”.
Al temine della sessione plenaria saranno consegnati i 4 premi, Premio allo studio Giacomo Leopardi, Premio alle promesse giovanili Renato Grendene, Premio alla solidarietà Cosimo Piccinno e premio all’innovazione Osvaldo Moltedo. “Le domande – ha ricordato Lettier - per tutti i premi dovranno pervenire entro le 12.00 del 20 ottobre 2024.
L’XI edizione di FarmacistaPiù, annuncia Lettieri “sarà l’occasione per celebrare il ventennale della Fondazione Cannavo, fondata nel 2004 dal presidente Giacomo Leopardi per occuparsi del processo di evoluzione scientifica e culturale dei farmacisti. Sabato mattina, in presenza con trasmissione in streaming, ci sarà un momento di incontro con l’assegnazione dei premi Francesco Cannavò ispirati al valore delle competenze professionali”. È prevista un’area di presentazione dei Poster scientifici. “La commissione è presieduta da Paola Minghetti presidente Sifap, ed è composta da Arturo Cavalieri presidente Sifo, Eugenio Leopardi presidente Utifar e Corrado Giua Marassi presidente Sifac. Tanti i colleghi che ogni anno hanno presentato lavori scientifici di indubbia qualità, motivo per cui faremo una pubblicazione di tutti i lavori svolti e di consegnare anche una menzione speciale quelli considerati migliori in questa edizione”.
“Farmacistapiù è una manifestazione che oramai è entrata nella tradizione e nel cuore dei farmacisti italiani – ha affermato il presidente della Fofi Andrea Mandelli - un momento di confronto in cui ogni associazione, realtà, movimento che caratterizza la nostra professione trova spazio in una grande condivisione di un progetto unitario: quello di avere sempre a cuore la figura del farmacista, la sua missione, la sua capacità di essere protagonista della sanità italiana. Una direzione tracciata dalla Federazione e molto diligentemente amplifica dalla Fondazione Cannavò che trova l’espressione nel titolo di questa XI edizione “Assistenza farmaceutica e servizi alla persone per la tutela della salute e il rilancio della sanità”. Questa è la rotta che stiamo percorrendo dal 2005 e che ha intercettato i bisogni dei pazienti. È quindi il momento giusto per darsi da fare”. Mandelli ha anche parlato di sfide che attendono la professione: “Il cambio di mentalità che è stato chiesto ai farmacisti italiani non è banale e tra le sfide che ci attendono c’è anche quelle di cucire lo strappo che è stato fatto affinché la farmacia dei servizi possa essere semplicemente la farmacia, senza ulteriori specifiche. Quindi la sfida sarà coinvolgere quei colleghi più timorosi o o supportare quelli che non si trovano nelle condizioni ottimali per ampliare la gamma dei servizi, per esempio, sviluppando forme di aggregazione. La tensione più importante della Fofi è cucire uno strappo generato dal grande salto in avanti, già fortemente compreso da molti colleghi, e far crescere la categoria e riuscire insieme a creare la farmacia che comprende la dispensazione del farmaco, il consiglio sull’integratore, l’esecuzione del tampone o di un Ecg”.
“Questa edizione cade in un momento particolare per la farmacia – ha affermato il presidente di Federfarma - Marco Cossolo nel suo intervento – in cui si sta affermando, in un modo mai così forte, come un pezzo del Servizio sanitario nazionale, andando oltre la distribuzione del farmaco. Questo accade grazie alla flessibilità che i farmacisti hanno dimostrato nelle farmacie, ma non solo, nell’utilizzo delle tecnologie. Le farmacie sono tra le prime strutture sanitarie ad aver utilizzato tecnologie informatizzate per motivi diversi da quelli sanitari. Oggi invece lo facciamo per motivi molto vicini alla sanità e il Pnrr ci attribuisce un ruolo nella telemedicina. Ora aspettiamo la parte attuativa del DM 77 per capire come farlo”. Cossolo ricorda anche che la Fondazione Cannavò insieme all’Iss, ha organizzato i corsi di formazione per i farmacisti vaccinatori, “senza i quali le farmacie non avrebbero potuto vaccinare” e lancia un’ulteriore sfida: “Se avremo nuovi ruoli o uno sviluppo di quelli esistenti dovremmo farlo con i massimi livelli di sicurezza e qualità, quindi avremo bisogno di formazione ma anche di protocolli standard per garantire alto livello di qualità anche per essere inattaccabili sotto tutti i punti di vista”.
“Lo schema di Farmacistapiù si articola in tre parti fondamentali: la sessione plenaria dedicata all'innovazione, quella delle associazioni e quella dei poster scientifici. L'integrazione di queste componenti contribuisce a rafforzare la nostra professione, in costante evoluzione – ha detto Eugenio Leopardi presidente Utifar. - Il connubio di queste parti rafforza la professione perché noi siamo in evoluzione anche se nasciamo già come una professione evoluta, perché inizialmente preparavamo i farmaci. Poi si è adattata con una resilienza riconosciuta da tutti e la nostra capacità di adattamento è basato sull’accrescere le competenze professionali. La nostra è una crescita costante e Farmacistapiù può dare la direzione verso cui andare che è quella del servizio al cittadino stare vicino al cittadino. Abbiamo risolto problemi importanti al cittadino e al governo e continueremo a farlo”
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