Galenica
17 Novembre 2025Al congresso di Genova riconosciuto il lavoro dell’équipe Palermo–ARNAS Civico sulla preparazione monodose sterile per l’endoftalmite refrattaria

L’allestimento galenico del collirio a base di meropenem in monodose sterile, utilizzato per trattare l’endoftalmite batterica refrattaria, è stato oggetto di un poster premiato durante il congresso SIFO svoltosi a Genova dal 6 al 9 novembre. Il lavoro, realizzato da Alice Tondo, Giuseppe Cammalleri, Gaspare Oddo, Sceila Affronti e Patrizia Marrone, nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo e l’ARNAS Civico–Di Cristina–Benfratelli e ha attirato l’attenzione per la capacità di rispondere a un rilevante bisogno clinico non coperto da formulazioni industriali.
L’endoftalmite batterica refrattaria rappresenta infatti una delle emergenze oftalmologiche più temute. Le infezioni sostenute da ceppi multiresistenti richiedono interventi immediati e mirati, poiché il rischio di danno visivo permanente è elevatissimo. In assenza di una formulazione industriale oftalmica di meropenem, la galenica ospedaliera diventa l’unica strada praticabile per allestire un preparato sicuro ed efficace da utilizzare tempestivamente.
La formulazione è stata allestita in camera bianca nel pieno rispetto delle Norme di Buona Preparazione (NBP). Si tratta di un collirio monodose contenente esclusivamente 5 mg di meropenem in polvere sterile, confezionato in siringhette che garantiscono un’adeguata conservazione fino al momento dell’uso. La somministrazione prevede la ricostituzione estemporanea della polvere mediante l’introduzione, da parte del medico, di 1 ml di acqua per preparazioni iniettabili direttamente nella siringhetta, utilizzando ago e siringa, seguita da una lieve agitazione per 10–15 secondi. Una volta ricostituita, ogni unità deve essere utilizzata immediatamente e non può essere conservata, poiché la stabilità chimico-fisica della soluzione non è garantita oltre l’impiego estemporaneo, neppure a basse temperature
I risultati ottenuti nel laboratorio UFA confermano la fattibilità tecnica della preparazione e la sua compatibilità con un uso oftalmico estemporaneo. La formulazione si è dimostrata stabile per il breve periodo richiesto dalla somministrazione e risponde agli standard necessari per un impiego sicuro in ambito ospedaliero. Ciò evidenzia ancora una volta il ruolo strategico della galenica, capace di colmare il divario terapeutico quando le formulazioni industriali non sono disponibili o non sono adeguate alle necessità cliniche.
“Ricevere questo riconoscimento alla SIFO è per noi un grande incoraggiamento. Ci ricorda l’importanza di continuare a innovare, perché la galenica può offrire soluzioni concrete anche nelle situazioni rese più difficili dall’antimicrobico-resistenza” commentano gli autori.
Ribadiscono inoltre la necessità di studi clinici più ampi per consolidare i risultati ottenuti, approfondire la farmacocinetica intraoculare del meropenem, valutarne l’efficacia terapeutica in casistiche più ampie. Il riconoscimento ottenuto a Genova testimonia la rilevanza di questa linea di ricerca e la capacità dei farmacisti ospedalieri di offrire soluzioni concrete e immediate ai bisogni dei pazienti.
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