università
13 Marzo 2025Con 149 voti favorevoli e 63 contrari, la Camera ha approvato in via definitiva la legge delega che rivoluziona l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia
E' stata approvata in via definitiva la legge delega che cambia l’accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria e Medicina Veterinaria. La riforma segna la fine del tradizionale test d’ingresso, sostituito da un primo semestre aperto a tutti, con selezione basata sul merito per l’accesso ai semestri successivi.
“Finalmente cambia un sistema che ha tenuto troppo chiuse le porte dell'università e ha costretto i ragazzi a sottoporsi alla gogna di test inutili, che erano diventati una specie di roulette russa”, dichiara il ministro dell'Università Anna Maria Bernini. “Ora il numero chiuso è superato, abbiamo 30mila posti in più di qui ai prossimi mesi. E soprattutto ci saranno sei mesi – aggiunge - caratterizzanti in cui gli studenti si formeranno, studieranno materie che saranno loro utili per il futuro. Questo è quel che fa la vera differenza: abolizione del test a crocette, abolizione del disgustoso mercato parallelo della formazione sui test, abolizione del turismo forzato universitario verso università europee non meglio identificate e finalmente medici formati in Italia sulla base di una qualità di offerta formativa altissima riconosciuta in Europa".
La nuova modalità prevede che tutti gli studenti possano iscriversi liberamente al primo semestre, che sarà strutturato con programmi uniformi e prove di valutazione standardizzate a livello nazionale. Solo coloro che avranno superato tutti gli esami e accumulato i crediti previsti accederanno al secondo semestre, in base a una graduatoria nazionale di merito. L’iniziativa del Governo mira a incrementare il numero di medici e professionisti sanitari per rispondere alla crescente domanda del Servizio Sanitario Nazionale. Secondo le stime del Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), nei prossimi sette anni le università italiane formeranno circa 30mila medici in più, rispetto ai 20.396 posti disponibili nell’Anno Accademico 2023/24. Dal prossimo anno accademico, dunque, l’iscrizione al primo semestre sarà libera. Dopo sei mesi, gli studenti saranno valutati in base al rendimento e inseriti in una graduatoria nazionale. Coloro che non accederanno al secondo semestre potranno comunque utilizzare i crediti ottenuti per proseguire gli studi in altri corsi di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria.
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